Trascinati da Stephen Curry, che manda a bersaglio la tripla decisiva a quattro secondi dalla fine, i Golden State Warriors si impongono nella prima trasferta di una lunga serie. La squadra di Steve Kerr vince infatti a Dallas contro i Mavericks di Rick Carlisle, trascinata proprio da Steph, autore di una prestazione da 32 punti, con 11/19 dal campo. Tutto facile per i Denver Nuggets di Mike Malone, al Pepsi Center contro i Phoenix Suns di Jay Triano: per i padroni di casa protagonista Gary Harris, che segna 36 punti con 14/17 al tiro. 

Dallas Mavericks - Golden State Warriors 122-125 

Quintetti confermati all'American Airlines Center di Dallas, dove la gara tra Mavs e Warriors è subito gradevole. Steph Curry inizia alla grande, mandando a bersaglio tre triple nel primo quarto, ma è in generale l'attacco di Kerr a funzionare come un orologio, con Klay Thompson coinvolto dall'arco e in taglio e Kevin Durant chirurgico, il tutto sotto la regia di Draymond Green. I texani non vogliono però fare da sparring partners, e mantengono il distacco entro la decina di lunghezze grazie all'ex Harrison Barnes e soprattutto a un Dirk Nowitzki versione vintage, con Kleber attivissimo sui due lati del campo. Il primo giro di cambi vede Dwight Powell impattare alla grande sulla partita, tra triple e canestri al ferro, con Yogi Ferrell e J.J. Barea guizzanti come sempre. Dall'altra parte rispondono David West, Shaun Livingston e Patrick McCaw, con Durant in campo, fondamentale senza forzare. Thompson aggiunge un paio di canestri dei suoi, e il finale di tempo vive della sfida tra un Curry tarantolato e il rookie Dennis Smith, che dimostra di non aver paura, a segno al ferro e dall'arco. All'intervallo lungo lo score è di 61-67, con i Mavs che rientrano in campo decisi a rimontare, ma a ogni canestro dei vari Barnes e compagni rispondono sempre i Warriors. Solo una scarica di triple di un caldissimo Wesley Matthews, imitato poi da Devin Harris, consente a Dallas di pareggiare e poi sorpassare, con Golden State che nel momento del bisogno si affida di nuovo a Curry e Durant e all'uomo ovunque Draymond Green, allungando nuovamente le mani sulla partita portandosi avanti di una decina di punti. Ma i padroni di casa non mollano nulla, con Powell e Yogi Ferrell importanti dalla panchina, esattamente come J.J. Barea. Finale palpitante, perchè Harrison Barnes pareggia a quota 120 a quaranta secondi dalla fine. Klay Thompson segna ancora in taglio sulla rimessa di Kerr, il suo ex compagno di squadra replica nuovamente, finchè Steph Curry non manda a bersaglio la tripla che decide la sfida, sfruttando un blocco di Draymond Green.

Dallas Mavericks (13-26). Punti: Matthews 22, Powell 21, Barnes 18, Smith 14, Barea 13, Nowitzki 12, Ferrell 11. Rimbalzi: Nowitzki e Powell 8. Assist: Smith 8. 

Golden State Warriors (30-8). Punti: Curry 32, Durant e Thompson 25, Green 18. Rimbalzi: Durant 12, Green 11. Assist: Curry 8. 

Denver Nuggets - Phoenix Suns 134-111 

Al Pepsi Center non c'è Tyson Chandler in campo per coach Jay Triano, rimpiazzato da Greg Monroe. L'ex Pistons e Bucks è tra i protagonisti di un discreto avvio dei Suns, con Booker e Chriss abili a tenere a galla gli ospiti, nonostante un primo quarto spaziale di Gary Harris. La guardia dei Nuggets non sbaglia letteralmente un colpo, segna in contropiede, in palleggio arresto e tiro, da palla rubata e da oltre l'arco, raggiungendo ben presto quota 20 punti. La gara è a bassi ritmi, controllata apparantemente da Denver, con Wilson Chandler e Jamal Murray a contribuire. Dopo la prima pausa, i padroni di casa sono avanti 34-26, ma subiscono un parziale di 27-41 nel secondo quarto: approfittano della non difesa dei Nuggets i Suns, a bersaglio con continuità, grazie al solito Devin Booker, a T.J. Warren e a un Josh Jackson elettrico in uscita dalla panchina. Anche Isaiah Canaan e Dragan Bender contribuiscono all'accelerazione degli ospiti, che sorpassano sul finire del primo tempo, rientrando negli spogliatoi avanti sul 61-67. Phoenix non sembra volersi fermare neanche a inizio terzo quarto, quando Booker e Marquese Chriss testano la resistenza dei padroni di casa, costretti a ricorrere ancora a Gary Harris. E' il numero quattordici di Malone a dare la carica a Denver, che riparte da un Nikola Jokic finalmente più aggressivo e da un Wilson Chandler on fire dall'arco. Mentre i Suns vanno progressivamente spegnendosi, con il solo Greg Monroe a lottare, i Nuggets trovano invece punti importanti dalla panchina, con Trey Lyles in gran spolvero, in un quarto quarto che li vede rifilare venti punti di scarto ai rivali. La gara finisce sostanzialmente qui, perchè Phoenix non reagisce, se non con qualche canestro di Jackson, mentre Denver continua a segnare: nel finale sprazzi di gloria anche per Will Barton e Malik Beasley. 

Denver Nuggets (20-17). Punti: Harris 36, Chandler 17, Lyles 16, Jokic 14, Murray 13, Barton 12, Beasley 10. Rimbalzi: Lyles 11. Assist: Jokic 8.

Phoenix Suns (15-25). Punti: Booker 17, Chriss e Monroe 16, Jackson 14, Warren 13, Canaan 11. Rimbalzi: Monroe 10. Assist: Warren e Booker 5.