Dopo le vittorie in campionato contro Milano e Venezia, Avellino viene sconfitta in Basketball Champions League dal Telekom Baskets Bonn. Le assenze di Jason Rich e Kyrilo Fesenko e un Fitipaldo a mezzo servizio dopo oltre un mese di assenza sono fardelli troppo pesanti per Avellino. Contro i tedeschi fanalini di coda del gruppo di Champions, Avellino comincia col passo sbagliato il trittico di gare interne, chiudendo con una sconfitta e un record negativo (3-4) il girone di andata. Una partita influnzata dal parziale di 12-3 con cui gli ospiti cominciano la gara, e in cui gli irpini, a cui non mancata l'applicazione, non sono mai riusciti a mettere insieme un parziale utile a ribaltare il punteggio.
Primo tempo Già dalle prime azioni Bonn mette in luce il meglio del proprio roster, che non è certo un concentrato di talento: la classe di Mayo e la fisicità di Gamble. Con le triple dell'ex Virtus Roma e le sportellate sotto le plance del lungo di Durham, i tedeschi piazzano un parziale iniziale di 7-0, poi si portano sul 13-2. Il ritmo elevato dei primi minuti non favorisce Avellino, che fatica a trovare nuoni tiri e non riesce a prendere le misure per limitare Mayo. Quando Gamble comincia ad abbassare le percentuali, Avellino riesce a rosicchiare qualche punto, ma viene ricacciata a -7 dalle triple di Durisic e, allo scadere, di Klein (13-20). Con Mayo a rifiatare in panchina a inizio secondo quarto, l'attacco di Bonn si incespica. Con pazienza, Avellino abbassa il ritomo e torna a un solo possesso di distacco con una tripla di D'Ercole. Gli irpini tuttavia non riescono a trovare un parziale significativo per annullare il distacco. Con ritorno sul parquet di Mayo, gli ospiti trovano un nuovo allungo (23-29). Avellino continua a sbagliare tanto sotto le plance, Wells stenta a entrare in ritmo (1/6 al tiro), ma è graziata dai tedeschi,
molto imprecisi dalla lunetta. Con Mayo sempre più padrone del campo, Avellino riesce solo a limitare il passivo grazie ai liberi guadagnati da Filloy; una tripla di Fitipaldo porta nuovamente gli irpini a -3, ma con l'ultimo tiro Zubcic, da oltre l'arco, sigla il 29-35 con cui si chiudono i primi 20 minuti.
Secondo tempo Bonn si porta sul +9, Avellino reagisce con Wells e la tripla di Filloy (38-41), fallendo poi il pareggio per due volte proprio con l'ex Venezia. Gli ospiti, senza far nulla di trascendentale, tornano a +7, limitati da una tripla di Wells. La presenza di Gamble sotto il canestro impedisce alla Scandone di trovare soluzioni facili in area e, nonostante uno Scrubb positivo e un Wells più prolifico rispetto al primo tempo, Avellino non riesce a ridurre il passivo (47-54). Pessime la percentuale da 2 degli irpini: 36%. Bonn tocca nuovamente il +9 a inizio ultimo quarto, ma Avellino non si arrende e si affida al suo capitano, che con un canestro e un assist per Ndiaye riporta i suoi in partita (51-56). Un rimbalzo in attacco e una tripla di Zubcic non spegna le speranze degli irpini, che rispondono da oltre l'arco ancora con Leunen (54-59). Come per tutta la gara, Avellino non riece a dare continuità alla sua rimonta: i liberi di Mayo, un paio di rimbalzi di DiLeo, la difesa di Gamble, e Bonn è a +8 (56-65) con poco più di 3 minuti da giocare. Bonn però fallisce due occasioni per scrivere la parola fine, e Avellino con Wells trova il canestro del -4 (61-65) a 1:41 dal termine. Avellino difende bene, ma Leunen fallisce la tripla del -1 e a 38 secondi dalla fine DiLeo sigla il 61-67 che, di fatto, chiude l'incontro.