La spunta in volata il Fenerbahce di Zelimir Obradovic. Sembra non saper vincere agevolmente la squadra turca che, in controllo per trequarti di partita sul Khimki Mosca rischia la beffa nel finale, quando Shved e Markovic avvicinano i russi fino al -1. Due possessi sprecati dalla squadra di Bartzokas consentono a Wanamaker di implementare il vantaggio dalla lunetta ed archiviare un sofferto successo, che consente tuttavia ai turchi di tornare ad un passo dalla vetta in classifica. Sugli scudi Nunnally, perfetto in attacco come in difesa, autore tra le altre cose anche di un ventello a dir poco decisivo.
Obradovic cavalca un quintetto grosso, con Nunnally e Datome accanto a Wanamaker in regia. Thompson e Vesely sotto le plance. Risponde Bartzokas con Monia e Robinson, mentre Anderson agisce da ala piccola accanto a Jenkins e Shved registi della squadra ospite.
Fase di studio saltata a piè pari dalle due squadre, con il Fenerbahce che innesta fin da subito le marce alte nelle due metà campo: Datome, Nunnally e Wanamaker iniziano subito a prendere le misure dalla distanza, provando immediatamente a dare una prima spallata all'incontro. Risponde il solo Shved con un paio di conclusioni da oltre l'arco dalla parte opposta, ma le manovre ospiti risultano confusionarie e facilmente contrastate dall'ottima e reattiva difesa di casa. Dalla parte opposta Nunnally è infallibile da oltre l'arco e, in compagnia di Vesely, crea i presupposti per scavare il primo solco nel punteggio, con il Khimki che sprofonda sotto di tredici lunghezze (24-11).
A cavallo delle prime due frazioni la scossa dei russi, con Anderson che si prende i suoi sulle spalle - sette punti in un amen - e, in compagnia di Robinson prima, e di Markovic successivamente, riportano la squadra di Bartzokas sotto di una sola lunghezza (12-0 di parziale). Nel momento migliore degli ospiti tuttavia il Fenerbahce ritrova la difesa dopo una sospensione di Obradovic e, la conseguenza, ne è la seconda spallata, forte e decisa, alla resistenza del Khimki: Dixon infila cinque punti di fila, poi Guduric in penetrazione e la tripla di Datome, rispediscono Shved e soci sotto di una dozzina di lunghezze. Passivo dal quale i russi non riescono a rialzarsi, andando all'intervallo sotto di 12 (38-26).
L'avvio di ripresa è intenso ed equilibrato: Shved e Markovic provano a trascinare i suoi verso la rimonta, ma Datome e Nunnally rispondono prontamente dalla parte opposta. Tutti gli sforzi dei russi vengono resi vani dal talento e dall'ottima costruzione dei tiri del Fenerbahce, che si appoggia sulla fisicità difensiva - con Vesely e Melli che chiudono ottimamente il ferro - per partire in contropiede e confermare il vantaggio acquisito (48-37). La tripla di Monia ed i quattro punti di Shved avvicinano nuovamente i russi ai fuggitivi, ma è ancora Nunnally con il gioco da quattro punti a dare nuova linfa ai turchi. Nel finale Duverioglu e Datome, di rapina, portano a casa cinque punti di fondamentale importanza per riportare il Fener sul più dodici, prima dei liberi di Shved che fissano il punteggio sul 58-48.
La tripla di Markovic inaugura la quarta frazione, con il Fenerbahce che perde ritmo e fiducia in attacco e, nei primi tre minuti, non trova mai la via del canestro. Ne approfittano i russi, con Todorovic che firma il -4 e costringe nuovamente Obradovic a parlare con i suoi. La pausa fa bene ai padroni di casa, i quali tornano in campo cavalcando i propri punti di forza: fisicità ed intensità in difesa e Vesely in post basso; gioco da tre punti ed inerzia nuovamente capovolta, con i turchi che ritrovano l'energia per alzare ulteriormente la pressione spalle a canestro. Markovic prima e Shved successivamente inventano il nuovo -3 ospite, mentre Datome non azzanna la gara dall'angolo. Prova a salire in cattedra nel finale Wanamaker, ma i turchi costruiscono poco e nulla, subendo la tripla di Markovic in transizione (66-65).
Anderson e Shved falliscono le triple del potenziale sorpasso, prima degli errori marchiani di Wanamaker dalla parte opposta, dalla lunetta come da tre. Vesely allunga, Gill risponde. E' la difesa del Fenerbahce, tuttavia, a fare la differenza nel possesso decisivo, perché mette la museruola a Shved e Markovic, costringendo Gill all'infrazione di passi. Dalla parte opposta Anderson commette una clamorosa ingenuità, facendo fallo su Wanamaker sul tiro da tre: dopo tre errori di fila l'ex Darussafaka si riscatta, dando il più 4 ai padroni di casa.
I tabellini.