Basta un quarto periodo da assoluto fenomeno di Alex Shved al Khimki Mosca per archiviare la pratica Baskonia. I baschi di Martinez dominano per due quarti e mezzo, prima di essere ribaltati dall'energia di Gill, Anderson e Markovic. E' tuttavia il talento russo, nel finale di partita, con tre giocate da fuoriclasse, unite alla freddezza ai liberi, a consentire a Bartzokas di portare a casa il successo finale. Vani gli sforzi di Janning e Voigtmann per gli ospiti.
Bartzokas sceglie il classico quintetto con Shved e Jenkins in cabina di regia, Anderson e Gill in posizione di ali, Thomas da centro nominale. Risponde Martinez con la fisicità di Poirier sotto le plance, Shengelia da ala forte, Timma con Beaubois e Granger sul perimetro.
L'energia e l'entusiasmo dei padroni di casa sembra farsi valere in avvio di gara, con la tripla di Anderson che vale il primo allungo sull'8-1. E' tuttavia un fuoco di paglia, perché con il passare dei minuti è la fisicità degli ospiti a farsi valere maggiormente, con Poirier immarcabile sul roll dopo il blocco sull'asse con Beaubois e Granger, abile a chiudere a canestro e dominare il pitturato a rimbalzo. Il Baskonia entra in partita e, gli spazi creati dal centro francese, consentono a Shengelia, Beaubois e Janning di ribaltare l'inerzia della sfida, mentre Shved stenta a prendere in mano le redini del gioco. Ci prova Markovic, a cavallo dei primi due quarti, a suonare la carica per il Khimki, che tuttavia è difensivamente dove paga maggiormente dazio: Janning è scatenato e, in coppia con Huertas, scava il solco di dieci lunghezze grazie a tre triple di fila che sembrano affondare i russi. E' il solo Markovic a provare a rispondere alle iniziative basche, sempre più insistenti grazie a Poirier, abile a fornire una valida alternativa alle conclusioni da oltre l'arco dei compagni di squadra. La squadra moscovita stenta a trovare le giuste contromisure per frenare gli schemi di Martinez che, dopo il parziale di 6-0 dei padroni di casa, archiviano il primo tempo con Huertas e Beaubois per il 48-40 dell'intervallo.
Prova a cambiare l'atteggiamento del corpo, e soprattutto mentale, del Khimki in avvio di ripresa, anche se le difficoltà a rimbalzo restano tutte immutate, con i baschi che fanno il bello e cattivo tempo in entrambe le metà campo. Shengelia approfitta momentaneamente di una disattenzione delle difesa di casa, tuttavia le percentuali dal campo degli ospiti scendono drasticamente, mentre dalla parte opposta Anderson prima e Gill successivamente dimezzano lo svantaggio riportando i russi sotto di due lunghezze (51-53). Il ritorno in campo di Janning e Voigtmann consente ai Baskonia di rifiatare un minimo con il parziale di 6-0, ma è Anderson, scatenato in transizione, a riportare in parità i suoi a 4" dal termine, prima della tripla di Huertas del 61-64 di fine terzo quarto. Il centro ospite continua ad essere perfetto dal campo, sia da sotto che con il jumper dalla lunga, ma è Shved, dopo l'appoggio da sotto di Gill a firmare il sorpasso Khimki di una lunghezza. Shengelia risponde, ma la tripla di Markovic manda in visibilio il pubblico di casa ed in tilt i baschi.
La sospensione di Martinez non muta l'inerzia della contesa ed il contropiede di Anderson con fallo annesso vale il più cinque moscovita. Voigtmann, ancora una volta, e la tripla di Beaubois dall'angolo illudono gli ospiti, perché è il redivivo Shved, con tre giocate di fila e otto punti consecutivi a lanciare i titoli di coda alla gara. I tre liberi di Janning avvicinano il Baskonia a 15" dalla fine, ma lo stillicidio della linea della carità conclusivo premia i padroni di casa. La tripla di Granger da metà campo è utile a fissare il punteggio sul 91-90 conclusivo.