SAN ANTONIO SPURS - TORONTO RAPTORS 101-97

Terza vittoria stagionale per San Antonio che nel fortino dell'AT&T Center non fa sconti ed infligge il primo stop stagionale ai Toronto Raptors, giunti in Texas senza il pivot titolare Valanciunas. Match molto combattuto, tra due squadre che senz'altro diranno la loro nelle rispettive conference. A prevalere, però, è stata la maggior fame messa sul parquet dagli uomini di coach Popovich, i quali, dopo ben 38' minuti di assoluto equilibrio, nei quali le due squadre si sono continuamente superate nel punteggio, hanno cambiato marcia negli ultimi 6' minuti della contesa. A salire sugli scudi sono stati Murray e Aldridge, con il primo che è riuscito ad uscire dal campo con una corposa doppia doppia da 16 punti e 15 rimbalzi, mentre il lungo ex Blazers ci ha messo del suo, risultando essere ancora decisivo con i suoi 20 punti. Il 'nuovo' Aldridge ha impressionato ancora una volta per il suo carattere e la voglia di essere protagonista: il suo canestro, il gioco da tre punti che ha regalato ai padroni di casa il +10 ad una manciata di secondi dal termine del match, è stata la giocata decisiva, quella che ha spaccato in due tronconi la contesa. Tra i canadesi bene DeRozan (28 punti), lasciato però troppo solo dai compagni di squadra. Serata opaca per il suo compagno di reparto, Lowry, il quale ha trascorso l'intero match a litigare con il canestro (solo 6 punti per lui).

SAN ANTONIO SPURS - Punti: Aldridge 20, Green 17, Murray 16; rimbalzi: Murray 15; assist: Murray 6.

TORONTO RAPTORS - Punti: DeRozan 28, Ibaka, Miles 13; rimbalzi: Poeltl 12; assist: DeRozan, Powell, Wright 6

HOUSTON ROCKETS - MEMPHIS GRIZZLIES 90-98

Ci ha preso gusto Memphis. Dopo aver sconfitto Golden State, fa un'altra vittima eccellente e si prende la scena al Toyota Center, battendo a domicilio i Rockets. Sfida maschia, non bellissima, con i padroni di casa che hanno comandato nel punteggio per tre quarti e mezzo, salvo poi farsi sorprendere nel finale dai Grizzlies autori di uno strabiliante parziale di 20-2 che ha consentito agli uomini di coach Fizdale di esultare alla sirena finale. Houston ha convissuto con problemi al tiro per tutto l'arco del match: non sono entrati con fluidità i tiri dalla lunga distanza (solo 9 le triple realizzate su 30 tentativi) e come da consuetudine, quando si avvera ciò, Houston diventa una squadra 'umana'. Ancora assente Paul, D'Antoni ha confermato Gordon nello starting five, e l'ex NOLA ha ricambiato la fiducia attribuitagli realizzando 27 punti (miglior marcatore dei suoi). Non è bastata ai Rockets neanche la solita vena realizzativa di Harden (22 punti, ma macchiati da 7 turnovers sanguinosi). Memphis nel finale è riuscita a stringere le viti in difese e mandare in tilt l'attacco dei Rockets, poi l'asse play-pivot Conley-Gasol ha fatto il resto.

HOUSTON ROCKETS - Punti: Gordon 27, Harden 22, Capela 14; rimbalzi: Tucker 8; assist: Harden 8.

MEMPHIS GRIZZLIES - Gasol 26, Conley 17, Ennis 14; rimbalzi: Ennis 11; assist: Conley 4, Chalmers 4.