Sarà in Romania, presso la Sala Polivalenta di Cluj-Napoca, che la Spagna di Sergio Scariolo inizierà la sua difesa del titolo continentale vinto due anni fa a Lille, in Francia, grazie a una serie di prestazioni superlative di Pau Gasol. Le Furie Rosse rimangono tra le favorite anche di EuroBasket 2017, nonostante l'importante defezione di Sergio Llull (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio), con il girone C al via venerdì primo settembre. Insieme ai campioni in carica, anche Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Montenegro e Ungheria.
La Spagna rimane la squadra più attrezzata del girone, per qualità e profondità del roster, anche se l'assenza di un giocatore di talento e di energia come Llull andrà metabolizzata lungo tutto l'arco della competizione. Il gruppo rimane comunque di altissimo livello: fuori causa i vari Nikola Mirotic, Felipe Reyes, Serge Ibaka e Rudy Fernandez, Scariolo può contare comunque su tanta esperienza. Nella posizione di point guard è attesissimo Ricky Rubio, playmaker passato quest'estate agli Utah Jazz, che si alternerà con il più esperto Sergio Rodriguez, fresco di chiusura della sua esperienza NBA (ultima fermata Philadelphia 76ers). Possibile che la palla finisca spesso tra le mani del veterano Juan Carlos Navarro, eterno faro della Selecciòn, trentasette anni e al via dalla panchina, mentre completano il backcourt il ventiquattrenne Guillem Vives del Valencia e Alex Abrines degli Oklahoma City Thunder, reduce da un primo anno di apprendistato nella pallacanestro a stelle e strisce. Lo slot di small forward potrebbe appartenere a Juancho Hernangomez, in forza ai Denver Nuggets, giocatore tutto da costruire ma di prospettiva. Suoi compagni di ruolo, l'esperto Fernando San Emeterio e Joan Sastre del Valencia. Me è nel reparto lunghi che la Spagna può e deve fare la differenza. I fratelli Gasol rappresentano una garanzia. Caratteristiche diverse per i giocatori di Spurs e Grizzlies: Pau ha nell'ultimo anno aperto alla possibilità di spaziarsi sul perimetro, anche se in nazionale dovrebbe tornare a fare il pivot vecchio stampo, mentre al momento è Marc ad avere maggiori frecce in faretra, potendo tirare dall'arco, dalla media distanza e giocare in post. Da verificare la tenuta difensiva del duo contro quintetti piccoli, problema che si riproporrebbe in parte con Willy Hernangomez, lungo di 23 anni, una delle pochissime note liete dei New York Knicks, chiamato a mostrare altri progressi in questa rassegna continentale. Il resto del roster è completato da un altro centro, Pierre Oriola, 24 anni del Barcellona, nell'ambito di una squadra più esperta che giovane.
Se la Spagna è la favorita del girone, subito dietro, in un'ideale griglia di partenza, si affaccia la Croazia. I balcanici hanno a loro volta assenze pesante (su tutti Mario Hezonja, Ante Zizic e Ivica Zubac), ma sono senza alcun dubbio la seconda forza del girone. Stella della squadra il ventitreenne Dario Saric, dei Philadelphia 76ers, lungo dall'eleganza innata, capace di segnare in tutti i modi, con il tiro in sospensione e in avvicinamento al ferro. Altro realizzatore è Bojan Bogdanovic, reduce dai playoffs NBA con i Washington Wizards, tra poche settimane protagonista con la maglia degli Indiana Pacers. Esperienza e tiro da tre (ma non solo) le armi del Bogdanovic croato, supportato dal playmaker Roko Ukic, dall'altro realizzatore Krunoslav Simon e dal duttile Darko Planinic. Interessante osservare il rendimento del giovane Dragan Bender dei Phoenix Suns, diciannove anni, che nella sua prima stagione NBA è passato per desaparecido, nonostante la chiamata alla numero quattro del Draft 2016. Girone C che vede partecipare anche la Repubblica Ceca, in versione tono minore rispetto a quella di due anni fa, non fosse altro per l'assenza del lungo Jan Vesely. Le aspettative dei cechi si basano quasi esclusivamente su Tomas Satoransky, playmaker ex Barcellona, ora in forza ai Washington Wizards, dove però ha trovato spazio a singhiozzo. In una situazione simile anche il Montenegro del vecchio Bogdan Tanjevic, con la stella Nikola Vucevic, centro degli Orlando Magic, come punto di riferimento. Ancora più indietro, Romania e Ungheria, le due cenerentole del gruppo: la prima è padrona di casa, nella speranza di non fare tappezzeria, la seconda proverà il colpo della qualificazione tra le prime quattro, nonostante il solo Adam Hanga sia realmente un giocatore di livello internazionale.