Dopo aver chiuso la scorsa regular season all'11^ posto nella Eastern Conference, frutto di 35 vittorie e 47 sconfitte, ci si aspettava un cambio di rotta in casa Orlando Magic, che al momento però non è arrivato. Si ripartirà dall'head coach Frank Vogel, il quale non è un tipo a cui piaccia tanto l'idea di 'rebuilding' e tutto sommato la franchigia della Florida ha cambiato poco rispetto allo scorso anno. Partendo dal Draft, con la pick numero 6 è stato chiamato Jonathan Isaac, giovane di belle speranze, molto atletico, ma con un fisico ancora troppo minuto per gli standard attuali della lega. E' un talento, ma grezzo, sul quale Vogel dovrà lavorare tanto per renderlo pronto a scontrarsi con i colossi che risiedono in NBA sperando di non ripetere il percorso di crescita di Mario Hezonja che ad oggi risulta essere solo un talento inespresso. Di certo, si poteva puntare su giocatori più pronti, 'piccoli' con punti nelle mani, profili che mancano nell'attuale roster dei Magic. Dennis Smith jr, un nome a caso, è stato scelto solo alla nona chiamata dai Dallas Mavericks e molto probabilmente sarebbe stato più funzionale per una squadra che lo scorso anno ha denotato tanti problemi nell'andare a canestro.
Via trade è sbarcato ad Orlando Shalvin Mack, firmato con un biennale da 12 milioni di dollari. L'ex Utah sarà un importante uomo di rotazione nel backcourt della squadra di Vogel, seppur non abbia le potenzialità di ergersi ad uomo franchigia. La sua figura si avvicina più a quella di comprimario, piuttosto che protagonista. Lo scorso anno, in quel di Salt-Lake City ha chiuso la stagione viaggiando a 7.8 punti, 2.3 rimbalzi e 2.8 assist di media ad allacciata di scarpe. Inoltre, Mack tende ad innamorarsi del pallone, e giocare spesso con il cronomentro, dunque non si sposa alla perfezione con la concezione di pallacanestro del suo nuovo allenatore, fatta di corsa, transizioni veloci e tiri scoccati abbondantemente prima dlla fine dei 24 secondi. Una buona pescata è stata quella che conduce al nome di Jonathon Simmons, con il front-office di Orlando che è riuscito a strapparlo ad una folta ed agguarrita concorrenza. Il nativo di Houston ha deciso di non continuare la sua esperienza all'ombra dell'Alamo, ed intraprendere una nuova avventura, dove magari sarebbe stato più al centro del progetto, e con un più alto minutaggio in campo. Ottimo difensore - lo ha dimostrato anche negli scorsi playoff nelle serie contro i Memphis Grizzlies e gli Houston Rockets - ha da migliorare solo il tiro, estendendo magari il suo range anche lontano da canestro in modo tale da poter essere considerato un giocatore completo, su entrambi i lati del campo.
E' pronto ad aggiungersi al roster dei Magic anche Marreese Speights, il quale dopo una stagione vissuta con addosso la casacca dei Los Angeles Lakers, cambierà aria ed è in procinto di firmare con Orlando. La notizia è stata riportata da David Pick. Speights ha viaggiato ad una media di 8.7 punti e 4.5 rimbalzi la scorsa stagione ed al momento sono ancora oscuri i termini economici dell'imminente accordo tra le parti. L'ala/pivot andrà a spartirsi i minuti in campo, sotto i tabelloni, con DJ Augustin, Bismack Biyombo e Nikola Vucevic in un frontcourt affollato, ma che a primo acchito non offre le garanzie necessarie per poter sperare di competere alla pari con i reparti delle squadre rivali. Probabilmente, gli uomini copertina continueranno ad essere Elfrid Payton e Aaron Gordon, senza ombra di dubbio buoni giocatore, ma non all'altezza per poter ricoprire i ruoli di maschi alfa all'interno di un roster che quindi, ancora oggi, manca di un leader, di quello scorer in grado di caricarsi la squadra sulle spalle quando il pallone inizia a scottare, nei momenti clutch delle gare.
Ai nastri di partenza della prossima stagione gli Orlando Magic partiranno nelle retrovie, in terza fila, a dispetto dello scorso anno quando si pensava che fossero pronti a fare capolinea nuovamente ai playoffs. Raggiungere la post season è chiaramente un'impresa difficilissima per la Vogel band, dunque l'obiettivo principale è quello di cercare di migliorare il ruolino di marcia dello scorso anno e cercare di far crescere senza troppe pressioni i tanti giovani facenti parte del roster. Aleggia al momento un grosso punto interrogativo sul futuro dei Magic, dobbiamo attendere l'evolversi dell'annata che verrà per capire se, ed in che portata, Orlando riuscirà a migliorarsi. Il progetto di crescita è ancora lungo e tortuoso.