Molto seguito in Italia è il torneo di basket americano, l'NBA, che offre sempre infinite dosi di adrenalina e spettacolarità grazie alle gesta dei campionissimi in campo. Vavel Italia offre in esclusiva ai suoi lettori un'intervista al giornalista Alessandro Mamoli, telecronista che segue la Lega statunitense per l'emittente satellitare Sky Sport. Abbiamo snocciolato vari temi, iniziando la chiacchierata da ciò che è si è appena concluso, ovvero dalle scorse Finals disputate in giugno culminate con la vittoria dei Golden State Warriors, prima di proiettarci verso la prossima stagione, che promette come sempre spettacolo.
Partiamo da ciò che è accaduto lo scorso anno, con la vittoria del titolo da parte dei Golden State Warriors. Ha trionfato la squadra più forte?
"Sicuramente sì, gli Warriors erano già molto competitivi prima dell'arrivo di Kevin Durant, poi dopo aver aggiunto l'ex Oklahoma nel proprio roster hanno fatto un ulteriore salto di qualità. Io però non sono d'accordo con chi definisce Golden State l'ammazza competizione, oppure quella squadra che ha fatto perdere appeal alla lega perché nettamente superiore rispetto alle altre. Credo che non necessariamente se hai campioni in squadra, vinci, ne sono stati esempi lampanti i Miami Heat di Chris Bosh, LeBron James e Dwyane Wade, i quali hanno perso 2 Finals su 4 disputate, oppure i Lakers di Steve Nash e Kobe Bryant che sono rimasti a bocca asciutta. Gli Warriors hanno un impianto di gioco ben collaudato, in attacco giocano una signora pallacanestro, ma è soprattutto in difesa che fanno la differenza. Penso siano 3/4 anni avanti rispetto a tutte le altre franchigie. Le scorse Finals sono state spettacolari".
Qual'è stata la più grande sorpresa dello scorso anno, e quale squadra ti ha deluso maggiormente?
"Tra le sorprese posso indicare i Miami Heat, che dopo una partenza stentata hanno rincorso con forza, grinta, un posto ai playoffs, non riuscendo ad accedere alla post season per un pelo. Avrebbero meritato maggior sorte, per i sacrifici, la tenacia con cui hanno lottato. Ammiro molto Erik Spolestra, è un gran condottiero. Poi, come non citare Houston, chi lo avrebbe mai detto che avrebbero concluso la regular season con il terzo miglior record dell'intera lega, soprattutto dopo aver stentato l'anno prima. Molti hanno criticano D'Antoni ed il suo gioco: corsa, e tiro da tre, ed invece l'ex Baffo ha svolto un gran lavoro e non a caso è stato insignito del premio di Coach of the year. Tra le delusione indico i Los Angeles Clippers, perchè da loro ci si aspettava almeno una finale di Conference ed invece sono stati estromessi dalla lotta al titolo al primo turno, per mano dei Jazz".
Ritornando all'attualità, questa Free Agency 2017 ci ha regalato parecchie emozioni. La trade che più di tutte ci ha sorpreso è stata quella che ha smosso Chris Paul da Los Angeles, sponda Clippers, a Houston. Possono CP3 e James Harden convivere insieme oppure serviranno effettivamente due palloni per far andare d'accordo due 'maschi alfa' di livello assoluto?
"Due palloni no, non scherziamo minimamente. Stiamo parlando di due campionissimi, dell'èlite della Lega. Sinceramente ora come ora non ti saprei rispondere. Voglio prima ammirarli in campo, insieme, prima di esprimere un giudizio, ma sono certo che se il frontoffice dei Rockets abbia operato in questo modo, ha una mezza idea di come impostare il gioco il prossimo anno. Poi è da tenere in considerazione il fatto che i texani potrebbero non essersi ancora fermati, infatti sembrano intenzionati ad aggiungere in squadra una terza stella. Vedremo se la trade con Carmelo Anthony andrà in porto".
Paul George è volato ad Oklahoma City. Un connubio con Russell Westbrook che promette spettacolo. Dove possono arrivare i Thunder?
"Certo, l'ingaggio di Paul George è stato sicuramente importante per OKC, ma credo che possano fare leggermente meglio dello scorso anno, non di più. Penso potrebbero attestarsi intorno al quarto posto ad Ovest, e quindi avere il vantaggio del fattore campo nel primo turno dei PO. Li colloco comunque dietro agli Warriors, ai Rockets ed agli Spurs. Non li vedo, sinceramente, più in alto ad aprile prossimo".
Aumenta il divario tra Ovest ed Est. Un pronostico sulla prossima Eastern Conference?
"Cleveland e Boston protagoniste, sono le squadre più forti ad Est. Non sottovaluterei i Washington Wizards, ma nelle migliori delle ipotesi termineranno la regular season al terzo posto. Hanno talento, nello starting five, ma ancora una volta potrebbero pagare la scarsa profondità del roster. Le prime due credo proprio che monopolizzeranno la Conference, Hayward è stato un gran colpo per i Celtics".
Quello che è andato a libri il 22 giugno scorso è stato uno dei Draft NBA più entusiasmanti di sempre, di certo quello con più talento negli ultimi dieci anni. Sorprese poche nelle prime chiamate, quali possono essere i rookie più pronti al grande salto?
"Tra le prime 4/5 scelte sono convinto che ci siano due giocatori fortissimi, che sono già pronti a misurarsi, ad alti livelli, in NBA. Faccio i nomi: Lonzo Ball e Jayson Tatum. Il primo ha una velocità di lettura del gioco fuori dal comune, ha istinti cestistici incredibili, mentre Tatum è una guardia con tanti punti nelle mani, capace di crearsi tiri e situazioni interessanti anche in isolamento, dal palleggio-arresto-tiro. Resta, ovviamente, tantissima curiosità nel vederli all'opera quando il gioco si farà duro, ovvero ad Ottobre quando avrà inizio la prossima stagione".
La redazione di Vavel Italia ringrazia infinitamente Alessandro Mamoli per la sua cortesia e disponibilità offertaci telefonicamente.