Senza esperienza non si va da nessuna parte. Certo, ci vuole talento, ci vuole passione, ci vuole cattiveria agonistica, ma senza aver mai giocato per determinate stagioni a certi livelli è dura poter scalare la montagna che porta verso l'Olimpo dello sport. Questa è una lezione che Pero Antic potrebbe chiaramente impartire a buona parte dei suoi colleghi, e il suo palmares e i traguardi raggiunti lo possono chiaramente dimostrare. Quarta volta per il centro macedone alla Final Four della Turkish Airlines EuroLeague, e nonostante i due titoli già vinti tra le fila dell'Olympiacos il lungo continua la ricerca per quello che sarebbe un sontuoso tris continentale, per uno dei punti di riferimento per un Fenerbahce che - così come il proprio pivot - è ancora alla ricerca del primo acuto europeo, nonostante non si contino quasi più le partecipazioni della formazione turca all'ultimo atto della massima competizione del Vecchio Continente. Una caccia che per Antic sta diventando quasi un'ossessione, ma che lo stesso ex giocatore degli Atlanta Hawks vive con serenità e concentrazione: "Per noi è gratificante essere arrivati alla Final Four - dichiara Antic - , con il nuovo formato della Turkish Airlines EuroLeague non era affatto facile. La stagione è stata lunga, a mio parere la più dura di tutte considerando anche le competizioni nazionali, e abbiamo speso tante energie. Ma siamo tornati in Final Four e vogliamo giocarcela fino alla fine".

Antic è dunque pronto a guidare il suo Fenerbahce in quella che è la prima Final Four giocata nella storia dal club turco nella propria città. Istanbul si sta preparando per spingere i propri beniamini all'assalto delle altre tre pretendenti al trono continentale, con i campioni in carica del CSKA Mosca, il mai domo Olympiacos e lo stellare Real Madrid che ha dominato la regular season. E proprio i blancos di coach Pablo Laso saranno gli avversari dei "padroni di casa" in semifinale, con Antic che non intende provare alcun timore reverenziale verso la formazione che appare la principale indiziata a spodestare il CSKA dal trono di campioni d'Europa: "Prima di questa stagione, con il vecchio format, due formazioni potevano anche non incontrarsi in Eurolega per otto mesi, se non di più. Potevi guardare le loro partite e leggere i loro scout, ma non è la stessa cosa di affrontarli a viso aperto, magari più di una volta nella stessa stagione. Personalmente credo che sia importante conoscere il ritmo di gioco del mio avversario, affrontarlo sul parquet e vedere ogni piccolo particolare che può essere decisivo".

Si gioca, come detto ad Istanbul, alla Sinan Erdem Dome. Un luogo che ha regalato un ricordo prezioso a Pero Antic, che proprio nel bellissimo palazzetto di Istanbul ha celebrato la conquista della sua prima Turkish Airlines EuroLeague. E chissà che tutto ciò non vada ad incastrarsi, tra il fatto di giocare laddove 5 anni fa arrivò la prima gioia personale e la possibilità di trionfare nella città in cui gioca da due stagioni: "Ho bellissimi ricordi legati a questo posto, nessuno si aspettava che quell'Olympiacos potesse vincere. Per quanto mi riguarda, avevo giocato in FIBA Cup nella stagione precedente e dodici mesi dopo mi ritrovavo a giocare una Final Four di Eurolega. Ricordo come andò la finale contro il CSKA Mosca, siamo stati a lungo sotto ma alla fine ce l'abbiamo fatta, ci sentivamo come dei veri soldati".

Quella contro il Real Madrid sarà anche la sfida tra quelli che sono probabilmente i più forti "pacchetti" di lunghi dell'intera Turkish Airlines EuroLeague. Da una parte Ayon, Randolph, Reyes e Hunter, mentre dall'altra ci saranno Vesely, Udoh e lo stesso Antic, che legge in questo modo la sfida tra giganti: "Parliamo di una battaglia molto dura, ma noi siamo pronti per affrontarla perchè abbiamo l'esperienza giusta. Si tratta di una sfida per vedere chi è più pronto a lottare per andare avanti in questa Final Four, ci siamo già affrontati diverse volte e sono sempre venute fuori delle sfide bellissime". Antic parla anche dell'altra semifinale. Da una parte l'Olympiacos - la sua ex squadra - e dall'altra il CSKA Mosca campione in carica. Così il macedone a riguardo: "Il CSKA ha un roster molto profondo e di grande qualità, ma l'Olympiacos si basa fortemente sulla chimica di squadra. Tutte e due le squadre hanno giocato insieme per tanti anni, il che è molto importante in una competizione come l'Eurolega. Non si può non provare profondo rispetto per il CSKA, ma mi piacerebbe che fosse l'Olympiacos ad andare in finale".