Anadolu Efes Istanbul – Olympiacos Piraeus 62 – 74 (21-14; 38-35; 54-55)
L’ultimo match di oggi della Turkish Airlines EuroLeague è quello tra Efes ed Olympiacos, che all’Abdi Ipekci Arena si giocano l’accesso alle Final Four di Istanbul. Gli ospiti hanno l’obbligo di vincere per andarsi a giocare la decisiva gara-5 al Pireo mentre l’Efes, al contrario, vuole chiudere la pratica per non essere costretta ad un pericolosissimo quinto incontro.
La differente condizione mentale delle due squadre si rispecchia fin dalla palla a due: l’Anadolu parte fortissimo, mettendo subito in ginocchio la resistenza greca. Granger è l’uomo in più della squadra di Perasovic, ed è quello che trova con più facilità il fondo della retina. Nei primi 4 minuti sono 4 i canestri in fila dell’americano, che in un amen raggiunge i 10 punti personale e porta il tabellone sul 14-6. L’Olympiacos, dal canto suo, fa enorme fatica ad attaccare a causa del ritmo imposto dagli avversari: troppo alto e fin da subito ingestibile per una squadra le cui intenzioni sono quelle di gestire. Con un avvio così intenso, anche per il pubblico della Ipekci Arena è facile entrare in partita, anche perché, nonostante col passare dei minuti anche l’Efes faccia fatica a segnare con continuità, alla fine dei primi 10 minuti il risultato è sul 21-14 per i padroni di casa.
Al rientro sul parquet, l’Efes non perde l’entusiasmo e, sfruttando quest’onda, cerca punti anche dagli altri componenti della squadra. E da questo punto di vista, l’inizio non potrebbe essere dei migliori: la tripla di Honeycutt porta i padroni di casa alle soglie della doppia cifra di vantaggio, infiammando ulteriormente il pubblico turco. Dall’altro lato, i greci continuano a fare enorme fatica ad attaccare la difesa dell’Anadolu, e gli unici punti che riesce a segnare sono a cronometro fermo. È solo a metà quarto che gli ospiti riescono a riportarsi a contatto, con i due canestri in fila di Young e Green, che portano il risultato sul 29 – 20. Proprio nella fase centrale, l’Efes comincia a risentire dell’avvio troppo spinto: Papanikolaou segna la tripla che chiude il mini parziale di 7 punti a 0 e che porta i greci sul -6. I turchi interrompono l’emorragia grazie al solito Granger, l’unico veramente “caldo” tra i suoi; la squadra di Sfairopoulos però non molla e, grazie ai canestri di Green e di un Spanoulis finalmente incisivo, riescono a chiudere il primo tempo sotto di appena un possesso, con il tabellone che recita 38-35.
Nel secondo tempo la partita cambia definitivamente volto. L’Olympiacos, bravissimo a gestire nei primi due quarti l’energia dell’Efes, aggredisce finalmente la partita e gli avversari, imponendo il proprio gioco ed il proprio ritmo. E, come sempre in questi casi, il grande merito va al play: Spanoulis alza esponenzialmente il proprio livello di gioco e, con lui, tutta la squadra. Ma a dare il primo vantaggio del match dal primo quarto a questa parte non sono né Spanoulis né i vari Green o Printezis. Sono infatti Birch e Mantzaris a segnare i primi cinque punti della ripresa e a portare il risultato sul 38 – 40. L’Efes prova a reagire con Dunston e Osman, ma la squadra di Sfairopoulos ha ormai in pugno il match. Papanikolaou e Spanoulis martellano da oltre l’arco il canestro turco, senza riuscire tuttavia a piazzare il parziale decisivo a spaccare la partita. Più però che per loro demeriti, è molto bravo Granger a trascinare i suoi e a rispondere colpo dopo colpo ai canestri avversari. Al termine così del terzo quarto il risultato è ancora in bilico, 54-55 per gli ospiti, sebbene si abbia la netta sensazione che i greci abbiano la partita in mano.
E difatti, nell’ultimo parziale, l’Olympiacos decide di chiudere definitivamente i conti. Spanoulis segna ormai praticamente da qualsiasi parte del campo, trovando con gran frequenza il fondo della retina anche e soprattutto da oltre la linea dei tre punti. Ma il buon Vassilis, oltre a segnare, è eccezionale anche nel servire i propri compagni, trovando con frequenza Papanikolau e Green da oltre l’arco. Proprio quest’ultimo è quello che chiude praticamente l’incontro: è sua la tripla a due minuti dalla fine che vale il 58-71. L’Efes non riesce più a segnare o meglio, Granger, non riesce più segnare, con la difesa che collassa tutta proprio sull’americano.
Al suono della sirena, il punteggio recita così 62-74 in favore dell’Olympiacos che, con questa vittoria, pareggia la serie, portandola sul 2-2. In questo modo, i greci hanno la possibilità di giocare la decisiva gara-5 e, soprattutto, di farlo al Pireo propria il prossimo martedì. Vedremo quale delle due raggiungerà in semifinale il CSKA.