"E' frustrante, odio stare fuori. Odio essere infortunato. E' qualcosa che non posso controllare adesso, ma posso provare soltanto a stare meglio. Tuttavia, resto positivo riguardo il mio stato di salute. Siamo sopra 2-0 nella serie e adesso voliamo a Portland per gara-3. Non posso aspettare".
Smania, e non poco, Kevin Durant in vista di gara-3 che nella notte tra sabato e domenica andrà in scena al Rose Garden di Portland, dove i suoi Golden State Warriors proveranno a mettere una pietra tombale sulla contesa senza dare adito alle velleitarie possibilità di rimonta dei Blazers di McCollum e Lillard. Il secondo appuntamento della serie, Durant l'ha visto dalla panchina, osannando i compagni che hanno facilmente asfaltato i Blazers alla Oracle Arena. La situazione di punteggio ha facilitato la scelta - precauzionale - di coach Kerr che non ha dovuto minimamente forzare la mano, ed il piede in questo caso, del numero 35.
"Mi è mancato non essere sul campo con loro, spero di esserci per la prossima partita. Ho un piccolo problema al polpaccio, rimediato nel terzo quarto di gara 1. Sono riuscito a finire la partita, ma è peggiorato nelle ore successive alla fine della gara e nei giorni successivi. Mi sentivo pronto per giocare in gara-2, ma coach Kerr, lo staff medico e l'organizzazione intera mi hanno detto che sarebbe stato meglio riposare per un altro paio di giorni". L'ex Thunder ha inoltre guardato con fiducia alla sua presenza in gara-3, anche se la sua presenza resta in forte dubbio, sempre in via del tutto precauzionale: "Abbiamo un giorno in più di riposo prima della partita di Portland, vedremo come starò per poi decidere. Sto meglio giorno dopo giorno, spero di essere in campo con i miei compagni, provando a dare del mio meglio per vincere gara-3. Vediamo cosa succede".
La sensazione, al netto delle parole del giocatore - che vanno chiaramente verso il suo utilizzo - è quella che lo staff medico dei Warriors possa però fermare ancora Durant, reduce da una ventina di gare saltate per un problema al ginocchio sinistro. La poca necessità di vedere il trentacinque in campo, con i Warriors decisamente in controllo della serie dopo il trentello di gara-2 inferto ai Blazers, potrebbe consentire a coach Kerr di dare a Durant qualche altro giorno in più di recupero in vista delle semifinali della Western Conference, sebbene chiudere quanto prima la serie possa essere altrettanto importante.
"Certo, ogni gara conta molto, ma è altrettanto importante che stia bene fisicamente, ovviamente. Siamo in una buona situazione, di vantaggio, quindi la sua assenza per quanto corta può essere monitorata dallo staff medico, sarà presto in campo. Bisogna guardare anche al futuro, non solo a gara-3. Dobbiamo giocare per altri due mesi e per fortuna è solo un piccolo fastidio, non un grande problema" ha detto un Zaza Pachulia nelle vesti di medico dopo l'allenamento di giovedì dei Warriors. Nel frattempo, Durant è sceso in campo anche durante la sessione di ieri con i compagni, mostrandosi ovviamente impaziente di giocare: prevarrà il buonsenso o la voglia di giocare? A domani per il definitivo responso.