E' l'indiscusso protagonista, tra le fila dei San Antonio Spurs, delle prime due vittorie con cui gli speroni hanno aperto le danze nella serie playoff contro i Memphis Grizzlies. E' stato letteralmente inarrestabile, in attacco devastante risultando essere un rebus per la difesa avversaria, e sull'altro lato del campo il solito animale da 'soma', sobbarcandosi una grossa mole di lavoro, con risultati eccellenti, magistrali. Il tutto riassunto in un nome ed un cognome: Kawhi Leonard.
L'asso degli Spurs ha terminato gara 2 realizzando 37 punti - career high per lui ai playoff - ed impreziosendoli con 11 rimbalzi. Era dai tempi di Tim Duncan che ai playoff (nel 2008 contro i Phoenix Suns, per lui 35+10) un giocatore degli Spurs non faceva registrare queste cifre in una gara di post season. Il candidato MVP degli speroni è stato anche in grado di scrivere '30' nella casella dei punti realizzati nelle prime due gare delle serie, l'ultimo a riuscirci, ai PO, è stato nel lontano 1992 Terry Cummings, davvero altri tempi, ed altro basket.
Un fattore, il 'due' della franchigia all'ombra dell'Alamo. Ora che la serie si sposterà in Tennessee, a casa dei Grizzlies, chi potrà riuscire ad arginare la forza bruta di Leonard? Vince Carter, James Ennis, Marc Gasol o Wayne Selden? Al momento nessuno dei giocatori appena citati è riuscito a contenere l'energia, la vigorìa del talento nativo di Riverside, il quale ha combinato 17 su 19 dal campo in conclusioni contestate da questo quartetto.
In gara 2, vinta da San Antonio 96-82 grazie ad un poderoso ultimo quarto in cui ha lasciato le briciole agli avversari, il 'killer silenzioso' Kawhi è stato infallibile dalla linea della carità, facendo percorso netto ai liberi (19 su 19). Dirk Nowitzki è stato l'ultimo a riuscirci, nel 2011, quando addirittura non fallì neanche un tentativo sui 24 conquistati grazie al suo efficacissimo gioco in post basso. Nelle prime due gare della serie, il percorso di Leonard dalla lunetta è ancora immacolato (28 su 28).
E' inoltre 10 su 10 dal midrange e 9 su 13 nelle conclusioni dalla zona pitturata, dati che se sommati a quello dei liberi, ne scaturisce un ottimo, squisito 47 su 51 totale, numeri che come sempre non mentono mai e testimoniano il dominio di Kawhi Leonard nelle prime due gare di questa serie playoff.