Tra passato, presente e futuro, Andrès Nocioni, ala del Real Madrid qualificatosi come prima forza assoluta della Regular Season in vista dei prossimi playoff di Turkish Airlines EuroLeague, si è raccontato ai microfoni del sito ufficiale dell'Eurolega, partendo ovviamente da quanto accaduto nella prima fase appena conclusasi. Per l'argentino una emozione particolare, visto che nei giorni scorsi ha annunciato il ritiro dal basket giocato, dopo una superlativa carriera.

"Abbiamo appena finito la regular season, la prima nella nuova era dell’Eurolega. È stata tanto divertente per i fan e una competizione migliore, con tante partite importanti e un alto livello di gioco. Per i giocatori è stato più duro e fisicamente impegnativo anche perché si sono dovuti impegnare con i rispettivi campionati domestici. Fisicamente e mentalmente, la regular season dell’Eurolega è stata molto, molto dura, ma per i fan, i media e le TV, è stata la migliore di sempre perché c’è sempre stato un highlight, almeno una grande, importante partita in ogni turno. Quindi, ci sono diversi punti di vista. Le settimane con due partite erano molto dure, specialmente quando giocavamo in campionato in trasferta la domenica successiva. Abbiamo viaggiato tanto e fatto viaggi complicati, che sono stati più stressanti per i giocatori di quanto non lo fossero prima, fisicamente e mentalmente. Ma i fan e le persone che hanno seguilo l’EuroLeague l’hanno amata; basta vedere le arena questa stagione. Erano piene di persone, più di sempre.

Adesso, però, è tempo di pensare ai playoff ed alla serie contro il Darussafaka, avversario tutt'altro che semplice da fronteggiare: "Affronteremo il Darussafaka nei playoff. Hanno vinto una partita da “dentro o fuori” contro la Stella Rossa all’ultimo turno per qualificarsi. Quella partita è stata giocata prima della nostra ultima partita contro l’Efes, quindi abbiamo provato a tenere gli occhi su quelli che sarebbero stati i nostri avversari. Noi eravamo prima alla fine della regular season, quindi qualsiasi fosse stato il nostro avversario non era importante tanto quanto la responsabilità che sentivamo di essere la squadra numero alla fine di questo turno. Adesso dobbiamo giocare contra una squadra molto talentuosa come il Darussafaka, che ha un grande coach. Ci hanno battuto ad Istanbul questa stagione. Non abbiamo trovato il giusto ritmo in quella partita e finirono per batterci facilmente. Noi eravamo senza Sergio Llull, che è sempre un handicap per noi, perché stiamo parlando, secondo me, dell’MVP del torneo.

Inoltre, un passaggio anche alla parentesi della sua carriera cestistica vissuta nella capitale iberica, con la maglia dei blancos: "Questo è il mio terzo anno con il Real Madrid e abbiamo già giocato contro squadre di Istanbul nei playoff. Abbiamo battuto l’Efes nel 2015, perso contro il Fenerbahce nel 2016 e adesso giocheremo contro il Darussafaka. Il vantaggio del campo è stato un aspetto cruciale in quelle serie. Vincemmo entrambe le gare casalinghe nel 2015 e riuscimmo a vincere gara 4 a Istanbul, un match molto duro. La scorsa stagione, abbiamo avuto enormi difficoltà contro il Fenerbahce perché fu molto difficile in casa e ci batterono due volte in casa loro. Tutte queste squadre sono toste, hanno tanti giocatori di talento e tante risorse. Ci aspettiamo che le nostre serie playoff siano dei grandi show, ma prima di tutto e soprattutto, speriamo di vincere le serie, ovviamente. Io amo l’atmosfera dei playoff; è una storia totalmente diversa nel mondo: NBA, Europa, Argentina, ovunque. Le persone amano i playoff perché c’è più fisicità, le partite sono più intense. È qualcosa di grandioso non soltanto per i fan, ma anche per i giocatori. Ogni giocatore ama le partite “critiche”. Sarà un grande show e spero di poter arrivare fino alle Final Four.

Uno sguardo, inoltre, anche all'addio che El Chapu ha annunciato ad inizio mese di Aprile, dopo una carriera di immense soddisfazioni personali e non solo: "Ad inizio mese ho annunciato il mio ritiro alla fine della stagione. Voglio ringraziare tante persone per il modo in cui hanno reagito al mio annuncio. Onestamente, è stato più di quanto mi aspettassi. Volevo fare l’annuncio nel modo in cui l’ho fatto, in una conferenza stampa, ma non mi aspetto che le persone reagissero nel modo in cui hanno reagito. Sarò per sempre grato al Real Madrid per avermi permesso di giocare per tutti questi anni a questi livello. Voglio ringraziare tutti i fan di tutte le squadre in cui ho giocato. Non posso solo limitarmi ai fan di Madrid, che sono stati fantastici con noi, ma ho ricevuto apprezzamenti e ho ricevuto tanti messaggi da tutti i club in cui ho giocato, così come dagli ex compagni.

Tuttavia, non è ancora il momento di pensare al ritiro e a cosa farà da "pensionato", bensì di continuare a godersi le ultime sfide sul parquet: "Non è ancora arrivato il momento di pensare al futuro: sono ancora un giocatore attivo, che lotta per due titoli sui quali sono molto concentrato. Annunciare adesso il ritiro mi aiuta a finire la stagione nel miglior modo possibile. So di avere due mesi davanti a me e voglio godermeli tutti. Spero siano buoni mesi e che possa ottenere risultati positivi. Non è facile però; tutta sanno che l’EuroLeage ed il campionato spagnolo sono due competizioni molto dure, ma spero di finire l’anno nel modo giusto. Sarebbe un modo spettacolare per dire addio, indimenticabile".