Ioannis Papapetrou vuole vivere un playoff da protagonista contro l'Anadolu Efes Istanbul, e spera anche di poter festeggiare l'ennesimo approdo del suo Olympiacos alle prossime Final Four di Turkish Airlines EuroLeague. Uno dei veterani della formazione ellenica riparte da quanto di buono è stato fatto in regular season, rivivendo con piacere anche un ricordo personale di un certo spessore umano e sentimentale: "È stata una grande stagione per noi - ha esordito Papapetrou - , abbiamo ottenuto il fattore campo a favore nei playoff e il nuovo formato ci ha regalato una bella esperienza. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, siamo felici e sappiamo di avere ancora un po' di strada da fare. Tutti noi sappiamo di aver meritato questo traguardo, anche perchè abbiamo affrontato tutte le squadre in casa e in trasferta perciò abbiamo provato realmente la nostra forza. Credo che la partita più importante per noi è stata quella contro la Stella Rossa: personalmente non avevo mai giocato al Pionir a causa degli infortuni, ma sapevo cosa aspettarmi in termini ambientali. La maggior parte delle squadre di Eurolega giocano in palazzetti enormi, giocare a Belgrado è stato emozionante".

Un Papapetrou che si dice fiducioso anche in base alle condizioni fisiche con cui l'Olympiacos si avvia alla sfida contro la compagine turca: "Ci sentiamo bene, siamo fiduciosi perchè finora abbiamo vissuto una buona stagione. Certo, abbiamo perso un paio di partite consecutive di recente, ma ci siamo piazzati al terzo posto e ciò ci rende felici. Tutti sanno che il bello arriva adesso, per questo abbiamo motivazioni extra e la nostra concentrazione cresce. Non volevamo dare l'impressione di esserci rilassati nel finale di regular season, ancor meno volevamo perdere quelle partite, ma credo che queste sconfitte siano arrivate al momento giusto, perchè ci danno la possibilità di rifarci subito".

Buona parte delle chances della compagine guidata da Sfairopoulos, oltre che dalle mani di Papapetrou, passa anche da Matt Lojeski e soprattutto Vassilis Spanoulis. È lo stesso Ioannis ad ammettere l'importanza della guardia belga e del leader spirituale e tecnico dell'Olympiacos: "Per Lojeski spero che possa tornare al più presto con noi, stiamo tutti bene e siamo sicuri che la sua presenza nel roster potrà darci solo una grande mano. Spanoulis è pronto a guidare la squadra come ha sempre fatto, ha recuperato dall'infortunio e le sue condizioni migliorano giorno dopo giorno. Credo che sia pronto, ma qualora non lo fosse siamo comunque una squadra in grado di sopperire ai suoi problemi, nonostante sia lui la nostra stella. Lui vuole che tutta la squadra sia a conoscenza dell'importanza delle partite contro l'Efes e che avremo una grande occasione per superare il turno. Tutti noi dobbiamo sentirci fortunati e privilegliati nel giocare un playoff di Eurolega, anche perchè alcuni di noi potrebbero non avere un'altra occasione in carriera per giocarci l'accesso alle Final Four e dobbiamo dar eil massimo".

I quarti di finale sono una storia a parte, nel grande viaggio della Turkish Airlines Euroleague. Papapetrou lo sa bene, e rivive anche un paio di situazioni che riguardano da vicino anche una formazione italiana: "Ogni volta che abbiamo giocato i playoff ne abbiamo vissute di tutti i colori. Ricordo quando qualche anno fa battemmo Siena di 50 punti, ma alla fine della serie furono loro a passare, mentre l'anno successivo li riincontrammo e perdemmo la prima gara, salvo poi andare alle Final Four. Ciò dimostra quando è importante essere solidi e concentrati lungo tutta la durata della serie, e che una gara singola non conta niente se non c'è un seguito in quelle successive. Dovremo dare il massimo per tre, quattro o cinque gare se sarà necessario, e dovremo essere bravi anche a cambiare qualora l'atteggiamento dei nostri avversari lo dovesse richiedere. Il fattore campo favorevole potrebbe non contare nulla, la maggior parte delle nostre chances passa dal modo in cui giocheremo a basket. Ovviamente possiamo contare su tifosi davvero fantastici, ma questo non ci fa dormire tra due guanciali. Dobbiamo giocare al meglio delle nostre possibilità e dimostrare che meritiamo un posto alle Final Four più dei nostri avversari".

Si chiude parlando dell'Anadolu Efes Istanbul, squadra della quale Papapetrou analizza pregi e difetti, oltre a ciò che serve per avere la meglio e andare a Istanbul non solo per affrontare in trasferta gli avversari di turno, ma anche per giocare le successive Final Four: "L'Efes è una squadra che conta su grande atletismo e su giocatori di grande spessore, come Heurtel, Granger e Brown. Gran parte dei palloni passa tra le mani di questi tre giocatori, tra le cui mani passano anche le decisioni fondamentali per la sorte della squadra. Ovviamente il nostro obiettivo principale sta nel fermare loro tre, anche perchè sono giocatori che fanno del gioco in transizione il loro forte. Si tratta di una squadra che può anche creare parziali di 10-15 punti semplicemente giocando in contropiede, ottengono punti in maniera molto veloce, perciò dovremo essere bravi in difesa e sfoderare il nostro maggior strapotere fisico".