E' terminato la scorsa settimana il torneo più importante del basket collegiale, che ha visto trionfare North Carolina ai danni di Gonzaga. I Tar Heels si sono così presi il titolo sfuggitogli lo scorso anno all'ultimo secondo, i Bulldogs si sono dovuti invece arrendere negli ultimi due minuti di gara allo strapotere fisico di UNC, dopo l'infortunio di Williams-Goss. Noi di Vavel Italia vi proponiamo il nostro quintetto ideale del torneo.
Nigel Williams-Goss
La point-guard classe 1994 è stata forse l'uomo immagine del torneo. Il numero 5 di Gonzaga ha preso per mano i suoi Bulldogs sin dal primo incontro della stagione, trascinandoli alla stagione quasi perfetta che è valsa la testa di serie #1 ed anche il ruolo di favorita alla vittoria finale, nonostante l'assenza di trofei in bacheca. Williams-Goss ha continuato a trascinare la sua squadra anche durante la Madness, portandola fino alla prima finale della sua storia contro una squadra molto più esperta come North Carolina. Negli ultimi quaranta minuti, la guardia di Gonzaga ha dominato, in attacco e in difesa, il suo diretto rivale, Justin Jackson, salvo poi arrendersi a causa di una distorsione alla caviglia che ha compromesso gli ultimi 180 secondi della sua partita.
Joel Berry II
Dopo l'inserimento di Williams-Goss, era inevitabile l'inclusione anche di chi ha guidato UNC alla vittoria: Joel Berry II. Il numero 2 di North Carolina ha preso per mano la propria squadra nelle Final Four, sopperendo anche alla brutta prestazione di Jackson in finale che ha chiuso la gara con 0/9 da tre. La guardia di North Carolina ha completato un torneo ad altissimi livelli, coronato da una finale chiusa con 22 punti e 6 rimbalzi da sommare all'onnipresenza su entrambi i lati del campo da gioco. Da ricordare, poi, che ha giocato tutto il torneo soffrendo maledettamente alle caviglie, ultima distorsione in semifinale.
Sindarius Thornwell
Sì, un'altra guardia, anche se definirlo solo guardia è riduttivo per quel che ha fatto vedere nel torneo. Il giocatore di South Carolina ha dominato in lungo e in largo fino alle Final Four, portando i Gamecocks dal record negativo di zero vittorie al torneo finale ad un passo dalla partita che vale il titolo. Thornwell si è fatto notare sin dal primo turno contro Marquette in cui piazzò una prestazione da giocatore totale con 29 punti, 11 rimbalzi, 2 assist, 3 rubate e 2 stoppate e continuando poi contro Duke, Baylor e Florida. L'apporto di Thornwell è sempre rimasto oltre i 20 punti a partita, fatta eccezione per la Final Four contro la difesa di Gonzaga che lo ha limitato 15 punti con il solo 33% dal campo, contro il 49% di media delle precedenti quattro partite. Complice, anche, qualche acciacco fisico.
Jordan Bell
Lui è l'uomo simbolo della cavalcata di Oregon fino alle Final Four. Con l'invidiabile doppia doppia di media (15.7 punti e e 16.5 rimbalzi) Bell ha trascinato i Ducks alla prima Final Four dal 1939, anno del primo torneo Ncaa e dell'unica vittoria targata Oregon. Le prestazioni al torneo conclusivo del basket collegiale lo hanno portato a ridosso del primo giro del prossimo draft Nba, dove secondo Draftexpress verrà selezionato dai Boston Celtics alla numero 37. Bell si è messo in mostra anche per il suo straordinario atletismo che gli ha permesso di effettuare molte stoppate, arrivando alle spalle del povero cestista che tentava di far scendere la palla dalla retina (citofonare Kentucky per ulteriori delucidazioni).
Kennedy Meeks
Poco da dire su di lui, North Carolina gli deve molto, soprattutto per la partita contro Oregon, senza dimenticare la finale contro Gonzaga in cui ha limitato magistralmente il gigante polacco Karnowski e Collins, temibile lungo dei Bulldogs. A livello realizzativo, eccezion fatta per i 25 contro i Ducks, Meeks non ha inciso molto, ma il suo apporto nella fase difensiva e soprattutto a proteggere il ferro (e a rimbalzo) è stato determinante per la vittoria dei Tar Heels nel torneo.