HOUSTON ROCKETS - DENVER NUGGETS 110-104

Danilo Gallinari mette a referto 23 punti, miglior marcatore dei Nuggets, ma non bastano a Denver per ottenere la vittoria e dimezzare il divario dall'ottavo posto, di proprietà degli altalenanti Portland Trail Blazers. Houston registra il ritorno in campo di James Harden, il quale riprende il suo posto in campo dopo aver saltato a causa dell'influenza l'impegno dei suo 'razzi' in casa dei Suns. I Rockets, seppur quasi certamente termineranno la regular season al terzo posto, non lasciano nulla d'intentato e giocano con cattiveria, agonismo, come se non ci fosse un domani. Seppur le percentuali dall'arco non sorridono agli uomini di coach D'Antoni (28%), Houston viaggia in lunetta il doppio degli avversari (38 a 18) ed a cronometro fermo allungano. Denver le prova tutte, senza aver rimpianti. Risale la corrente dal -17 di inizio secondo tempo grazie alla produzione offensiva del Gallo, coadiuvato da Nikola Jokic (12+19) e da Gary Harris (17), ma nell'ultimo quarto il barbuto candidato MVP dei texani decide di vincerla da solo o quasi e realizza 17 dei suoi 31 punti totali, li impreziosisce con 7 rimbalzi e 10 assist, e respinge i tentativi, toccanti, di rimonta dei Nuggets. Oltre ad Harden, Houston manda in doppia cifra altri quattro suoi interpreti: i 16 di Nene, i 15 a testa di Ariza e Capela, e Gordon che ne piazza 11, ma con un pessimo 2/14 al tiro.

HOUSTON ROCKETS: Punti: Harden 31, Nene 16, Ariza 15, Capela 15; Rimbalzi: Beverley 11, Capela 11; Assist: Harden 10;

DENVER NUGGETS: Punti: Gallinari 23, Harris 17, Chandler 16; Rimbalzi: Jokic 19; Assist: Jokic 9;

 

SAN ANTONIO SPURS - LOS ANGELES LAKERS 95-102

Davvero strana questa NBA. I Lakers, ormai privi di motivazioni, se non quella di piazzarsi nella miglior posizione possibile in ottica Lottery, e dunque al prossimo Draft, vincono a sorpresa in casa degli Spurs che si fanno scippare l'intera posta in palio dall'inaspettata voglia, brama di vittoria dei losangelini. I gialloviola, costretti a rinunciare alla punta di diamante del loro attacco D'Angelo Russell, trovano in Tyler Ennis (19 punti) l'uomo guida a cui affidarsi per scardinare la difesa, meno arcigna del solito, neroargento. Gli Spurs, seppur balbettanti, non mollano la presa sul match, almeno nel primo tempo quando ad esprimersi sul parquet sono al completo. Nei secondi 24' minuti di gioco, coach Gregg Popovich decide di lasciare in panchina Kawhi Leonard e LaMarcus Aldridge, scelta non proprio fruttifera per la franchigia all'ombra dell'Alamo che di fatto stende un tappeto rosso ai Lakers che vanno a prendersi un'inaspettata W, cosa che negli scontri diretti Spurs/Lakers non accadeva da nove gare. I 32 combinati di Clarkson (17) e Nance jr (15) e gli 11 di Randle completano l'opera. A nulla valgono i 14 a testa iscritti a tabellino da Parker e Bertans. San Antonio cade in casa, ma è una sconfitta che ai fini della classifica non fa alcun rumore.

SAN ANTONIO SPURS: Punti: Parker 14, Bertans 14, Anderson 11, Leonard 11; Rimbalzi: Gasol 8; Assist: Lee 6; 

LOS ANGELES LAKERS: Punti: Ennis 19, Clarkson 17, Nance jr 15; Rimbalzi: Nance jr 9; Assist: Ennis 9;