KENUTCKY (2) - WICHITA STATE (10) 65-62

Missione compiuta per Kentucky che seppur soffrendo, prosegue la marcia nel tabellone della March Madness. In volata prevale su Wichita State, la quale non ripete l'upset con cui aveva estromesso Daytona nel primo turno. Le squadre scendono in campo non caldissime, tiri sbagliati e turnovers rubano la scena nei primi due minuti di gara. Il layup di Hawkins consegna il primo canestro a Kentucky, che però inizia a soffrire la corsa di Wichita State. Frankamp e Morris bucano la retina dei Wildcast per il 4-6. I proprietari della seed #2 dopo un breve rodaggio, decidono di iniziare a giocare, piazzano un fulmineo 7-0 e passano a condurre le operazioni. Gli Shockers ribattono colpo su colpo, Shamet dalla media e McDuffie dall'arco dei 3 punti ricuciono lo svantaggio, e rimettono il naso avanti sul 19-20. Gli ultimi minuti di primo tempo sono appannaggio dello scorer Malik Monk, il quale si mette in proprio e referta 5 punti consecutivi, e consente a Kentucky di affrontare la pausa lunga avanti di due (26-24).

I Wildcast ritornano sul parquet più concentrati, alzano il livello di attenzione in difesa, e le percentuali di tiro degli Shockers si abbassano ulteriormente. Dall'altra parte del campo invece ci pensano Fox, Briscoe e Adebayo a dare linfa all'attacco di Kentucky. È proprio la schiacciata di Edrice Adebayo (13+10) a fissare il +3 (40-37) in favore del team dalla seed più vantaggiosa a 13' minuti dal termine. Si iscena il duello tra l'ala dei Wildcast e l'intera Whichita State: Adebayo realizza in layup ed in schiacciata, consegnando ai suoi il +6 (52-46). Whichita State inizia a patire la "sindrome di Peter Pan": si rifà sotto, Shamet (20 punti con 7/14 al tiro) piazza la bomba del -1 a 56" secondi dalla fine (63-62) ed ha la chiara chance di sgambettare Kentucky e diventare grande, ma non la sfrutta e continua a litigare con il canestro, favorendo l'operato, a singhiozzo, dei Wildcast.

È la produzione offensiva di De'Aaron Fox (14) e Malik Monk (14), a risultare decisiva; i due combinano per 28 punti e spengono definitivamente le speranze di upset degli Shockers, che escono dal tabellone, comunque, a testa alta.

KANSAS (1) - MICHIGAN STATE (9) 90-70

Dura poco meno di un tempo Michigan State, prima di consegnarsi nei tentacoli di Kansas e salutare la competizione. Match in equilibrio nei primi 15' minuti, in cui gli Spartans, partiti con il pronostico non dalla loro parte, hanno il merito di rispondere per le rime ai canestri delle bocche di fuoco degli Jayhawks, Josh Jackson e Frank Mason III. Sul finire del primo tempo Kansas piazza un mega parziale di 13-2 e trova la doppia cifra di vantaggio (40-29), a cui però Michigan State si fa trovare preparata e limita i danni con un controparziale di 6-0 aperto e coronato dal duo Langford/Bridges.

Kansas è precisa al tiro (53.1%), stringe le maglie difensive e si gode un Josh Jackson (23 punti) particolarmente ispirato. I suoi canestri spezzano in due tronconi la gara, sigla 8 dei 10 punti nel parziale che consente agli Jayhawks di allungare sul 64-57 a 9' minuti dal termine della contesa. Gap che lievita, si dilata, in quanto gli Spartans non riescono in alcun modo ad arginare il fiume in piena di Kansas. Ancora JJ, con il cordiale aiuto di Mason III (20 punti) e Graham (18 punti), realizzano i canestri che mettono al sicuro la vittoria della propria squadra e spengono inesorabilmente, e definitivamente, i commoventi Spartans, i quali si aggrappano, senza ventura, ai 22 punti fatturati da Miles Bridges ed i 13 di Nick Ward.