Nel remake della scorsa finale di Eurolega, a festeggiare al termine di una sfida bella, fisica ed equilibrata è il Fenerbahce di coach Obradovic che nella tana inespugnabile del Cska Mosca vince e convince spuntandola con orgolgio al supplementare. Avanti anche di undici lunghezze la squadra di Itoudis spreca ripetutamente, prima di essere rimontata e costretta al prolungamento dal gioco da tre punti di un Bobby Dixon scatenato nel finale di gara. Lo statunitense naturalizzato turco firma anche i cinque punti decisivi per l'allungo nel supplementare, prima che Udoh e Veselj mettano la parola fine sull'incontro.
Itoudis recupera Teodosic che parte inizialmente dalla panchina. Jackson ed Higgins in guardia, con Kurbanov e Vorontsevich in ala. Sotto le plance Freeland e non Augustine o Hines. Risponde Obradovic con Antic e Veselj come lunghi, Datome ala e Sloukas e Nunnally per contrastare la fisicità dei russi.
Mossa che paga i primi dividenti nella prima metà di avvio di gara, quando è l'ex Avellino con due triple a firmare il vantaggio ospite. La gara, tuttavia, si mantiene sostanzialmente equilibrata, fino all'ingresso di Teodosic che infonde tranquillità e fiducia ai compagni di squadra. Il Cska alza l'intensità difensiva, oltre ad attaccare nella metà campo offensiva con maggiore efficacia il ferro: il serbo dalla lunetta è implacabile e con Higgins firma il primo break che vale il più dieci al primo intervallo della gara, con le percentuali del Fenerbahce che crollano vistosamente. Sono Mahmutoglu e l'insospettabile Kalinic a caricarsi la squadra sulle spalle nella seconda metà di prima frazione: tre le conclusioni da oltre l'arco che consentono agli ospiti di restare attaccati al match, mentre il Cska inizia ad incepparsi offensivamente. Teodosic è il solo a trovare la via del canestro, interrompendo il parziale turco che dal meno dieci riporta la squadra di Obradovic a contatto. L'ultima parola è affidata però a Kurbanov, che da tre consente ai russi di chiudere sopra di cinque all'intervallo lungo.
In avvio di ripresa sono ancora Mahmutoglu e Dixon a rispondere alle iniziative dei padroni di casa. Il timeout di Itoudis scoute, sul più cinque, i russi: Teodosic e Vorontsevich approfittano delle penetrazioni di Jackson (4 assist per lui) per piazzare il 6-0 che spacca in due la contesa (55-44). Il Fenerbahce accusa il colpo, ma il Cska non affonda e non chiude la gara. I primi due punti della gara di Datome e la tripla di Nunnally offrono un'altra opportunità ai viaggianti, che con un ritrovato Udoh (quattro in un amen) e la tripla di Dixon piazzano il contro-break che vale il -1 all'ultima pausa di giornata. Le difficoltà offensive del Cska continuano anche in avvio di ultima frazione, quando Teodosic e compagni non trovano più la via del canestro nei primi tre minuti di gioco. Udoh firma il sorpasso, prima di sbarrare ogni strada che porta al proprio canestro. L'inerzia della gara si sposta dalla parte degli ospiti, che concedono la miseria di tre punti in cinque minuti all'attacco dei campioni d'Europa in carica. Dalla parte opposta, invece, è sempre Udoh a mettere a nudo i problemi del Cska a rimbalzo in difesa firmando il più quattro.
Nel momento peggiore, a tre minuti dalla sirena conclusiva, i russi trovano il guizzo di Antonov dalla distanza e le penetrazioni di Jackson per il 7-0 di parziale che vale il più tre (69-66). Antic accorcia dalla lunetta, prima del jumper del solito Udoh per il contro sorpasso. Negli ultimi novanta secondi la frenesia supera di gran lunga la lucidità: Teodosic da una parte e Kalinic dall'altra vengono stoppati in penetrazione; il serbo si conferma glaciale dalla lunetta, poi è Augustine a firmare il più due. Udoh impatta con due liberi, poi Dixon pareggia con il gioco da tre punti la tripla di Kurbanov dalla parte opposta. Quindici secondi non sono sufficienti al Cska per organizzare l'ultimo attacco: il tiro di Teodosic risulta corto e si va all'overtime.
Il prolungamento sorride però agli ospiti, che dominano nei cinque minuti di gara rimanenti. Dixon con cinque punti di fila, prima in contropiede, poi con la tripla, indirizza la gara. Il Cska si sfalda progressivamente, subendo da Udoh e Veselj a rimbalzo difensivo: è il ceco a firmare gli ultimi due canestri della staffa, prima dell'allungo fino al 79-95 conclusivo che vale per il Fenerbahce un preziosissimo successo oltre ad una parziale vendetta per la finale dello scorso anno.