PHILADELPHIA 76ERS-MIAMI HEAT 101-94
I Philadelphia 76ers battono i Miami Heat in una gara equilibrata grazie ad uno spettacolare Joel Embiid (22 punti in 23 minuti), ben assistito da un Henderson da 19 punti. Agli Heat non basta il career high di Hassan Whiteside - 32 punti e 13 rimbalzi - oltre ai 19 di Waiters. Soliti problemi dall'arco per la squadra della Florida (7/31), che ha dimostrato una volta di più tutti i suoi limiti nella metà campo offensiva. Male Dragic con 4 su 13 al tiro. Seconda vittoria consecutiva per Phila (non accadeva da quasi due anni), dopo quella contro Phoenix, mentre Riley e Spoelstra dovranno riflettere sul futuro di una franchigia che appare in crisi, soprattutto di gioco, oltre che di risultati.

La partita inizia con Philadelphia che beneficia degli splendidi movimenti nel pitturato di Embiid, il quale segna anche fuori dai 4 metri con l'eleganza e la classe dei predestinati. Rodriguez conferma di attraversare un periodo complicato, in cui l'alchimia con i compagni di squadra stenta a decollare. Al suo posto entra Bayless, il quale dà più garanzie in fase di penetrazione, nonostante la visione di gioco piuttosto limitata. Dalla parte di Miami, invece, Whiteside è sempre più devastante in area, con nessuno della retroguardia dei Sixers che riesce a contenerlo. Agli Heat manca però qualcuno che riesca a creare situazioni di gioco dal palleggio, faticando dunque quando la difesa avversaria riesce a schierarsi con ordine. James Johnson e Waiters entrano nel pitturato con buona continuità, mentre Dragic vede sempre di meno il canestro. Si va all'intervallo lungo con gli ospiti avanti 46-45.

Alla ripresa il copione non cambia: Embiid non viene limitato nemmeno da Whiteside, il quale invece in attacco si trova a meraviglia con Dragic nel pick and roll centrale. A parte qualche scorribanda offensiva di Waiters, però, Miami riesce a creare ben poco, come dimostra il 5/19 da tre punti dei primi 34 minuti. Philadelphia, invece, si affida sempre a The Process e ad Okafor (i due, come di consueto, si alternano sul parquet), mentre Henderson trova qualche tiro dalla distanza di buona fattura. Saric oggi viene cercato poco, mentre Ilyasova - oltre al grande contributo a rimbalzo - è sempre in grado di costruirsi un tiro anche con poco ritmo, ma con risultati alterni. Il terzo quarto termina con il punteggio di 78-76 in favore dei padroni di casa.

I ragazzi di Spoelstra dominano a rimbalzo offensivo (19 a 5 fino a questo momento), costruendosi molte seconde opportunità. Okafor mostra movimenti spalle a canestro da spiegare in tutte le scuole di mini-basket, mentre Whiteside dai 3-4 metri in poi è praticamente immarcabile. Si procede punto a punto fino alla fine; un penetra e scarica di Henderson trova libero Covington, che spara la bomba del +5 con 2'54" da giocare. Embiid dalla lunetta allarga la forbice tra le due contendenti, mentre Miami non segna più: ci provano Dragic, Richardson e Johnson, ma nessuno riesce a trovare il fondo della retina. Henderson fa 2/2 ai liberi per portare i suoi sul 100-91 a 42.3" dal gong. Gli Heat sbagliano anche l'ultima rimessa che poteva tenerli in vita, mandando dunque in archivio la gara, che termina col punteggio di 101-94 per Philadelphia.

PHILADELPHIA 76ERS (4-10). Punti: Embiid 22, Henderson 19, Okafor 15. Rimbalzi: Ilyasova 11, Covington 9. Assist: Rodriguez 5, Bayless 5.
MIAMI HEAT (4-9). Punti: Whiteside 32, Dragic 19. Rimbalzi: Whiteside 13, Johnson 9. Assist: Dragic 7, Waiters 5.