Cade per la prima volta in stagione in Eurolega il Cska Mosca di coach Itoudis. La capolista si ferma in Turchia, sotterrata dalle triple del Darussafaka di David Blatt, abile a scavare il solco già dai primi minuti di gioco e mantenerlo intatto nel corso della gara. Vani i tentativi di rimonta della squadra campione d'Europa, quasi mai del tutto in partita per quanto riguarda atteggiamento difensivo e ritmo in attacco. Nel finale Teodosic e De Colo regalano una speranza accorciando fino al -1, ma è Clyburn a scrivere la parola fine al match dalla distanza. Sugli scudi per i padroni di casa, che ottengono il quinto successo, Anderson, protagonista assoluto del primo quarto stratosferico dei padroni di casa. Tra le fila degli ospiti a salvarsi è il solo Higgins, che predica nel deserto dei russi.        

Coach Blatt sceglie Anderson accanto a Erden sotto le plance, mentre esternamente Wanamaker agisce con Wilbekin ed Clyburn. Risponde Itoudis con Jackson e De Colo, mentre Kurbanov, Vorontsevich e Augustine completano il quintetto.  

La partenza dei campioni d'Europa è come al solito a rilento, mentre dalla parte opposta i turchi iniziano subito con il piede sull'acceleratore: Anderson è rovente e spara due triple per il 13-0 iniziale. La difesa del Cska non oppone resistenza alcuna, mentre in attacco i russi non riescono quasi mai a trovare la via del canestro. E' necessario l'ingresso di Higgins (10 personali) per abbozzare un timido tentativo di rimonta, ma il Darussafaka dalla parte opposta è semplicemente perfetto: 5/5 dalla distanza, 10 assist di squadra e ben sette rimbalzi in più permettono alla squadra di Blatt di segnare 30 punti nel primo periodo e chiuderlo avanti di dodici.

Wanamaker prosegue la striscia di triple consecutive dei padroni di casa, mentre Itoudis si spazientisce con i suoi a bordo campo. Un paio di canestri da sotto di Hines permettono agli ospiti di riprendere fiducia, ma è ancora Anderson in transizione da tre a colpire per il 37-23. Il Cska torna a costruire buoni tiri, ma trova raramente il fondo del secchiello, mentre Wanamaker e Clyburn confezionano i due giochi da tre punti per il massimo vantaggio sul più 18. L'orgoglio dei russi esce alla distanza: Augustine infila sei punti di fila, mentre Higgins risponde in penetrazione col fallo ai due connazionali avversari. All'intervallo lungo è soltanto -12 per il Cska (anche a -8), con un abulico e spaesato De Colo fermo a quattro liberi segnati e due perse. 

La tripla di Anderson ad inizio ripresa sembra riproporre lo stesso copione del primo tempo, ma l'atteggiamento del Cska cambia e non di poco. De Colo e Hines propiziano il break che permette agli ospiti di tornare prima a -8 e successivamente anche a -7. Nel momento del bisogno il Darussafaka trova quattro punti vitali di Slaughter che tengono il ritorno degli avversari a bada. L'attacco del Cska sembra finalmente in ritmo e, sia contro la uomo, che contro la zona, i ragazzi di Itoudis trovano discrete soluzioni: Teodosic infila la tripla del nuovo -9, ma è Batuk sulla sirena a ridare animo ed entusiasmo ai padroni di casa, che trovano anche due recuperi nel finale che valgono il nuovo più 16 all'ultimo intervallo. 

I russi non alzano bandiera bianca e, con due triple di fila di Teodosic e Jackson (79-69), forzano Blatt ad interrompere la rimonta sul nascere. L'intensità crescente della difesa ospite non permette al Darussafaka di trovare facili canestri, mentre Khryapa dalla parte opposta riapre la gara da tre. Wanamaker forza ma interrompe il parziale di 9-0, ma Teodosic risponde prontamente dalla lunetta (75-68) con l'inerzia che lentamente cambia padrone. Blatt trova cinque punti di importanza capitale da Aldemir e Moerman, ma Fridzon e De Colo dalla parte opposta accorciano dalla lunga fino al -5. Wanamaker ferma troppo la palla in attacco, ma prova a caricarsi i suoi sulle spalle dalla lunetta: Higgins scrive -4 con il jumper, Teodosic accorcia ulteriormente in arresto e tiro con i padroni di casa che perdono definitivamente la ludicità. De Colo accorcia ancora, ma è Clyburn che nel finale concitatissimo a risultare decisivo: prima due liberi, poi la tripla da distanza siderale che chiude i giochi definitivamente.