Gli Orlando Magic sbancano la Chesapeake Energy Arena sul filo di lana grazie al carrer high di Serge Ibaka: il grande ex della gara mette a referto 31 punti, 9 rimbalzi e 4 stoppate. Oltre a lui, sugli scudi anche Payton e Fournier (rispettivamente 23 e 21 punti). Ad OKC non basta il solito Westbrook fenomenale (ennesima tripla doppia da 41 punti, 12 rimbalzi e 16 assist). 16 punti uscendo dalla panchina per Kanter, ma l'impressione è che ai Thunder in attacco manchi un piano B che non includa il suo numero 0.
La partita inizia con Orlando che domina nel pitturato: gli esterni penetrano con facilità, i lunghi non hanno problemi a prendere posizione per mettere 2 punti facili o catturare il rimbalzo. Il 12-4 iniziale costringe subito Donovan a chiamare timeout. I Magic riescono quasi sempre ad evitare situazioni di transizione difensiva, mentre i Thunder si affidano soprattutto al pick and roll tra Westbrook e Adams. Oladipo non è assolutamente coinvolto nelle manovre offensive dei Thunder. La protezione del ferro da parte dei padroni di casa continua ad essere deficitaria ed è soprattutto Payton ad approfittarne: 20-7. Ibaka in difesa blocca qualsiasi avversario gli capiti davanti, segnando poi sia dentro l'area che fuori dalla stessa. Il primo quarto finisce con il punteggio di 27-13.
Entra in campo anche Aaron Gordon, il quale conferma i propri miglioramenti al tiro, mentre Westbrook - 5 punti nella prima frazione di gioco - esce dal parquet. Il pick and roll centrale tra Payton e Biyombo porta buoni frutti. Intanto il numero 0 dei Thunder rientra in campo con la giusta carica agonistica. Roberson sale in cattedra con 5 punti, mentre una bomba di Sabonis vale il -12. In questa fase la transizione offensiva di OKC funziona in maniera maggiormente produttiva: -6. Tuttavia due turnover di fila da parte dei padroni di casa riportano Orlando con un vantaggio a due cifre: si va all'intervallo lungo sul 57-47 per la squadra della Florida.
Al rientro Westbrook diventa sempre più incontenibile in penetrazione, mentre i rientri difensivi dei Magic sono sempre meno buoni. I pop di Ibaka continuano a portare tanti punti agli ospiti, che però non ottengono quasi nulla col tiro da fuori di Payton. I Thunder si riavvicinano nel punteggio, con la mossa di Donovan di affiancare Kanter ad Adams che garantisce maggiore protezione del ferro. Roberson sale di livello in difesa, mentre il pick and roll centrale tra il numero 0 di OKC e il neozelandese funziona ottimamente, mentre il lungo turco cattura due rimbalzi offensivi fondamentali che portano altrettanti canestri grazie a cui Oklahoma City - che ora non sbaglia più un tiro - effettua il sorpasso alla fine del terzo periodo: 84-82.
Si continua a giocare punto a punto, con Gordon e Augustin che tengono a galla Orlando, mentre OKC ottiene tre triple fondamentali da parte di Lauvergne. Payton risponde con la stessa moneta. La Chesapeake Energy Arena adesso è una bolgia, con Westbrook sempre più incontenibile in penetrazione, mentre dall'arco tira con eccessiva precipitazione. Oladipo si butta in area e mette il layup del +4 con 1'44" da giocare. Payton mette una bomba dall'angolo importantissima per tenere a galla i suoi, mentre Ibaka - che ora difende sistematicamente su Westbrook - regala tre liberi all'ex compagno di squadra, il quale però fa 2/3 dalla lunetta. Dall'altra parte Green trova Fournier in uscita dai blocchi, col francese che piazza la bomba del pareggio: 117 pari a 29.5" dal gong. Westbrook va ancora in isolamento, ma Green gli contesta il tiro con successo. Vogel chiama timeout a 11 secondi dalla fine. Si va da Ibaka, che con una finta fa saltare Adams, mettendo dai 5 metri il canestro del +2 a 0.4" dalla sirena. Sulla rimessa Collison cerca l'alley-oop per il numero 0, il quale però non trova nemmeno il ferro. Finisce dunque 119-117 per Orlando.
OKLAHOMA CITY THUNDER (6-4): Westbrook: 41 punti, 12 rimbalzi e 16 assist; Kanter: 16 punti e 8 rimbalzi; Roberson: 14 punti; Adams: 13 punti e 10 rimbalzi.
ORLANDO MAGIC (4-6): Ibaka: 31 punti, 9 rimbalzi e 4 stoppate; Payton: 23 punti, 7 rimbalzi e 9 assist; Fournier: 21 punti; Gordon: 12 punti; Augustin: 12 punti.