
Soltanto due le partite della notte NBA, che vedevano i nuovi Houston Rockets di Mike D'Antoni sfidare i New Orleans Pelicans in Cina, a Shanghai. Terza vittoria in altrettante gare per i texani, che come al solito sfruttano le potenzialità offensive di un Harden già in forma campionato (26+7+15). Non bastano Moore e Davis (48 in due) per rispondere al "barba", che trova in Gordon e Anderson due alleati preziosissimi, soprattutto da oltre l'arco. Tornano al successo i Lakers di Luke Walton - sempre contro i Denver Nuggets - anche se stavolta in campo neutro. E' D'Angelo Russell il mattatore di serata, con trentatré punti messi a referto. Ottime le prestazioni di Randle in avvio e di Williams al tiro. Andiamo a dare uno sguardo alle gare.
Houston Rockets - New Orleans Pelicans 123-117

"Fear the beard" e guai se non dovesse essere così. Perché i primi indizi mandati in campo dal barba fanno seguito alle parole di Harden che intendeva trascinaere i suoi Rockets a suon di punti ed assist, di leadership, verso i playoff e non solo. Chiaro, è prestagione, ma il tre su tre di Houston, con Mike D'Antoni seduto comodamente in panchina, conferma che qualcosa in texas è cambiato. In primis, il modo di giocare, che sembra maggiormente cucito addosso ai protagonisti che nel primo quarto contro i Pelicans, a Shanghai, mettono a referto 37 punti. Nel complesso, difese ballerine, ma tirare comunque il 44% dal tre punti è cosa poco comune. Alla prestazione da 26 punti e 15 assist di Harden si aggiungono i 24 di Gordon ed i 21 di Anderson, che confezionano nove triple in coppia su diciassette tentativi, che permettono ai Rockets di contenere il ritorno di Davis e compagni. Moore il migliore di New Orleans, con un clamoroso 10/15 dal campo e quattro su quattro da tre che gli valgono 25 punti personali. Doppia doppia da 14+14 per Asik, in doppia cifra anche Hill e Hield dalla panchina.
Los Angeles Lakers - Denver Nuggets 124-115
Torna Danilo Gallinari nelle fila dei Denver Nuggets dopo aver saltato l'incontro dello Staples Center qualche giorno fa. Non c'è Deng nei gialloviola, con Walton che sceglie Young nello spot da tre in quintetto. Partenza razzo per Mudiay e soci, che vengono però ripresi da Randle, molto aggressivo, e da Russell, implacabile dalla distanza come nelle letture del pick and roll. Corrono e tanto, in contropiede, i nuovi Lakers, trovando triple in transizione che permettono ai gialloviola di toccare anche il +10 (24-14). E' con Nurkic, Barton e Gallinari che i Nuggets tornano in partita nella seconda metà del quarto successivo, sfruttando molto il post basso. I Lakers continuano a tirare con ottime percentuali da oltre l'arco, ma anche nel corso del terzo periodo non rescono a scappare via nel punteggio. Hernangomez è una piacevole sorpresa per Denver, in uscita dalla panchina, mentre Clarkson è una certezza per i gialloviola. Nel finale, con Walton che sfrutta maggiormente i titolari, i canestri decisivi sono di Randle e Williams, che costringono Gallinari e soci al primo stop.

