Dal 31 agosto al 17 settembre 2017 si terrà Eurobasket 2017, nelle stesse date a fare da preludio con dodici mesi di anticipo saranno le qualificazioni.
Ventisette squadre in lizza per undici posti per andare a raggiungere chi si è già qualificato. Infatti son ben tredici le squadre con il pass in tasca. Queste sono le quattro organizzatrici Finlandia, Israele, Romania e Turchia, a cui si aggiungono le nove qualificate grazie ad Eurobasket 2015 Spagna, Lituania, Francia, Serbia, Grecia, Italia, Repubblica Ceca, Lettonia e Croazia.
Analizziamo ora i sette gironi (sei da quattro e uno da tre) nei quali sono state divise le nazionali. Si qualificheranno le prime classificate e le quattro migliori seconde (classifica avulsa calcolata sulle prime tre di ogni girone).
GIRONE A: Belgio – Islanda – Cipro – Svizzera
La testa di serie Belgio è anche la principale favorita alla qualificazione. Nonostante l'assenza dell'asso dell'Olympiacos Matt Lojeski, che ha rinunciato alla convocazione, il Belgio può contare su un gruppo affiatato a cui è stato aggiunto il rookie Retin Obasohan, nuovo acquisto della Scandone Avellino. Tanti i giocatori presenti già a Eurobasket 2015, da Jonathan Tabu ad Axel Hervelle, da Sam Van Rossom a Pierre-Antoine Gillet.
La nazionale islandese si presenta come principale antagonista del Belgio dopo le belle prestazioni ad Eurobasket 2015 dove fecero soffrire anche la nostra Italbasket. Il blocco è lo stesso dello scorso anno ed è ipotizzabile che anche in caso di mancato raggiungimento del primo posto l'Islanda possa qualificarsi tra le migliori terze. Saranno presenti Haukur Palsson, Jon Stefansson e Martin Hermansson.L'importante sarà non fare passi falsi con Cipro e Svizzera. Interessante sarà anche l'esordio del naturalizzato Kristopher Acox e del gigante di 2,18 m Ragnar Nathanaelsson.
Poche aspettative invece per la nazionale cipriota che torna alle qualificazioni europee dopo l'assenza del 2014, per via della rinuncia della federazione. La squadra è composta da giocatori che militano nel campionato locale, a cui si aggiungono due naturalizzati americani Anthony King (che gioca in Germania all'Artland) e Tyrell Joseph Biggs (che ha giocato per l'Apoel Nicosia). Il secondo passerà probabilmente più tempo in tribuna che in campo visto che è possibile schierare un solo naturalizzato e King è troppo importante sottocanestro. Il resto del team è composto da mestieranti che militano nel campionato nazionale e il loro apporto probabilmente non sarà di alta qualità.
Poche anche le possibilità della Svizzera, priva dei suoi due NBA Thabo Sefolosha e Clint Capela. La rinuncia di ambo i giocatori riduce ai minimi termini le possibilità degli elvetici che si dovranno affidare ai fratelli Mladjan e al giocatore dell’Orleans Jonathan Kazadi. Manca anche Greg Brunner, giocatore naturalizzato che prese parte alla campagna europea nel 2014. Proveranno a contendere il terzo posto a Cipro.
GRUPPO B: Germania - Olanda - Austria - Danimarca
Nuova veste per la Germania, che si presenta a queste qualificazioni dopo la debacle del 2015, dove uscì nel girone giocato davanti al proprio pubblico a Berlino. Non c’è più Dirk Nowitzki che ha detto addio alla nazionale e manca anche il play Dennis Schroeder, che ha preferito rimanere negli USA. La squadra potrà comunque contare sull’appena selezionato Paul Zipser e sul gigante appena tagliato in NBA Tibor Pleiss, che probabilmente tornerà in Europa. La direzione della squadra è affidata al giovanissimo Maodo Lo, appena diplomatosi a Columbia, che probabilmente avrà un minutaggio rilevante viste le poche alternative nel ruolo. Importante sarà anche l'apporto di alcune seconde punte come Maik Zirbes, Robin Benzing e Niels Giffey.
Il girone però è super abbordabile, infatti Austria, Olanda e Danimarca non dovrebbero rappresentare un grosso problema e si contenderanno la seconda posizione.
L’Olanda dispone di un quintetto affiatato. In regia Charlon Kloof (visto a Torino), sugli esterni il capitano storico Arvin Slagter e Worthy De Jong, mentre sotto canestro agiranno Roeland Schaftenaar e Nicolas De Jong. Saranno la principale contendente per il secondo posto, che però dovranno guadagnarsi giocando contro squadre quasi alla pari.
L’Austria infatti si presenta con una bella squadra che sarà guidata dal centro Rasid Mahalbasic. Importante sarà anche l’apporto del naturalizzato Joe Dean Shaw e degli esperti Thomas Schreiner e Sebastian Koch. La panchina purtroppo è abbastanza corta e composta da giocatori che militano nel campionato nazionale.
Senza speranze sulla carta pare invece la Danimarca, che dovrà aggrapparsi all’ex giocatore di Biella e Roma Alan Voskuil. Il resto della squadra non pare all’altezza delle altre pretendenti ma potrebbe esaltarsi e regalare qualche buona prestazione. Da tenere d’occhio soprattutto i due Jukic (Darko e Zarko) e Mathias Seilund.
GRUPPO C: Russia - Bosnia-Herzegovina - Svezia
Anche nel gruppo C, l’unico da tre, è presente una superfavorita e questa è la Russia. Iniziato il nuovo ciclo con l’ex allenatore di Cantù Bazarevich, i russi hanno iniziato un nuovo ciclo. Mancherà Alexey Shved, infortunatosi nelle amichevoli di preparazione e costretto a saltare tutte le qualificazioni, e pure Vitaliy Fridzon salterà almeno le prime due partite per un risentimento muscolare. La squadra però è lunga e composta da molte punte tra cui due giocatori con parecchie esperienze in NBA Sergey Karasev e Timofey Mozgov al loro fianco ci saranno molti fiocatori che hanno fatto bene in stagione con le squadre russe nelle competizioni europee, da Semen Antonov a Dmitriy Khvostov, da Andrey Vorontsevich a Vyacheslav Zaytsev.
La Bosnia-Herzegovina è la principale rivale, ma paga la faida tra federazione e Alex Renfroe combattuta nelle ultime settimane. Il naturalizzato infatti ha rifiutato la convocazione (obbligatoria per contratto di naturalizzazione stipulato) utilizzando delle scuse che la federazione non ha accettato, a tal punto da revocare il passaporto e renderlo giocatore extracomunitario per la sua squadra (Bayern Monaco). Negli ultimi giorni pare ci fosse stato un riavvicinamento, ma molti giocatori hanno annunciato che avrebbero lasciato la squadra se fosse stato aggregato. Nella formazione sono presenti comunque due giocatori NBA come Mirza Teletovic (che però probabilmente non disputerà i match in trasferta) e Jusuf Nurkic. La squadra però pecca in regia, dove probabilmente giocherà solo Nemanja Gordic.
La Svezia invece non ha grandi ambizioni, vista l’assenza di alcuni giocatori come Viktor Gaddefors. Difficilmente potrà competere con le due rivali che contano di giocatori con maggiore esperienza e sarà puntata come la vittima sacrificale del girone, per cercare di accumulare punti necessaria al passaggio come seconda. I principali punti di forza sono i due lunghi Carl Engstrom e Joakim Kjellbom, che però non avranno mai mismatch favorevoli nelle quattro sfide.
GRUPPO D: Polonia - Estonia - Bielorussia - Portogallo
Nuovo corso anche per la Polonia, che riparte verso la qualificazione ad Eurobasket 2017 senza Marcin Gortat, centro dei Washington Wizards che ha detto addio alla nazionale. La Polonia sembrava dovesse essere uno dei quattro paesi organizzatori, ma la bocciatura della FIBA ha scompigliato i piani. Comunque non dovrebbero esserci problemi per il passaggio del turno. Torna in nazionale il centro Maciej Lampe (ex Barcellona), confermati il naturalizzato AJ Slaughter, l’ala Adam Waczynski (corteggiato da mezza Europa e accasatosi all’Unicaja Malaga) e il miglior giovane dell’ultima Eurocup Mateusz Ponitka. Presente anche l’ala ex-Pistoia (quest’anno passato a Caserta) Aleksander Czyz.
L’Estonia doveva essere la principale antagonista, dopo l’ottimo Eurobasket 2015, ma il forfait di praticamente tutto il reparto dei lunghi complica la situazione. Mancheranno infatti Kristjan Kangur, Siim-Sander Vene, Janar Talts e Gregor Arbet. Saranno presenti invece Sten-Timmu Sokk, Rain Veideman e Martin Dorbek. Probabilmente sarà una lotta per il secondo posto con Bielorussia e Portogallo.
I bielorussi ritrovano nel giro della nazionale alcuni giocatori che avevano snobbato la stessa negli ultimi anni, uno su tutti il centro Artsiom Parakhouski. La squadra nella fase offensiva si affiderà all’ex Varese Maliik Wayns, appena naturalizzato, e a Vitaly Liutych. Potrebbero essere la sorpresa del girone, ma tutto dipenderà dalla panchina, che dovrà dimostrarsi all'altezza della situazione.
Il Portogallo invece possiede una squadra di abili mestieranti, ma non ha nessuna vera punta. Infatti i principali violini saranno il play Mario Fernandes, oramai sul finire della sua carriera, e il nuovo giocatore di Trento Joao Gomes. Il resto della squadra è composto da giocatori che disputano il campionato nazionale e la maggioranza milita tra Porto, Benfica e Vitoria.
GRUPPO E: Slovenia - Bulgaria - Ucraina - Kosovo
La Slovenia dei fratelli Dragic è la favorita del girone, ma dovrà fare molta attenzione a Bulgaria e Ucraina che dispongono di ottimi quintetti. Gli sloveni però sulla carta partono comunque molto avanti. Difficile infatti sarà fermare Goran Dragic ed il fratello appena firmato da Milano Zoran Dragic. Attenzione anche ad Alen Omic, centro rivelazione in Eurocup con Gran Canaria, e al talento del Real Madrid Luka Doncic. La panchina è lunghissima e potrà far rifiatare i titolari nel corso delle 6 partite.
La Bulgaria può contare sul naturalizzato Darius Adams, che è reduce da un’ottima stagione con il Laboral Kutxa. Attenzione anche al giovane scuola Barcellona Alexander Vezenkov. Nel quintetto titolare è presente pure Ivan Lilov, visto in Italia in stagione prima a Chieti e poi a Latina. Sarà un inseguimento al secondo posto, che probabilmente si deciderà nel doppio scontro con l’Ucraina.
Gli ucraini infatti si presentano agguerriti, con un reparto lunghi sovrabbondante nonostante l’assenza del giocatore di Phoenix Alex Len. Saranno presenti infatti il nuovo giocatore di Avellino Kyrylo Fesenko, la promessa Artem Pustovyi e l’esperto Viacheslav Kravtsov. Nella fase offensiva la squadra si appoggierà su questi giocatori e sicuramente chiamerà in causa Denys Lukashov, Olexandr Mishula e Oleksandr Lypovyy, che dovranno sopperire all’assenza di Sergii Gladyr, anche quest’anno out dalla nazionale, e del naturalizzato Jerome Randle.
Il Kosovo esordisce come nazionale indipendente in competizioni FIBA. Le ambizioni non sono altissime e già la partecipazione è una vittoria. Presente però è un naturalizzato di assoluto valore Justin Doellman, che da più anni con Barcellona si è affermato come uno dei più forti giocatori del continente. Solo 2-3 compagni però sembrano pronti per questo livello, mentre il resto della squadra è composta da giocatori nazionali che non possono fornire un grande apporto.
GRUPPO F: Georgia - Montenegro - Slovacchia - Albania
Nel girone F sarà probabilmente un testa a testa tra Georgia e Montenegro per il passaggio del turno. I georgiani si affidano al blocco solido composto da Zaza Pachulia, Tornike Shengelia e Giorgi Shermadini. I tre giocatori saranno coadiuvati dal naturalizzato Michael Dixon e dal sempreverde Giorgi Tsintsadze. Saranno assenti però Manuchar Markoishvili e Levan Patsatsia, che avrebbero potuto apportare grande valore nel team.
La nazionale montenegrina si affida alla star NBA Nikola Vucevic, ritornato in nazionale dopo qualche anno e pronto a trascinare la sua patria ad una qualificazione storica. Al suo fianco saranno presenti il naturalizzato Derek Needham, visto a Reggio Emilia a fine stagione, Aleksa Popovic e Suad Sehovic. Non ci saranno però alcuni giocatori che son stati presenti negli ultimi anni e che sarebbero stati importanti: su tutti Vladimir Dragicevic e Vladimir Golubovic oltre all’altro naturalizzato Taylor Rochestie.
La Slovacchia si presenta alle qualificazioni senza grandi aspettative e probabilmente si giocherà il terzo posto con l’Albania, senza poter puntare a nulla di più. Non ci sono giocatori naturalizzati in squadra ed il blocco è composto in maggioranza da giocatori giovani (età media 23 anni circa) che compongono il nuovo ciclo. I più pericolosi saranno il classe ’95 di 2,21 m Michael Fusek e l’altro centro classe ’93 di 2,15 m Boris Bojanovsky.
L’Albania ritorna alle competizioni FIBA dopo la rinuncia del 2013. La squadra non ha grandi giocatori e solo due peraltro hanno vere esperienza a livello internazionale. Il primo è Klaudio Ndoja, giocatore che milita stabilmente in Italia da più anni, dopo l’arrivo da clandestino via mare con successiva integrazione. Il secondo è l’appena naturalizzato Rashaun Broadus. Il resto della squadra cercherà di sostenerli ma difficilmente potranno apportare un buon supporto.
GRUPPO G: Gran Bretagna - Ungheria - Macedonia - Lussemburgo
Il gruppo più incerto delle qualificazioni è sicuramente questo. Infatti non ci sono squadre che possano monopolizzare la classifica, ma piuttosto sarà una gara a tre fra Gran Bretagna, Ungheria e Macedonia. La Gran Bretagna sulla carta parte avvantaggiata poiché tra le proprie fila conta ottimi giocatori NBA come Ben Gordon e il centro Gabriel Olaseni. Sono presenti anche altri giocatori reduci da buone stagioni in Europa come Daniel Clark, Kyle Johnson e Andrew Lawrence, oltre ad un ottimo prospetto NCAA come Teddy Okereafor. La squadra però nelle amichevoli ha fatto molta fatica e bisogna vedere se riuscirà ad ingranare.
L’Ungheria si presenta invece con un team quasi identico alle scorse stagioni, capitato dalla guardia David Vojvoda. Al suo fianco i soliti Jarrod Jones (che ha firmato a Pesaro), Krisztian Wittmann e Akos Keller. E’ stato inserito in gruppo il talento di Capo d’Orlando Zoltan Perl, che dopo l’ottima stagione in Sicilia si è guadagnato anche una casacca da titolare in nazionale.
La terza contendente sarà la Macedonia. Priva di Pero Antic, che anche quest’anno ha rinunciato alla nazionale, la nazionale macedone si affida al naturalizzato Romeo Travis e ai due fratelli Stojanovski (Vojdan e Damjan). Probabilmente sulla carta sono un passo indietro rispetto ai rivali, ma basterà una buona partenza per cercare di centrare la qualificazione, o perlomeno il secondo posto.
L’ultima squadra è la nazionale materasso del girone: il Lussemburgo. Il roster è composto da giocatori che esclusivamente militano nel campionato nazionale. Difficile ipotizzare anche solo un match equilibrato.