Tanto spettacolo e pronostici ampiamente rispettati anche nel torneo pre-olimpico iniziato oggi a Belgrado. Nel pomerigio vittoria larghissima per la Lettonia, che asfalta senza mezzi termini il malcapitato Giappone. In serata è toccato poi ai padroni di casa della Serbia, che hanno controllato per tre quarti la partita contro Portorico, salvo poi smettere di giocare e rischiare addirittura la beffa, poi tenuta sotto controllo.
GIAPPONE-LETTONIA 48-88 (Takeuchi 12; Bertans 20)
Partiamo proprio dal match del tardo pomeriggio, che ha visto l'uragano Lettonia abbattersi contro il Giappone. Il match non ha avuto storna fin dai primi possessi, anche se sono stati proprio gli asiatici a partire meglio e a portarsi in vantaggio sul 6-5. Poi i baltici si sono definitivamente svegliati, grazie soprattutto alla bella serata al tiro di Bertans: il primo break arriva a cavallo tra primo e secondo quarto, fase della gara in cui la difesa lettone funziona in maniera quasi esemplare e concede appena 23 punti alla compagine asiatica, quando le squadre si dirigono verso gli spogliatoi. Il Giappone è consapevole della differenza, soprattutto tecnica rispetto alla Lettonia, che dal canto suo va a dilagare senza fare troppi sforzi, anche perchè Berzins appare molto ispirato e riesce a farsi notare sia in fase di assistenza ai compagni, che nella lotta a rimbalzo. Così al rientro dagli spogliatoi i baltici riescono a salire stabilmente sopra i trenta punti di vantaggio, che diventeranno anche quaranta grazie alla fuga in contropiede di Skele che fissa il punteggio sull'88-48. Una bella iniezione di fiducia per la Lettonia, che di fatto ipoteca il passaggio del turno in un girone in cui entrerà in gioco, domani sera proprio contro Bertans e compagni, la Repubblica Ceca di Vesely e Satoransky, quest'ultimo reduce dalla firma con i Washington Wizards.
SERBIA-PORTORICO 87-81 (Nedovic 14; Holland 21)
I padroni di casa tengono sotto controllo la partita di esordio in questo pre-olimpico per oltre mezz'ora, poi rischiano di mandare tutto in fumo, ma riescono comunque a portare a casa l'obiettivo minimo, ovvero la vittoria all'esordio. Sembrava una serata facile per la Serbia, autentica corazzata di questo torneo in quel di Belgrado con le stelle più brillanti chiamate a raccolta da coach Djordjevic. E per Portorico non è stato un approccio semplice, se consideriamo che, dopo un primo quarto in cui gli americani sono anche riusciti ad andare al primo riposo con un vantaggio di un punto, il secondo quarto ha visto i primi sprazzi di un Nedovic risultato poi decisivo per il risultato finale. Teodosic controlla il ritmo suo e della partita, anche Bogdanovic entra ed esce dalla partita e Raduljica viene utilizzato con il contagocce: così la Serbia si affida soprattutto a quelli che solitamente sarebbero i gregari, come un Bircevic particolarmente preciso al tiro e l'accoppiata Jokic-Stimac che fa il proprio dovere sotto canestro. Così i padroni di casa vanno sul +18 al termine del terzo quarto, ma quando la partita sembrava ormai chiusa, ecco che Portorico tira fuori l'orgoglio e sfrutta una spina ormai staccata, sul piano della concentrazione, da parte degli avversari: Holland spinge, Ramos entra in partita e il divario scende in singola cifra. La Serbia, in ogni caso, non va mai sotto i tre possessi di vantaggio, e il pubblico di Belgrado può tirare un sospiro di sollievo. E domani, per Arroyo e compagni ci sarà l'esame Angola da non fallire.