Come già accaduto lo scorso anno con la coppia composta da Karl-Anthony Towns e Jahlil Okafor (poi chiamato alla numero tre), sono in due i talenti giovani che si giocheranno la prima scelta assoluta all'Nba Draft 2016 del Barclays Center: il diciannovenne australiano Ben Simmons da Louisiana State e il suo coataneo (ma classe 1997, non 1996) Brandon Ingram da Duke. Posto che il primo è dato ormai vicinissimo alla first pick che appartiene ai Philadelphia 76ers e che il secondo dovrebbe finire ai Los Angeles Lakers, andiamo a scoprire le caratteristiche tecniche dei due ragazzi su cui saranno puntate tutte le luci della notte di New York (venerdì, ore 1 italiane).

BEN SIMMONS 

Difficile identificare un ruolo per Simmons, descritto da molti scout Nba come capace di ricoprire addirittura tutte le cinque posizioni del quintetto. Nominalmente sarebbe una power forward, ma le sue doti di palleggiatore e di visione di gioco gli permettono di muoversi in attacco con grande naturalezza anche come passatore. Due metri e dieci di altezza, si tratta di un ragazzo già ben strutturato fisicamente (nonostante debba ancora compiere vent'anni il prossimo mese), forte a rimbalzo e abilissimo a cercare e a reggere i contatti con gli avversari. Pericolosissimo (per i rivali, ovviamente) in campo aperto, Simmons stupisce per il controllo del corpo e per la conoscenza del gioco e la padronanza dei fondamentali. Leader dal grande spirito competitivo, questo ragazzo che al college ha vestito la maglia dei Tigers di Louisiana State viene già paragonato a LeBron James come giocatore totale e per dedizione negli allenamenti. Proveniente da una famiglia di sportivi, sembra dedicarsi infatti con estrema attenzione al basket, curando ogni aspetto della preparazione atletica e tecnica. Margini di miglioramento notevoli, considerando la giovane età, soprattutto per quanto riguarda il jumper. Il tiro in sospensione è forse uno dei pochi punti deboli di Simmons, che preferisce attaccare il ferro piuttosto che esibirsi dalla lunga distanza. Anche il gioco in post è tutto da perfezionare, ma gli addetti ai lavori lo considerano già pronto per l'èlite Nba. Rispetto a James, è probabilmente un po' meno esplosivo e potente.

BRANDON INGRAM 

Di Brandon Ingram si sa forse meno di Simmons, perchè lo si è visto all'opera con continuità e a buoni livelli solo nell'ultima stagione ai Blue Devils di Duke. Altezza e movenze ricordano quelle di Kevin Durant, vale a dire quelle di un'ala piccola incredibilmente agile per la sua stazza. Fisico esile e ancora da rifinire, Ingram è considerato un fantastico giocatore perimetrale, con un raggio di tiro già molto interessante. Le sua braccia lunghissime gli consentono anche di poter chiudere al ferro in maniera spettacolare, ma soprattutto di tirare in testa ai suoi marcatori, spesso più bassi di lui. Dal palleggio attacca con buona efficacia, grazie a un ottimo repertorio tecnico, arricchito da finte che esegue con continuità, in modo da guadagnarsi anche tanti tiri liberi, nonostante il suo fisico da fenicottero sembri sconsigliargli di andare in penetrazione contro i lunghi avversari. Buon passatore ed eccellente trattatore di palla, non disdegna di mettere in ritmo i compagni cambiando il lato con naturalezza. Non ancora un leader, a differenza di Simmons che viene considerato già pronto per reggere il confronto a tutti i livelli con i professionisti più acclamati, Ingram deve sviluppare il suo fisico, particolarmente esile per gli standard Nba. L'idea dei Lakers, che con ogni probabilità lo sceglieranno alla numero due, è proprio quella di prendere un Durant 2.0, da far crescere difensivamente, soprattutto nel movimento di piedi. Margini di miglioramento anche con la palla in mano e nell'aggressività nei momenti chiave delle partite.