Grande attesa per la partita di stanotte tra gli appassionati, altrettanta tensione presente fra i vari giocatori, in primis gli All Star. Cleveland è carica e punta a rimettere in parità la serie, mentre Golden State deve riprendersi dal duro colpo subito in gara 3. Il primo a parlare alle telecamere è Steve Kerr, che torna sulla brutta prestazione e si ritiene fiducioso per il match alle porte: "Possiamo aiutare Steph e lo faremo, possiamo metterlo in una posizione migliore. Il compito dello staff è quello di cercare il miglior quintetto possibile e i migliori schemi, quello dei giocatori è di giocare bene. Tutti noi dobbiamo fare meglio."
Curry, sottotono nei primi tre appuntamenti della serie, risponde così alle critiche che (giustamente) gli vengono mosse contro: "L'altra notte è stata una battaglia. Ancora una volta ho avuto subito problemi di falli, ma non sono stato aggressivo come avrei dovuto. Non so il motivo di ciò, e non accadrà lo stesso in gara 4. Abbiamo buone possibilità di risolvere questa situazione". Di poche parole, ma molto chiare, Draymond Green: "Non c'è nessun aggiustamento da fare, ci hanno bullizzato. Ci hanno colpito proprio all'inizio. Siamo stati troppo morbidi in partenza e loro hanno tenuto il loro ritmo con molta intensità".
Lebron James, il migliore dei suoi in gara 3, esprime soddisfazione e fiducia, ma calma gli animi in attesa della prossima partita: "Non è solo Steph, loro fanno un grande lavoro di movimento di palla e se li lasci muovere con libertà e spazio sono molto pericolosi. Lo sono già abbastanza, se poi gli dai la possibilità di correre e non sentire nessuna pressione o fisicità sono ancora più a loro agio." Continua poi sul proseguo della serie: "Non possiamo permetterci di andare sotto 3-1 e andare nel loro palazzetto dandogli troppa fiducia; quindi è ancora un do-or-die-game per noi".