Due grosse novità nel panorama NBA: i New York Knicks hanno assunto Jeff Hornacek, ex allenatore dei Phoenix Suns, per rimpiazzare Derek Fisher. Sempre a est, gli Orlando Magic hanno affidato la propria panchina a Frank Voegel, ex head coach degli Indiana Pacers.

Due scelte totalmente diverse, non tanto per le qualità indiscusse dei due allenatori, ma quanto per le sensazioni assolutamente differenti avute dopo i due arrivi.

Partendo da quello più “fresco”, Frank Voegel sembra una scelta super azzeccata per la franchigia della Florida. L'ex coach di Indiana è un allenatore dalle idee molto chiare, con già tanta esperienza alle spalle e che sa benissimo lavorare con i giovani giocatori. E se si pensa per un attimo al roster di Orlando, la parola “giovane” è sicuramente la prima che viene in mente. Da questo punto di vista è quindi facilmente ipotizzabile che Voegel possa far fare il definitivo salto di qualità ad un gruppo di giocatori che già da un paio d'anni si conosce e che, però, non ha ancora espresso a pieno il proprio potenziale. Lavorando molto su questo aspetto, Voegel potrebbe sicuramente portare Oladipo, Vucevic ed il resto della comitiva a raggiungere traguardi molto importanti, soprattutto in una Eastern Conference che continua a non essere irresistibile. E se qualcuno dovesse essere ancora scettico, basta ricordare il fantastico lavoro svolto da Voegel con Paul George e Lance Stephenson, due giocatori cresciuti proprio con l'ex allenatore dei Pacers e che sotto la sua guida hanno reso il massimo. Anche quanto fatto con Hibbert dovrebbe far strabuzzare gli occhi agli amanti di Nikola Vucevic, che potrebbe finalmente fare il definitivo salto di qualità. Sul piano del gioco infine, per quanto sia terribile affibbiare un'etichetta ad un allenatore, è chiaro che Voegel lavorerà tanto sulla difesa e ciò non potrà che fare del bene ad una squadra che nella passata stagione ha concesso 104.6 punti su 100 possessi. Insomma, per chiudere il discorso legato ad Orlando e a Voegel, l'arrivo di quest'ultimo è stato accolto con grande entusiasmo dagli addetti ai lavori che si augurano di rivedere Orlando alla postseason già dalla prossima stagione.

Spostandoci a New York City, sponda Knicks, gli umori post arrivo di Hornacek non sono stati proprio gli stessi di quelli della Florida. Sebbene come già detto non venga messa in dubbio la preparazione dell'ex allenatore di Phoenix, ciò che preoccupa è la convivenza tra quest'ultimo e Phil Jackson. Le idee dei due infatti non sono particolarmente in sintonia, considerato anche che l'unica, o quasi, opzione contemplata dal presidente delle basketball operations è l'attacco triangolo, mentre Hornacek non ha mai avuto modo di confrontarsi con questa tipologia di attacco. A Phoenix, il gioco da lui impostato si è sempre basato infatti su ritmi alti e tanti tiri da tre, cose entrambe non previste dal “triangolo”. Come se non bastasse, ai Suns Hornacek ha avuto a disposizione un backcourt di tutto rispetto, formato da Dragic, Bledsoe e Thomas; ai Knicks, invece, si ritroverà con un frontcourt fantastico, Anthony, Porzingis e Lopez, ma un reparto guardie poco interessante. A questo punto è legittimo pensare come mai, da entrambe le parti, sia stata presa questa decisione che, al momento, non sembra proprio quella più azzeccata. Tuttavia, nonostante ancora manchi il comunicato ufficiale, Jeff Hornacek siederà sulla panchina dei New York Knicks e, malgrado i dubbi e le perplessità, solo il tempo ci dirà se sarà stata o meno la decisione corretta.