Grazie a una splendida prestazione di squadra, i Golden State Warriors di Steve Kerr rispondono agli Oklahoma City Thunder aggiudicandosi gara 2 delle finali della Western Conference 2016, pareggiando così la serie sull'1-1. Sfida in equilibrio per tutto il primo tempo, prima che un parziale di 11-2 (grande protagonista Andre Iguodala) lanci i padroni di casa nel catino ribollente della Oracle Arena. Nella ripresa non c'è invece partita, con Stephen Curry a segnare quindici punti consecutivi in meno di due minuti (28 complessivi con 9/15 dal campo e 5/8 da tre per l'MVP) per i padroni di casa, mentre i Thunder di Durant (29 punti) e Westbrook (16 e 12 assist) abbandonano la contesa. Molto più intensa la prova degli uomini di Steve Kerr, che si lasciano trascinare da un Draymond Green formato tuttocampista, che difende alla grande su tutti gli avversari, da Westbrook ad Adams, segna triple dall'altra parte e dispensa assist per i compagni. Fondamentale anche l'impatto dei panchinari Iguodala, Ezeli e Livingston, mentre OKC perde con il trascorrere dei minuti ritmo e convinzione, tornando a giocare la sua peggiore pallacanestro, in attesa di inaugurare la serie sul campo di casa (gara 3 è in programma nella notte tra domenica e lunedì alla Chesapeake Energy Arena).
Per il secondo episodio delle Western Conference Finals 2016, Steve Kerr non appronta cambiamenti in quintetto, ma l'approccio dei suoi alla partita è particolarmente intenso: Curry si accoppia inizialmente con Westbrook difendendo a un buon metro di distanza, Durant è preso da Barnes, con Roberson battezzato al tiro da fuori. Due triple di Thompson e Green accendono la Oracle Arena, ma Westbrook e Durant non ci stanno e tengono a galla i Thunder in un primo quarto in cui è lo Splash Brother numero due a prendersi i primi tiri pesanti. Bogut non è in serata e soffre Adams sui due lati del campo, ma fa meglio di lui Festus Ezeli, costretto però a tornare ben presto in panchina con due falli a carico. Curry è splendido ad alternare i suoi classici tiri da tre a penetrazioni al ferro, Green non sbaglia in transizione e Golden State va alla prima pausa avanti 27-70. Nel secondo periodo le riserve di Kerr allungano, con Barbosa, Livingston e Speigths sugli scudi, mentre dall'altra parte comincia a scaldarsi Kevin Durant, autore di sedici punti nel solo parziale. KD va a referto dall'arco, dalla media e in schiacciata volante su assist di Westbrook, facendo calare il gelo sulla Oracle Arena, che vede i suoi beniamini sorpassati sul 46-47 dopo tre triple di Ibaka (per il resto invisibile), dello stesso Westbrook e di Waiters. Nel momento di massima difficoltà per i Warriors, ci pensa Andre Iguodala a svegliare un ambiente nel panico: l'MVP delle ultime Nba Finals difende alla grande su KD, trova tre punti dalla lunetta, un circus shot e una schiacciata in contropiede che fa esplodere la marea gialla nel finale di primo tempo, chiuso da Golden State sul 57-49.
Alla ripresa delle operazioni si rivedono in attacco anche Klay Thompson e Harrison Barnes, con la difesa dei campioni che sale di colpi, contenendo bene Durant e Westbrook. Donovan trova punti importanti dal solito Steven Adams e da Roberson, ma è poi Stephen Curry a innescare un parziale di 15-2 che decide la partita. Steph segna da tre, subisce fallo da Durant su altro tiro dall'arco (tecnico a un nervoso KD), poi si fa beffe di Ibaka e dell'intera panchina dei Thunder con il suo classico show di terzo quarto. Al termine della tempesta scatenata dall'MVP, il punteggio dice 79-59 in favore dei Warriors, che non si fermano e continuano ad eseguire bene in attacco anche grazie ai panchinari. Green riesce a contenere anche un Westbrook lanciato a velocità folle in contropiede e, all'alba del quarto periodo, Donovan è costretto ancora una volta a chiamare time-out dopo che Iguodala e il soprendente Ezeli allungano sul 99-70. Gara 2 finisce sostanzialmente qui, con Oklahoma City che svuota man mano la sua panchina, facendo entrare i vari Payne, Morrow e Collison, in un lungo garbage time che dall'altra parte coinvolge soprattutto Mo Speights, ma anche Ian Clark, Leandro Barbosa e Anderson Varejao. Finisce dunque con una netta vittoria di Golden State, che rimette la serie in parità con l'intensità di chi non poteva permettersi di perdere e che ora avrà bisogno di aggiudicarsi almeno una sfida lontano dal parquet amico della Oracle. Secondo tempo negativo invece per i Thunder, consapevoli comunque di avere ora il fattore campo dalla loro parte.
Golden State Warriors (73-9). Punti: Curry 28, Thompson 15, Iguodala 14, Speights 13, Ezeli 12, Barnes 11, Green 10. Rimbalzi: Green 8. Assist: Green 7.
OKC Thunder (55-27). Punti: Durant 29, Westbrook 16. Rimbalzi: Adams 10. Assist: Westbrook 12.