I Miami Heat, arrivati terzi ad Est per via degli scontri diretti, vede di fronte a sè una squadra che ha terminato la stagione con lo stesso record, gli Charlotte Hornets di Kemba Walker (48-34). Una sfida che appare quanto mai equilibrata, senza tener conto di cali di concentrazione improvvisi da entrambe le squadre.

Il quintetto di Miami. Fonte: cdn3.vox-cdn.com

Miami vanta un quintetto con nomi di un certo blasone, la coppia Dragic-Wade ha fatto decisamente bene e potrebbe essere il vero fattore per gli Heat. Il play sloveno ha il compito di fare da regista e di far correre i compagni, mentre "The Flash" è il fulcro dell'attacco. Un elemento fondamentale sarà anche Luol Deng, spostato come ala grande dopo l'infortunio di Bosh, che potrebbe ancora essere recuperato a playoff in corso. Deng ha dato un apporto enorme dopo la pausa per l'All Star Game sia in difesa che in attacco. Nel ruolo di Small Forward si trova Joe Johnson, giocatore che sembrava perso nel marasma di Brooklyn ma che si è rivelato una mossa di mercato azzeccata, risultando decisivo nelle gerarchie tattiche di Spoelstra grazie alla sua capacità di colpire dall'arco, anche nei momenti clutch delle partite. Whiteside nello spot di centro è al primo vero test della sua carriera_ bisognerà vedere se e quanto reggerà la pressione psicologica, se ciò non dovesse accadere risulterebbe dannoso per la squadra (magari sostituito con Bosh in itinere). La panchina è certamente profonda con un mix di talenti, Winslow in primis, che scalpita per giocare portando tanta energia, e di veterani, come Green, che potrebbe davvero essere utile con la sua esplosività, e Stoudemire, che di certo di esperienza ne ha da vendere.

La vera sorpresa della stagione però sono gli Charlotte Hornets di Clifford, giunti a un record elevato ma con solo il rammarico di essersi posizionati sesti per gli scontri diretti, hanno in quintetto un giocatore come Kemba Walker (alla sua miglior stagione con 20,9 punti e 5,2 assist a partita) divenuto sempre più un fuoriclasse. Se poi è unito a un giocatore come Batum, che ha confermato e addirittura superato il giocatore formidabile visto a Portland, risultano davvero pericolosi. Lee e Williams saranno fondamentali con i loro tiri dall'arco per mettere in difficoltà la difesa di Miami, un apporto soprattutto dal punto di vista dell'energia dovrà arrivare da Zeller, preferito in quintetto a Jefferson. Fondamentale sarà la marcatura su Dragic, di cui se ne dovrà occupare Kemba stesso. La panchina degli Hornets non è da meno rispetto a quella di Miami, con Jeremy Lin candidato a sesto uomo dell'anno che cancella le stagioni buie a Los Angeles e a Houston. Lamb potrebbe esplodere; Jefferson rimane una pedina importante per mettere in difficoltà gli Heat, che soffrono particolarmente i lunghi pesanti. Kidd-Gilchrist darà una mano in difesa insieme a Hansbrough. Il rookie Kaminsky potrebbe essere una soluzione per portare Whiteside fuori dall'area.

Per Charlotte in questa serie sarà fondamentale il rendimento sui tiri dalla lunga distanza da parte di Batum, Williams, Lee, Kaminsky, Lamb e lo stesso Walker. Kemba sarà anche importante in uno-contro-uno dato che nessuno degli Heat riesce a contenerlo. D'altro canto Miami può dare noia alla difesa degli Hornets con Whiteside, Stoudemire e Deng (oltre che nei mismatch) in pick&roll con Wade e Dragic. Se Charlotte però riuscisse a chiudere le porte dell'area, sarà dura per Miami trovare la via del canestro. Dragic dovrà essere bravo come dimostrato in regular season a ondurre i contropiedi in campo aperto. 

I pronostici sono leggermente a favore di Miami, soprattutto per la maggior esperienza dei veterani rispetto a quelli di Charlotte, di certo però non c'è nulla di scontato in questa serie che si preannuncia una delle più avvincenti.