E' stato solo un abbaglio, i Lakers non sono guariti dai propri mali. Dopo la buona prova nella notte tra domenica e lunedì, culminata con la vittoria sui Pistons, i gialloviola sono tornati nell'anonimato. Complice l'assenza di Kobe Bryant, lasciato precauzionalmente a Los Angeles per evitargli un back to back, la squadra di Byron Scott sbatte contro un muro molto solido come quello dei Phoenix Suns: 120-101 il finale, con la franchigia dell'Arizona che raccoglie la terza vittoria consecutiva.
Dall'altre parte, nelle fila dei Suns, è andata in scena una prova straordinaria di Brandon Knight, autore della sua prima tripla-doppia nella lega; per l'ex Kentucky le cifre sono altisonanti, con 30 punti, 15 assist e 10 rimbalzi. Una grande prestazione del singolo ma in primis della squadra, che riesce a mandare ben sette giocatori in doppia cifra, con 21 punti per Eric Bledsoe e 19 per Tj Warren. Una vittoria importante, la terza di fila per la squadra guidata da Hornacek, che gli permette ora un recoed di 6-4 e di essere così pienamente in corsa per i playoff vista la falsa partenza di alcune big della western conference.
Lakers che sono stati in partita fino all'inizio dell'ultimo quarto quando una tripla di Lou Williams (uno dei migliori dei suou con 16 punti uscendo dalla panchina) portava i gialloviola a soli 4 punti di distanza. Da quel momento però un parziale di 21-8 in meno di cinque minuti ha indirizzato la partita sui binari di Phoenix. La squadra angelina conferma quindi il pessimo inizio di stagione cogliendo la nona sconfitta a fronte di sole due vittorie, rimanendo relegata ai margini della lega. Unica nota positiva della serata la conferma di Jordan Clarckson in un periodo di grazia che, con 20 punti, è il migliore dei suoi. Buona prova anche per Roy Hibbert che mette a segno 14 punti e raccoglie 7 rimbalzi e di Metta World Peace che, partendo in quintetto per la prima volta in stagione, chiude la gara con 12 punti (11 nel solo primo tempo).