Momento a dir poco turbolento in casa Sacramento Kings: dopo la pessima partenza (2-7 il record finora) il clima è molto teso nello spogliatoio. Il più frustrato della squadra è Demarcus Cousins che dopo la sconfitta contro gli Spurs avrebbe mandato a quel paese coach George Karl davanti ai compagni di squadra. Il centro ex Kentucky Wildcats si è poi scusato con il proprio allenatore ma il malcontento nell'aria rimane anche dopo la vittoria sui Detroit Pistons; da voci di corridoio si è poi scoperto che anche Rudy Gay e Ben McLemore hanno mostrato la loro frustrazione in una riunione che l'intera squadra ha avuto con l'allenatore e lo staff tecnico. La panchina dell'ex coach del Real Madrid è quindi molto bollente e nelle ultime ore si è fatta sempre più convincente la voce di un suo possibile esonero.
Cousins ha parlato ai microfoni di quanto successo: "Non è un segreto che siamo tutti frustrati dopo una sconfitta, io più di chiunque altro ho lasciato che le mie frustrazioni avessero la meglio nello spogliatoio dopo la sconfitta di San Antonio ed è stato un mio sbaglio. La mia frustrazione non è rivolta nei confronti di una sola persona o di un giocatore o di un allenatore, non c'è una sola persona da biasimare. Tutti noi siamo responsabili. La mia frustrazione è data dal nostro record di 1-7 ".
"La cosa migliore che è uscita dalla riunione? Questa vittoria", ha detto Cousins. «Ma io prendo la colpa. Se il risultato sarà questo ogni notte, mi prendo la colpa e sarò il capro espiatorio."
Anche Karl ha detto la sua, affermando che un incontro del genere è normale per una squadra in una situazione simile: "non sono sicuro che ci sia una situazione così critica come tutti voi state ingrandendo - ha detto il coach - la novità per la squadra? Non lo so, ma non sono stati sereni questi due ultimi giorni per noi".
"Si sta costruendo una squadra con dieci volti nuovi e stiamo cercando di costruire una cultura di squadra. Pensi davvero che possa succedere in sette partite?" ha chiosato il coach dei Kings.