Dalla Grecia con furore, tanto furore. Le due stagioni appena trascorse sui parquet di tutta America sono servite per far scoprire al mondo intero le immense qualità, fisiche e mentali, di Giannis Antetokounmpo, meglio conosciuto come "The Greek Freak", il grande scherzo (della natura) a causa delle sue impressionanti ed imponenti doti fisiche. I Milwaukee Bucks hanno fiutato l'affare dopo averlo visionato con la maglia del Filathlitikos, squadra greca militante nella seconda lega ellenica, nella quale il giovane Giannis (classe dicembre '94), aveva stupito tutti mettendo a referto quasi 10 punti di media a gara, 5 rimbalzi e qualche assist in 22 minuti di impiego. 

Tuttavia, le doti che mostrava questo giovane scherzo della natura, dalle braccia lunghissime e dal passato alquanto complicato in gioventù, non sono quelle che trovate scritte nel referto di gara, ma sono quelle che attirano maggiormente l'attenzione degli scout più attenti. Difesa, palle recuperate, capacità di adattarsi alle situazioni e, soprattutto, l'idea di essere un precursore del basket che verrà: ala piccola per definizione, ma all'occorrenza ala grande per i suoi 211 centimetri, playmaker per doti tecniche di palleggio, passaggio e visione di gioco, guardia per un tiro che, giorno dopo giorno, sta diventando sempre più affidabile e curato in maniera maniacale.

Dopo una stagione di assestamento, giocata a livelli impensabili (13 punti, 7 rimbalzi, 3 assist, 1 rubata ed 1 stoppata ad allacciata di scarpe), Giannis è atteso, così come i suoi Bucks, ad un ulteriore step in avanti di crescita e di conferma. Con il ritorno di Jabari Parker il greco potrebbe dividersi l'onere di mettere in difficoltà, offensivamente e difensivamente, tutte le squadre del lotto NBA, completandosi perfettamente con l'ex ala di Duke. Il meglio deve ancora venire, insomma. 

"Ha vent'anni e può giocare tranquillamente in ogni posizione. Non si è mai interessato del ruolo nel quale lo facessi giocare, semplicemente va in campo e gioca. Davvero non vado a guardare se farlo giocare guardia o altro, oppure se è un interno. Credo di poterlo considerare in qualsiasi maniera, sia da piccolo che da lungo" ha commentato coach Jason Kidd a pochissimi giorni dall'inizio della stagione regolare. Giannis dovrà tuttavia saltare l'opening night a causa della quisquilia con Mike Dunleavy durante l'ultima gara 6 di playoff, vinta dai Bulls e tornerà dunque in campo il 30 ottobre contro Washington. 

Dopo la stagione dell'esplosione ci si attende da Giannis la definitiva consacrazione a questi livelli. La capacità di difendere su chiunque e di essere una chiave tattica in attacco contro qualsivoglia avversario, da guardia o da ala grande, la sua grande forza, abbinata alle sue innate doti fisiche, potrebbero permettergli di diventare uno dei migliori giocatori del panorama cestistico internazionale. Giannis, il futuro è adesso.