È cominciata la preseason NBA e sono già tante le partite che si giocano di notte in notte. Milwaukee Bucks – Chicago Bulls, Denver Nuggets – Dallas Mavericks e Utah Jazz – Los Angeles Lakers sono tre delle sei, esclusa Milano – Celtics, che si sono giocate in serata.
Bucks contro Bulls è stato il remake dello scorso primo turno dei playoffs ad est. I Bulls hanno vinto 105-95, sfruttando le capacità balistiche dei loro tre migliori giocatori: Mirotic, Butlers e McDermott, partito quest'ultimo dalla panchina. Proprio l'ex giocatore dei Bluejays non ha tirato benissimo da 2, 8-19, ma da 3 ha dimostrato di poter essere un fattore con un buonissimo 5-11 per i 23 punti finali.
Lato Bucks, il buon Kidd ha preferito lasciare poco in campo le sue stelle, vedi Antetokounmpo, Middleton e Monroe, dando parecchi minuti invece ai vari panchinari. Buone sono state le prestazione di Inglis, 11 punti e 9 rimbalzi, e di Miles Plumlee, 12 punti e 5 rimbalzi in appena 13 minuti di gioco.
Denver - Dallas si è conclusa 96-86 per la franchigia del Colorado che, a parte il nostro Danilo Gallinari, ha mandato tutto il quintetto in doppia cifra: Faried, Lauvergne, Harris e Mudiay, con l'aggiunta di Jameer Nelson in uscita dalla panchina. Dall'altra parte, sono arrivate buone prestazioni di Villanueva, Jenkins e l'altro Harris, Devin. Per il resto, poca roba per i Mavericks che pagano una brutta serata al tiro da 2 e da 3.
Infine, Jazz e Lakers si sono sfidate nuovamente alle Hawaii dopo la sconfitta gialloviola di qualche giorno fa. Anche questa volta però, il copione non è cambiato: successo Jazz per 117-114 dopo i tempi supplementari. In casa Utah, circoletto rosso sulla prestazione di Alec Burks, autore di 27 punti con un ottimo 9 su 14 dal campo. Bene poi anche Trey Burke, Rodney Hood e Trey Lyes, tutti ampiamente sopra la doppia cifra. In casa LA, bene tutto il quintetto: Kobe ne mette 13 con soli 9 tiri, poi doppia cifra anche per Randle, Hibbert e Clarkson. Unica nota stonata, i soli 4 minuti di Russell a causa di un infortunio. Dalla panchina sono comunque arrivate ottime prove da parte di Lou Williams, Brandon Bass e Nick Young, tutti abbondantemte in doppia cifra.