Una ‘trade’ inaspettata, l’ennesimo colpo a sorpresa orchestrato da Danny Ainge, ha portato nella notte David Lee a vestire la maglia dei Boston Celtics. Il lungo ex Florida, infatti, è stato scambiato dai Golden State Warriors campioni in carica con Gerald Wallace, veterano con alle spalle 16 stagioni in NBA.
Cosa ne faranno i Warriors di Wallace è ancora tutto da vedere (tagliarlo entro il 31 agosto pagandogli nei prossimi 3 anni 3,4 milioni a stagione o inserirlo nelle rotazioni di coach Kerr puntando sulla sua esperienza), ma per Boston questo potrebbe esser stato lo scambio dell’anno: David Lee, All-Star nel 2010 e nel 2013, nonostante i suoi 32 anni di età, è ancora una delle ali grandi più forti della lega e si completa alla perfezione con l’altro recente acquisto dei Celtics Amir Johnson. Per Boston, quello di Lee, è l’ultimo tassello per completare una squadra che punta a qualificarsi ai playoffs, obiettivo che nella Eastern Conference può essere raggiunto anche con la mancanza di una superstar in quintetto, forse l'unica pecca dei 17 volte campioni NBA.
Mark Bartlestein, agente del lungo ex Knicks, si è detto soddisfatto della trade, dichiarando: “A Boston David piace molto: l'hanno inseguito per un po'. Io e Bob Myers abbiamo lavorato duramente per cercare a David un posto di suo gradimento. Boston è una grande città di basket e una franchigia storica. Ogni giocatore vuole andare in una squadra in cui può avere un impatto importante sulle fortune del team”. Draymond Green e Klay Thompson, suoi compagni a Golden State, invece, non hanno preso bene la sua partenza, con lo “Splash Brother” che sul suo profilo Facebook ha scritto: “E' dura vedere il mio fratellone ‘DLee’ andarsene. Boston prende un grande giocatore e un vero professionista, un autentico veterano che ha badato a me e a tutti gli altri giovani".