Comincia il nostro viaggio alla scoperta delle ultimiequattro squadre che si giocheranno il trono d'Europa nel corso di questo weekend in quel di Madrid, più precisamente al Palacio de los Deportes. Il cammino di avvicinamento parte proprio dai "padroni di casa" del Real Madrid, chiamati a riportare a casa una coppa che manca dal lontano 1995.
PERCORSO- Il percorso dei "Blancos" è stato a dir poco dominante, infatti, tra primo turno, Top 16 e Play-off, la squadra allenata da Coach Lazo a perso davvero pochi colpi. Nel primo turno, inserita nel Girone A insieme alla nostra Dinamo Sassari, il Real ha conquistato la vetta della classifica senza tanti patemi e con sole due sconfitte sul groppone, arrivate contro i Turchi dell'Efes (vittoriosi con il punteggio di 75-73) e i russi dell'Unics Kazan degli ex-Olimpia Langford e Jerrells (vittoriosi 75-85 sul parquet madridista). La stessa storia si ripete anche nel corso delle Top 16, dove la truppa di Lazo conquista sempre il primato con un record di 11-3 e superando anche i grandi rivali del Barcellona grazie ad una differenza canestri di +19 nei due scontri diretti. Le tre sconfitte di questo turno, invece, arrivano sui parquet dei campioni in carica del Maccabi Tel-Aviv (vittoriosi 90-86 con 17 punti di Haynes e Schortsanitis), dello Panathinaikos (85-69 con 22 di Pappas) e del Barcellona (punteggio di 85-80 a qualificazione ormai certa). Infine ai playoff si ripresentano ancora i Turchi del'Efes, capaci già di battere i Blancos nel corso del primo turno, ma che non riescono a ripetere l'impresa ad un passo dalle finali, infatti la squadra di Lazo chiude la serie con un tranquillo 3-1, annullando anche un clamoroso buzzer-beater dell'ex Siena Janning.
STILE DI GIOCO- La squadra di Coach Lazo è arrivata al mese di Maggio con un'ottima condizione atletica, anche se alcuni giocatori chiave del roster hanno un minutaggio particolarmente alto, che potrebbe condizionarli nel corso di queste F4. Nonostante ciò, a supplire a questa "mancanza" ci sarà sicuramente l'ambiente casalingo, che non farà mancare il suo apporto alla squadra di casa, chiamata a riconquistare la Coppa dopo 15 anni di astinenza, troppi per un club come il Real. La carta vincente per queste final four potrebbe essere Sergio "El Chacho" Rodriguez, pedina insostuibile nello schacchiere di Lazo e capace di cambiare la partita non appena mette piede in campo. Duttile, straordinario e di grande cuore, lui può rappresentare il jolly, l'asso della manica di questo Real, che avrà più che mai bisogno di lui nelle sue rotazioni e, soprattutto, in questo tour de force di partite ravvicinate, dove ogni giocatore può risultare prezioso. Inoltre il roster dei Blancos rappresenta anche un mix tra atletismo, tecnica e talento, grazie al quale si può adattare a diversi stili di gioco a seconda dell'avversario che si ha di fronte. Infatti la squadra di Lazo può passare tranquillamente da un gioco molto atletico con i vari Fernandez, Slaughter, Maciulis, Rodriguez, Llull ad uno più fisico, dove entrano in scena i "kilogrammi" di Bourousis e Reyes.
Insomma, senza girarci troppo intorno (e aldilà della scaramanzia), il Real si presenta a queste Final 4 più favorito che mai, soprattutto alla luce del fattore campo, anche se la storia insegna che "il dover vincere a tutti i costi" non è sempre un'ottima condizione mentale. Nonostante ciò, questa volta non si può e non si deve fallire questo appuntamento con il destino, infatti i "Blancos" DEVONO riportare a casa una coppa che ormai sembra stregata e che manca da ben 15 anni.