Un passato Blazer di grande rispetto, un presente in chiave playoff poco esaltante ed un avvenire incerto. LaMarcus Aldridge, si concentra sull’ultima parte di stagione con Portland, gettando un occhio alla prossima estate nella quale esplorerà la free agency. Alle voci che lo bollano come uomo fondamentale, ma non sufficientemente efficace alla causa contro Memphis (avanti nella serie 3-0), si sono aggiunte di recente quelle dei rumors di mercato, sostenute dal contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Il futuro del nativo di Dallas è ancora tutto da scrivere e non per forza sarà all’ombra del Moda Center.
VIA DA QUI - "Rifirmare con Portland? Vedremo" Il numero 12 incalzato sul piano rinnovo da Chris Broussard di ESPN, ha sparato la cartuccia migliore per spaventare i suoi tifosi, fino a qualche mese fa ignari di un’ ipotesi di separazione tanto consistente. Irrobustitasi tra l’altro grazie alle informazioni raccolte da Jason Quick de The Oregonian. Il giornalista ha rivelato che Aldridge è stato l’unico componente dell’organizzazione ad essere partito per conto proprio dopo le prime due debacle in Tennessee. La società per voce del GM Neil Olshey aveva presentato l’opzione a tutti i componenti della squadra, ma sembra che solo il capitano della truppa abbia deciso di sfruttarla, stanco – secondo quanto da lui stesso affermato – dell’anonima vita d’albergo e desideroso di tornare a casa il prima possibile. Una scelta legittima seppur discutibile, considerato il periodo difficile che sta vivendo il team, che ha finito per rinvigorire le teoria sul divorzio dalla franchigia dell’Oregon ed alimentato le speranze delle pretendenti.
PAZZE DI LUI- I Dallas Mavericks ed i San Antonio Spurs sono tra i team più accreditati per il trasferimento, anche se entrambe dovranno prima risolvere le diverse vicende contrattuali interne (la lista è lunga con il destino di undici cestisti da decidere alla corte di Cuban e quello di Duncan, Ginobili e Leonard dall'altra) prima di poter gettarsi nelle contrattazioni con l’entourage del cestista. Corteggiato altresì da due nobili decadute come Los Angeles Lakers e New York Knicks già con la mente al futuro e che vedrebbero nel lungo cresciuto in Texas il giusto mix di esperienza ed affidabilità per far decollare i loro piani di rinascita