Anche il 65° All Star Weekend della storia NBA è ormai alle spalle: dopo 3 giorni di spettacolo e divertimento, il circo della National Basket Association sta pian piano lasciando New York, città che ha accolto con tutto il suo fascino e splendore l'evento cestistico.

Come per tutte ogni grande manifestazione che si rispetti, noi di VAVEL vi regaliamo un recap del fine settimana: 11 punti per 11 cose che ricorderemo di questo fine settimana.

3.. 2.. 1.. let's go!


0 - Zero come il numero di Russell Westbrook, MVP dell'All Star Game di domenica notte grazie a 41 punti, 5 rimbalzi e tante spettacolari schiacciate con i quali ha portato alla vittoria la Western Conference per 163-158 sulla Eastern.


1 - Uno come il numero di partecipazioni all'All Star Game di Kyle Korver, Klay Thompson, DeMarcus Cousins, Jimmy Butler, Kyle Lowry e Jeff Teague. Il migliore tra questi 6 debuttanti è stato Korver con 21 punti a referto (7-12 da 3).


2 - Due come i Gasol in campo domenica sera. I fratelli Marc e Pau. Orgoglio spagnolo e, ovviamente, della stessa famiglia Gasol: per il primo 6 punti e 10 rimbalzi, mentre Pau ha messo a segno 10 punti conquistando anche 12 rimbalzi.


3 - Tre come il numero di canotta del nostro Marco Belinelli, impegnato a difendere il titolo della gara del Three Point Contest. Per batterlo sono dovuti scendere il campo tutti i migliori giocatori della lega e il suo punteggio (18) ci rende ugualmente orgogliosi di lui.


4 - Quattro come i titoli di MVP vinti da Kevin Hart nel All Star Celebrity Game. Per l'attore statunitense questa è stata la sua ultima parcecipazione all'evento dato che, a fine gara, ha annunciato il suo ritiro.


5 - Cinque come il numero di edizioni dell'All Star Weekend svoltesi a New York (record condiviso con Los Angeles). La Grande Mela è stata addobbata per l'occasione con 11000 installazioni tra cartelloni pubblicitari e quant'altro per un successo garantito.


6 - Sei come il voto che assegnato a Kevin Durant. Una misera sufficienza per l'MVP in carica che in questi 3 giorni non ha lasciato traccia della sua presenza.


7 - Sette come la media voto di Giannis Antetokoumpo: voto 9 alla sua prestazione nel Rising Stars Challenge ma voto 5 alla sua gara delle schiacciate, essendo stato il più atteso ma anche il più deludente tra i partecipanti.


7 - Come il numero di casacca del padrone di casa Carmelo Anthony che visto proprio l'arrivo dell'All Star Weekend nella sua città ha deciso di rimandare l'operazione per guarire da un infortunio. Il n.7 dei Knicks ha stretto così i denti ed è sceso in campo domenica sera tra l'euforia del pubblico presente al Madison Square Garden. Per lui 14 punti e 7 rimbalzi in 30 minuti.


8 - Concludiamo con tre voti. 8 all'All Star Game di LeBron James. Il King ha risposto presente e ha regalato come al solito giocate, schiacciate e numeri d'alta scuola. Per il fenomeno di Cleveland 30 punti e 7 assist a referto.


9 - Voto 9 al vincitore dello Slam Dunk Contest Zach LaVine. La guardia dei Minnesota Timberwolves si è esibito nella gara perfetta e al suo ingresso in campo con la maglia di Michael Jordan nel film "Space Jam" per il pubblico non ci sono stati più dubbi su chi fare il tifo.


10 - Voto 10 all'indiscusso vincitore di questo All Star Weekend: Steph Curry è stato l'assoluto protagonista di questi 3 giorni di basket e la sua prova nel Three Point Contest lo ha fatto entrare nella storia: mai nessuno prima di lui aveva chiuso con ben 27 punti. Non ci credete? Guardare per credere.


IN THE BENCH - Gli altri protagonisti dell'All Star Weekend:

Andrew Wiggins: la 1° scelta del Draft 2014 è stato l'assoluto protagonista del Rising Stars Challenge con 22 punti e tante giocate.

Chris Bosh: il giocatore dei Miami Heat ha conquistato per la 3° volta consecutiva lo Shooting Stars, insieme a Dominique Wilkins e Swin Cash.

Patric Beverley: se ci fosse un premio "Steven Bradbury" questo andrebbe di diritto a Beverley, che ha vinto il Taco Bell Skills Challenge in maniera rocambolesca.

Dirk Nowitzki e Tim Duncan: i due vecchietti dell'All Star Game avranno anche contro la carta d'identità, ma vederli sul parquet dell'All Star Game è sempre uno spettacolo.