Al Toyota Center va in scena lo scontro tra le due super potenze della Western Conference, Harden e Howard contro gli “Splash Brothers” Curry e Thompson. Grande partita soprattutto per quest’ultimo che riesce a limitare il “barba” in difesa, concedendogli solo 11 punti. Le due star di Golden State firmano una partita da 27 punti a testa con un terzo quarto di forte spessore. “Voglio solo continuare a dimostrare di essere dominante su entrambi i lati del campo e migliorare ogni partita” dice Thompson. Il coach dei Warriors, Steve Kerr, elogia il lavoro difensivo fatto su Harden che ha tirato solo 4 su 15 dal campo con uno 0 su 4 da tre punti finendo ampiamente sotto la propria media di 27 punti a partita. Golden State torna a vincere dopo la sconfitta di venerdì notte contro Oklahoma, che ha interrotto una striscia di 9 vittorie consecutive. I Warriors guidano la gara di 5 a fine primo tempo, nel terzo quarto segnano ben 38 punti (15 solo di Curry) che aiuteranno la squadra a formare il vantaggio di 22 utile per l’ultimo periodo. Stephen è letteralmente "on fire" e distribuisce 11 assist totali conditi da giocate spettacolari come il layup senza equilibrio con conseguente caduta sul malcapitato cameraman e il recupero con passaggio dietro la schiena per la bimane di Barnes. Dwight Howard, che ha saltato le prime due sfide contro Golden State, guida i suoi con 23 punti e 10 rimbalzi. A sette minuti dalla fine, Kostas Papanikolaou segna 5 punti di fila per cercare la rimonta sul 110-94 ma i Warriors segnano 9 punti in velocità per portarsi sul 119-94 che li guiderà alla vittoria. “Il loro terzo quarto è stato fondamentale,” dice coach Kevin McHale. “Non riuscivamo semplicemente a fermarli”. Golden State ha dovuto fare a meno di Andrew Bogut e Iguodala per affaticamento dopo la gara di venerdì contro i Thunder.
Prossimi impegni: entrambe le squadre torneranno in campo lunedì notte, Golden State (32-6) ospiterà i Denver Nuggets mentre Houston (28-13) riceverà gli Indiana Pacers.