I presenti parlano di una sensazione generale, quasi una liberazione, di una cornice mista di tensione ed euforia che circona la Quicken Loans Arena di Cleveland. I tifosi, gli sponsor, l'Nba hanno pompato questo esordio come forse mai prima d'ora, regalando un prepartita che non si dimenticherà mai.
I padroni di casa partono molto bene, cercando Love e Varejao sotto canestro quasi ad ogni possesso, facendo male ai Knicks in molte occasioni e portandosi subito avanti in doppia cifra. James fa fatica a carburare ed inanella una serie di brutte giocate dietro l'altra, che conducono spesso a delle banali palle perse. Lo stato d'animo di LeBron non cambierà per tutta la gara, nella quale rimarrà visibilmente sopraffatto emozionalmente, chiudendo con 17 punti, 5 rimbalzi e 4 assist, ai quali va aggiunto un terribile 5-15 dal campo, sommato a 8 turnover.
Dopo essere andati all'intervallo sotto di solamente un punto, i Knicks tornano dagli spogliatoi con una formazione totalmente differente, la quale rovinerà i giochi ai padroni di casa per tutto il secondo tempo. Quincy Acy e J. Smith sono i due maggiori artefici della rimonta di New York: i due lunghi collezionano 20 punti e agiscono sotto il radar, lavorando molto bene a rimbalzo limitando Kevin Love, fino ad allora inarrestabile.
Il centro californiano, dopo un primo tempo mostruoso, si spegne nella ripresa, complice il non essere mai stato supportato degnamente dai compagni. Per lui 19 punti e 14 rimbalzi, quasi tutti nei primi 24 minuti. David Blatt ripone poca fiducia nella panchina, utilizzando James e Irving per 43 minuti, e soltanto 8 giocatori in totale, tra cui Mike Miller in campo per solo 180 secondi. Il numero due sarà il miglior scorer dei suoi con 22 punti, ai quali aggiunge 7 assist e tantissime buone giocate.
I Knicks, sorretti stoicamente dalla panchina, ritrovano nell'ultimo periodo le mani calde di J.R. Smith e Carmelo Anthony i quali, nonostante mettano in mostra alcuni tra i peggiori possessi della storia della pallacanestro, inchiodano i tiri giusti mantenendo a debita distanza i Cavs. Melo sarà il miglior marcatore di serata con 25 punti.
Fisher ed i suoi centrano dunque la loro prima vittoria stagionale, nonostante una gara giocata sostanzialmente malissimo, condotta senza l'ombra di quello che vuole essere il loro marchio, ovvero la "triangle offense". Dall'altra parte Cleveland intesa come squadra e città, prende subito un bel secchio d'acqua gelata sulla testa, dopo un periodo forse troppo lungo e troppo intenso di attesa. I Cavaliers giocheranno già questa notte in casa dei Chicago Bulls del ritrovato Derrick Rose.