Si complica tantissimo il discorso qualificazione per la Dinamo Sassari, che, dopo la sconfitta contro l'Unics Kazan (85-62), deve compiere un'impresa per poter superare il turno; MVP della contesa è D'Or Fisher, sempre presente nei momenti di maggiore difficoltà e uno dei protagonisti del parziale decisivo.
Il primo quarto inizia sotto il segno dell'equilibrio, con Sassari che si approccia molto bene alla partita e risponde colpo su colpo alla formazione russa, particolarmente imbottita di ex conoscenze del campionato italiano. Ma è l'ex Maccabi D'or Fisher (8 punti) a regalare il primo vantaggio ai suoi, infatti con una schiacciata prova a lanciare una mini fuga, che porta i Russi avanti sul +4; ma Sassari non si fa abbattere dai due possessi di distanza e replica subito con il duo Lawal (2 punti)-Dyson (3 punti), che porta la squadra di Meo Sacchetti sul -1. A rimettere le cose a posto per i russi ci pensa Panin (3 punti), che con una tripla, a 22 secondi dalla fine, fissa il punteggio sul 21-17 finale.
La seconda frazione si apre con un parziale dell'Unics, che con i canestri di Sanikidze (2 punti e 5 rimbalzi) e Bykov (4 punti), si porta sul 27-19, costringendo Sacchetti a fermare il gioco con un time-out. La mossa si rivela azzeccata, infatti una schiacciata del solito Lawal (4 punti) e una tripla di Brooks (8 punti), riportano immediatamente in partita la Dinamo, che però non riesce quasi mai a pareggiare la contesa, infatti Jerrels (6 punti) e Kaimakoglou (6 punti) continuano a trovare la via del canestro in qualche modo. Ma la svolta definitiva arriva sul finale di quarto, quando Sassari riesce a compiere questo benedetto sorpasso: prima Sosa (8 punti) riduce le distanze e poi Sanders (9 punti) chiude tutto con una tripla, che fissa il punteggio sul 35-37 finale.
Il sorpasso sul fotofinish non abbatte assolutamente Kazan, che dopo l'intervallo continua a macinare punti su punti; decisiva l'accensione dei motori da parte del duo Langford (8 punti)-Fisher (12 punti e 8 rimbalzi), che rispondono colpo su colpo al gran momento di Sanders (18 punti). Ma, alla lunga il solo americano non basta a Sacchetti, che vede i Russi piazzare un bel parziale, probabilmente quello decisivo per la partita, che li lancia sopra di ben 12 punti; protagonisti del tutto, oltre al sopracitato duo, Kaimakoglou, autore di 11 punti, e Sanikidze ( 4 punti), che domina sotto le plance e segna il lay-up del 66-54 finale.
Ma il vero contraccolpo per la Dinamo arriva nell'ultimo quarto, dove l'attacco sardo si blocca improvvisamente senza motivo; a dimostrazione di ciò c'è il referto, che sotto la casella punti fatti dalla squadra di Meo Sacchetti, indica il numero 8. Insomma un disastro che rovina una partita giocata, fino a quel momento, con grande grinta e cervello, dove Sassari era riuscita a tenere testa ad una formazione esperta e talentuosa come l'Unics Kazan. Alla fine sono solo due i giocatori mandati a referto: uno è Logan (10 punti), che ne fa 5, mentre l'altro è Dyson (9 punti e 5 rimbalzi), autore di una tripla nel finale. D'altra parte invece va tutto a gonfie vele, con i Russi che trovano il canestro con grande continuità e, complice l'assenza offensiva degli avversari, scavano un divario molto ampio; a capo di questo parzialone, c'è James White (11 punti e 7 rimbalzi), che riesce a salvarsi da una prestazione fino ad allora molto opaca, mettendo a segno più di 10 punti. Alla fine del match, il tabellone della "Basket Hall di Kazan" indica il punteggio di 85-62 per i Russi, risultato che complica e non poco il discorso qualificazione per la Dinamo, ora chiamata a compiere un vero e proprio miracolo sportivo.