E anche senza Nene, i Washington Wizards mostrano il carattere e annientano i Bulls in gara4, mettendo una seria ipoteca sul passaggio del turno. Mattatore della serata è Trevon Ariza: l’ex-Lakers gioca una partita fantastica e mette a segno 30 punti con un ottimo 10/17 dal campo e 6/10 da 3 punti, coadiuvato da un Bradley Beal da 18 punti (7/13 dal campo), dai 17 di Gortat e dai 17 di Wall, anche se questi ultimi due hanno litigato per larghi tratti della partita con il ferro, pur essendo freddissimi dalla lunetta del tiro libero per un complessivo 12/16. Dalle parti di Chicago è invece notte fonda, con soli 3 uomini in doppia cifra e una desolante prestazione al tiro. Uno dei pochi che ci ha creduto fino alla fine è Taj Gibson, autore di una partita clamorosa da 32 punti e 13/16 al tiro, con i soli Jimmy Butler (16 pts) e Noah (10 più 15 rimbalzi) a dargli manforte.
La partita si indirizza subito verso il porto dei ragazzi di coach Wittman, che cominciano il primo quarto con un terrificante 14-0, costringendo Tom Thibodeau a chiamare due timeout in pochi minuti, visto che i primi otto possessi dei Bulls si risolvono in 6 tiri sbagliati e due palle perse (saranno 18 a fine partita. Sì, diciotto). Inizio macabro, e l’inerzia della partita è tutta nelle mani di Wall e compagni. Il primo canestro arriva quando sono già trascorsi 4:12 minuti e lo segna Jimmy Butler con un tiro dalla media. Ma ad un canestro rosso, corrisponde una pioggia di punti degli avversari, comandati da Ariza, che dopo pochi secondi bombarda dall’arco per un 17-2 che manda in visibilio il pubblico di casa.
Ma un problema di falli frena i Wizards: Marcin Gortat, Drew Gooden e Al Harrington hanno entrambi 2 falli ad inizio secondo quarto, e poco dopo a Booker e Gibson viene assegnato un tecnico per parte, così che il numero di tecnici rifilati nel corso di questa serie possa salire a 10. Guerrieri. Nel secondo quarto i Bulls tentano di risalire la china, arrivando anche a -4, ma poi gli avversari fuggono di nuovo grazie ad un parziale di 21-10, coronato da una tripla sulla sirena del man of the match, Ariza, su assistenza di Beal. 55-40 all’intervallo lungo.
Nel terzo quarto i Wizards dilagano e conquistano 20 lunghezze di vantaggio, arrivando ad un +23 ad inizio ultima frazione, ma quando sembra aria di garbage time Chicago tenta un ultimo, disperato tentativo di rientrare in partita, arrivando però al massimo al 91-83, prima volta con meno di 10 punti di svantaggio in tutto il secondo tempo, ma un layup di Gortat ed un altro canestro di Ariza fanno tornare l’aria del garbage a Washington, e la partita si conclude, per la gioia di Chicago, oggi tartassata dalla foga agonistica dei Wizards.
Pessima partita per tutto il roster di Thibodeau, che però non vuole addossare la colpa su qualche giocatore in particolare: “La colpa della preparazione alla gara è solo mia. Siamo un team, non si parla di singoli in questa squadra. Dispiace esserci impantanati in questa situazione”. Coach Wittman è, come ci si può aspettare, di tutt’altro umore: “Siamo contenti di come abbiamo giocato, abbiamo sopperito alla mancanza di Nene con una grande prestazione corale e questo è l’importante. Stiamo giocando da vero team e ora dobbiamo chiudere la serie”.