Dopo aver perso 6 delle ultime 9 partite, i Warriors rialzano la testa e sconfiggono i Clippers con una di quelle “big performance” tanto invocate da Mark Jackson dopo la sconfitta a Washington.
Dopo il match di Natale tra le due franchigie, che aveva contato 3 falli tecnici, 2 flagrant foul e 2 espulsioni, questa notte si è assistito a una partita più calma, dominata però da Curry e compagni, che nel primo e nel terzo quarto hanno segnato i parziali decisivo per portare a casa la seconda vittoria stagionale contro i Clippers (2-1 il computo totale dei match tra i due roster) ancora privi di Chris Paul.
Importanti le prestazioni di David Lee (22 punti e 11 rimbalzi), Steph Curry (22 punti e 7 assist) e Andrew Bogut (14 punti, 17 rimbalzi e 3 stoppate) in casa Warriors, mentre per i Clippers c’è da registrare la partita di Blake Griffin, autore di 27 punti, che però non sono bastati agli uomini di Doc Rivers per vincere.
La vittoria di Golden State è arrivata principalmente sotto canestro: 53 a 34 a favore di Bogut & soci i rimbalzi, e sono ben 66 (contro i 22 degli avversari) i punti segnati nel pitturato.
E’ grazie poi allo strepitoso movimento palla del quintetto di Jackson, che nel terzo quarto i Warriors scappano con un parziale di 16-2, tenendo i Clippers a una sola realizzazione dal campo al rientro dall’intervallo (saranno solo 11 i punti per la squadra di Rivers).
Questa è la 28esima in stagione per i Warriors, che li proietta nella Western Conference proprio dietro i Clippers, i quali detengono un record di 33-16 (e 10-4 da quando Chris Paul è fuori per infortunio).
A fine partita, notizie dall’infermeria per i Clippers: Chris Paul spera di essere in campo il 16 febbraio contro New Orleans.