Miami 114 – Atlanta 121
James 30, Bosh 21, Milsapp 26, Antic 17
Atlanta mette fine a una striscia di 9 sconfitte consecutive e lo fa col botto battendo Miami nonostante i 30 punti del solito LBJ. Grande prestazione di Paul Milsapp che non si fa prendere dal timore reverenziale di aver di fronte una delle squadre più forti della Lega e guida i suoi ad un'importante vittoria. “E'stata una soddisfacente rivincita per noi, dato che l'altra volta ci hanno battuti solo all'overtime” dice Lou Williams play degli Hawks. Partita dal risultato molto alto, sintomo di grandi attacchi ma di difese piuttosto permissive da ambo i lati. Il primo tempo finisce con Atlanta avanti 71-70 che rappresenta il season high di punti in due quarti per una squadra. Nonostante gli Hawks nei due quarti successivi tentino sempre di raggiungere la doppia cifra di vantaggio, Miami risponde sempre colpo su colpo grazie anche alla buona prestazione di Bosh che ne fa 21. A 7 dalla fine una tripla di Lebron manda il match in parità. Nell'azione successiva è ancora James da distanza siderale a mettere paura ad Atlanta che però non si scompone e trova con Carrol la tripla del pareggio; Mario Chalmer (17 punti) dalla lunetta manda in vantaggio di nuovo Miami, ma è questo l'ultimo sorpasso della squadra di Spoelstra; Milsapp è perfetto dalla lunetta, James ci riprova e Miami è solamente a più due quando Kyle Korver la mette da 3 e spacca definitivamente la partita. James e soci si innervosiscono; Lebron perde due palloni importanti e sbaglia una tripla dicendo formalmente addio alle possibilità di rientrare in partita. Kyle Korver estende 109 le partite consecutive con almeno un canestro da tre punti. Ancora fuori Wade per i noti problemi alle ginocchia.
L.A Lakers 100 – Chicago 102
Young 31,Gasol 20+19 rim, Augustin 27, Noah 17+21 rim
Partita entusiasmante con ritmi altissimi e finale al cardiopalma con il canestro vincente di Gibson sulla sirena del primo overtime. Non basta a L.A un'altra fenomenale partita di Nick Young per avere la meglio sui Bulls. E' Taj Gibson l'eroe della serata. Con la partita in parità e meno 9 secondi da giocare nell'overtime coach Tibodeau chiama time out e disegna uno schema per Gibson e per il suo atletismo. Passaggio schiacciato a terra di Dunleavy ricezione di Gibson e layup di sinistro morbido morbido a fil di sirena. Game,set and match per usare un termine tennistico.”Non devi pensare molto in questa situazione, è una veloce lettura. Dunleavy ha fatto una grande giocata e così Gibson.” Tom Tibodeau a fine partita parlando dell'ultima decisiva azione. Soddisfatto anche Gibson che ha messo a segno la sua prima clutch play della carriera. Gibson a parte Chicago gioca una gran partita. Mostruoso Noah che nel pitturato non ha rivali. 17 punti e ben 21 rimbalzi il suo bottino. Bene anche D.J.Augustin chiamato nel difficile ruolo di sostituto di Derrick Rose. 27 punti e season high. Con questa vittoria Chicago è 20-20 e saldamente al sesto posto della Eastern.
Brooklyn 103 – New York 80
Joe Johnson 25+6 rim, Blatche 19+12 rim, Anthony 26+12 rim, J.R Smith 15
Facile vittoria dei Nets nel derby di New York. I Knicks non entrano mai in partita e vengono letteralmente asfaltati da una Brooklyn in palla e spietata. Simbolico il canto “Broo-Klyn Broo-Klyn” in pieno garbage time scandito dai sempre più sfiduciati tifosi del Garden che hanno definitivamente perso la pazienza nei confronti dei loro beniamini. Grande protagonista di serata Joe Johnson, che, dopo un inizio di stagione tutt'altro che esaltante sta cominciando a macinare gioco elevando e non di poco il tasso tecnico della sua squadra. Un 2014 iniziato sicuramente con altro piglio rispetto all'inizio di stagione. I Nets sono 7-1 da quando è iniziato il nuovo anno. Se Joe Johnson è questo, se la panchina produce come contro New York e se Deron Williams visto ieri sera è completamente guarito dai suoi acciacchi, a Est i Nets potrebbero essere una bella gatta da pelare. Peccato per lo sciagurato inizio di stagione. La partita in sé non ha molto da raccontare; a parte il solito Anthony New York è apparsa apatica, incapace di costruire dei giochi in attacco efficaci, distratta (basti guardare il numero di liberi sbagliati) e sicuramente priva di un leader, cosa che Anthony non è. La stagione per i Knicks ormai sta sfuggendo di mano. L'obiettivo è rifondare. Cercare di cavare qualcosa di buono dal prossimo stellare draft, liberarsi da contratti pesanti come quello di Stoudamire (tra l'altro ancora infortunato) e mettere insieme un team vincente. Si prospettano tempi duri dalle parti del Garden.
Portland 113 – Houston 126
Parsons 31+10 rim, Howard 24+12 rim, Aldridge 27+20 rim, Lillard 24
Partita spettacolare tra due grandi protagoniste della Western Conference. Ci vuole una grande Houston per interrompere la striscia di vittorie di Portland, senza dubbio la più grande sorpresa di questa stagione. Partita in cui gli attacchi sono grandi protagonisti come si evince dal punteggio. Era la sfida tra due grandissimi giocatori d'area come Dwight Howard e LaMarcus Aldridge e sono state scintille. L'ha spuntata Superman alla fine ma LaMarcus non ha di certo sfigurato. Ci sono stati altri protagonisti come ad esempio Chandler Parsons, giocatore poco conosciuto e molto sottovalutato che però sa sempre come fare canestro e non solo. Lo testimoniano i suoi 31 punti conditi da 10 rimbalzi e 7 assists. Bene anche il solito Harden che ne mette 22 e che a fine partita parla della differenza tra la partita di stanotte e la brutta sconfitta subita contro la sua ex squadra gli Oklhaoma City Thunder: “Abbiamo mantenuto la nostra concentrazione, non dobbiamo preoccuparci di come giocano o di quello che stanno facendo, dobbiamo semplicemente trovare un modo di andare la fuori e giocare duro, prendere in mano le redini del gioco e difendere”. Mai parole furono più profetiche. Houston gioca bene su entrambi i lati del campo e non si fa prendere dalla frenesia o dal timore di chiudere subito il match. A otto minuti dalla fine Houston grazie a una tripla di Harden va avanti addirittura di 18 ma Portland non ci sta e crea un mini break di 9 a 2. A questo punto i Rockets sembrano andare un po' in confusione. Sbagliano due triple consecutive in un unico possesso ma Portland non sa approfittarne. Prima Patrick Beverly e poi Howard ricacciano di nuovo indietro i Blazers che si arrendono defintivamente. Portland rimane comunque saldamente al secondo posto della Western mentre Houston un paio di posizioni sotto.
Gli altri risultati:
Dallas 102- Cleveland 97
L.a Clippers 112 – Detroit 103
Phila 99 – Washington 107
Toronto 95 – Charlotte 100
New Orleans 95 – Memphis 92
Indiana 102 – Golden State 94