Dodici gare nella notte NBA. I Lakers tornano a vincere dopo esserci riusciti soltanto una volta nelle ultime dodici gare, i Clippers dominano i Knicks che hanno ripreso il loro cammino negativo soprattutto al Madison Square Garden cedendo per la terza volta consecutiva. Tornano a vincere anche i Miami Heat che asfaltano i 76ers in una partita senza storia. Vittorie anche per i Blazers contro gli Spurs e di OKC sui Warriors. I Thunder si affidano ai 54 punti di Kevin Durant per avere la meglio su Golden State.
LOS ANGELES LAKERS-BOSTON CELTICS 107-104
I Lakers sembravano aver perso quasi del tutto la capacità di vincere e con una serie di sei partite in trasferta ancora da disputare e minacciosamente all'orizzonte per la squadra di coach Mike D'Antoni c'era pochissimo da sorridere. Ma nella notte italiana i gialloviola ospiti dei Celtics al TD Garden rovinano il ritorno in campo in maglia biancoverde di Rajon Rondo grazie ad un Pau Gasol che per la quarta volta in cinque partite scollina oltre i venti punti segnandone 24 e prendendo anche 13 rimbalzi e una tripla di Kendall Marshall con 1.10 da giocare nel quarto quarto che da ai losagelini il primo vantaggio del secondo tempo. I Lakers tornano quindi a vincere dopo aver perso la bellezza di dodici volte nelle ultime tredici gare. Per l'autore della triple del sorpasso Lakers, Kendall Marshall, una partita da incorniciare conclusa con 19 punti e 14 assist. Ai Celtics non sono bastati i 25 punti di Kelly Olynyk. Soltanto 8 punti in 19 minuti di impiego per Rondo che sbaglia la tripla che avrebbe spedito le due squadre all'overtime.
LOS ANGELES CLIPPERS-NEW YORK KNICKS 109-95
Tredicesima sconfitta complessiva al Madison Square Garden per i Knicks che cedono ai Clippers e rimediano il terzo stop consecutivo. Per gli ospiti "sfrattati" dallo Staples Centera causa dei Grammy è arrivata un vittoria abbastanza facile. I Clippers infatti dominano nel secondo tempo dopo che il primo si era sul 50-50 e ottengono così la quinta vittoria consecutiva. Ai Knicks non bastano i 26 di Carmelo Anthony che ha anche preso 20 rimbalzi e i 24 di J.R Smith partito come solito ormai dalla panchina. I Clippers, ancora senza Chris Paul, e con un Jamal Crawford con lo stomaco a pezzi che lo porta a vomitare prima dell'inizio della gara ma non gli impedisce di segnare 29 punti, sbaragliano i Knicks nel quarto quarto quando una tripla di Crawford firma il +15 Clippers sul 85-70 e un'altra tripla, questa volta di Jared Dudley, chiude definitivamente la contesa pochi minuti dopo, portando il punteggio sul 96-75. Sugli scudi Blake Griffin autore di 32 punti.
MIAMI HEAT-PHILADELPHIA 79ERS 101-86
Si interrompe a tre la striscia di sconfitte consecutive dei bicampioni NBA. Guidati da Chris Bosh che chiude la gara con 25 punti e da un LeBron James da 21 punti, 10 assist e 8 rimbalzi, gli Heat impartiscono una lezione di basket alla Wells Fargo Arena di Philadelphia agli sventurati 76ers che tornano a perdere dopo che la vittoria contro i Bobcats aveva chiuso una striscia di quattro sconfitte in fila. Per i padroni di casa il migliore è Tony Wroten con 13 punti, seguito da Spencer Hawes con 10.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-SAN ANTONIO SPURS 109-100
Gregg Popovich e i trucchi del mestiere: con 7.18 da giocare nel terzo quarto con la sua squadra dietro 65-55 nel punteggio e con la partita che stava scivolando sempre più verso Portland, Pop si fa espellere dall'AT&T Center scatenando la reazione dei suoi giocatori che chiuderanno il terzo quarto avanti 78-77. Il più lesto a reagire in campo è Ginobili che a fine gara chiude con 29 punti. Ma nel quarto periodo i Blazers si affidano a LaMarcus Aldridge e Wesley Matthews. Il primo domina letteralmente Tim Duncan, l'altro mitraglia il canestro degli Spurs con tre triple consecutive che portano avanti i Blazers 105-96 con 1.25 rimasti sul cronometro e chiudono la partita. Aldridge chiude con 26 punti e 13 rimbalzi e Wesley Matthews con 24. A far compagnia al duo stellare dei Blazers, Damian Lillard a quota 21. Per gli Spurs che si vedono interrompere la striscia vincente a sei partite, prove opache di Duncan e Parker, fermi rispettivamente a 13 a 12 punti. Per Belinelli 14 punti.
OKLAHOMA CITY THUNDER-GOLDEN STATE WARRIORS 127-121
54 punti, 19 su 28 dal campo, 11 su 13 ai liberi, terza partita consecutiva da almeno 36 punti. Quando Kevin Durant gioca così è semplicemente inarrestabile. I Warriors le provano tutte per ricucire lo strappo dai Thunder nel quarto e decisivo quarto ma due triple nello spazio di un amen del numero 33 in maglia bianca portano OKC sul 116-103 e chiudono definitivamente la gara. A Golden State non basta uno Stephen Curry da 37 punti e 11 assist e Klay Thompson autore di 26 punti. In una Chesapeake Energy Arena tutta in piedi che quando Durant raggiunge quota 50 comincia ad intonare i cori "M-V-P, M-V-P" vincono i Thunder. Dietro l'allucinante prestazione di Kevin Durant si piazza Serge Ibaka con 21 punti, Reggie Jackson con 14 e Kendrick Perkins con 14 rimbalzi.
Questi gli altri risultati della notte:
CHARLOTTE BOBCATS-ORLANDO MAGIC 111-101
TORONTO RAPTORS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 94-89
WASHINGTON WIZARDS-CHICAGO BULLS 96-93
UTAH JAZZ-DETROIT PISTONS 110-89
MEMPHIS GRIZZLIES-SACRAMENTO KINGS 91-90
CLEVELAND CAVALIERS-DENVER NUGGETS 117-109
DALLAS MAVERICKS-PHOENIX SUNS 110-107