La continuità di Miami e Indiana, le imprese di Irving e le disgrazie dei Nets: sono queste le note di maggior interesse emerse dalle partite giocate nella notte NBA. Gli Heat rendono vane le statistiche offensive dei Kings e ottengono un altro largo successo. Indiana non si sfalda dopo una settimana non tra le più felici e annienta Houston. Irving, in dubbio fino a poco prima della palla a 2, trascina i Cavs realizzando 10 dei suoi 39 punti nell'overime. I Nets gettano un'altra partita concedendo di tutto a Evan Turner. Le triple di Calderon non bastano ai Mavs per avere la meglio sui Raptors. Nuggets e Pistons sprecano vantaggi di 20 punti e vengono beffati da Suns e Bobcats. I Lakers dimostrano che c'è vita anche senza Kobe. Continuano i progressi del rookie Giannis Antetokounmpo.
 
Miami Heat (20-6) - Sacramento Kings (7-18)  122-103 (33-36, 34-25, 31-21, 24-21)
Bosh 25 (11/16, 3/3 ai liberi) Wade 20 (7/13, 2/3, 0/1), James e Allen 18; Cousins 27, McLemore 20, Gay 14
I Kings ricevono una lezione dagli Heat, e pur tirando col 58% dal campo terminano con 19 punti di distacco. Dal 1986, non era mai successo che una squadra perdesse tirando così bene: il 5 aprile di quell'anno, infatti, i Suns tirarono col 61% e persero 119-100 proprio contro i Kings. Coach Michael Malone non si dà pace: "Ogni allenamento, ogni seduta di tiro, ogni incontro, ogni sessione video...non facciamo altro che parlare della nostra difesa, eppure il messaggio non passa. I miei giocatori non vogliono accettarlo. Non sono sicuro di quale sia il problema, ma devo trovare cinque ragazi che vogliano battersi in difesa." Sacramento concede agli Heat il 61% al tiro (record di franchigia) e il record stagionale di punti segnati. Per gli Heat arriva il quarto successo consecutivo, il 18esimo consecutivo contro avversari della Western Conference e la 18esima vittoria negli ultimi 19 incontri con Sacramento. 24, 27, 32 e 20 sono i punti realizzati da Wade nelle ultime 4 gare: "Just taking care of business", chiosa D-Wade.
 
Indiana Pacers (21-5) - Houston Rockets (17-10) 114-81 (25-20, 31-25, 31-20, 27-16)
George 24 (4/9, 3/7, 7/8), Stephenson 16, Scola 13; Howard 19+12 rimbalzi, Parsons 14, Harden 12 (2/9, 1/5, 5/6)
I Pacers tornano sui propri livelli dopo una settimana in cui erano stati battuti due volte. "Ai ragazzi non piace perdere," dice coach Vogel. Non cerca scuse (le assenze di Lin e Asik) coach McHale: "Non abbiamo trovato contromisure. Hanno giocato molto meglio di noi. Non riuscivamo a muoverci, ad attaccare, ci hanno bloccati per tutta la gara." I Pacers giocano una delle migliori gare della stagione, realizzando 12 triple, mandano sei giocatori in doppia cifra (Hibbert si ferma a 9) facendo registrare il season high per punti e margine di vittoria e tirando con la seconda miglior percentuale della stagione (53.1%). "E' una bella sensazione perché siamo al nostro meglio, ci sentiamo irrefrenabili," dice Paul George, top scorer della gara. "Abbiamo giocato con grande energia contro una squadra che fa dell'energia una delle sue migliori armi." Altra buona notizia per Indiana: Danny Granger è finalmente tornato in campo (5 punti con 1/7 al tiro in 22 minuti).
 
Dallas Mavericks (15-11) - Toronto Raptors (10-14) 108-109 OT (33-22, 19-27, 29-29, 20-23, 7-8)
Calderon 23 (7/10 da 3), Nowitzki 22, Ellis 21+11 assist; Lowry 20, Valanciunas 18+13 rimbalzi, DeRozan 15 con 7 rimbalzi e 9 assist
Un canestro di DeMar DeRozan permette ai Raptors di impattare sul 101 pari a 17 secondi dal termine del quarto periodo. Nowitzki e Wright falliscono il tiro della vittoria e nel supplementare la musica si ripete: DeRozan realizza il canestro decisivo, i Mavs falliscono per 4 volte il tiro che avrebbe regalato il successo numero 16. Per i Raptors è la prima vittoria dopo le precedenti 3 sconfitte nei supplementari giocati in stagione. Occasione sprecata per i Mavs, che nel secondo quarto erano in vantaggio di 19 
punti (41-22) prima di subire un parziale di 27-6 che ha rimesso in gioco i Raptors. "Ci avevano letteralmente falciati," dice coach Casey, "ma sono orgoglioso del modo in cui i ragazzi hanno risposto."
 
Denver Nuggets (14-11) - Phoenix Suns 15-10 99-103 (28-20, 34-28, 20-24, 17-31)
Chandler 15, Foye 14, Hickson 13+14 rimbalzi; Morris 25, Green 19, Dragic 17
I Nuggets sprecano 21 punti di vantaggio, diventati 17 (79-62) a 4 minuti dalla fine del terzo quarto) e 10 nell'ultimo quarto, e vengono puniti da Markieff Morris e Goran Dragic. Era dal 2002 che Denver non perdeva in casa dopo aver condotto con un simile divario. "Non ci siamo mai arresi," dice Markieff, che col gemello Marcus ha realizzato 16 punti nell'ultimo quarto. "Abbiamo lottato fino alla fine, è una gran sensazione." Gerald Green (6/12 da 3) attribuisce i meriti della vittoria a coach Hornacek. "Non è mai andato in panico, non ci ha mai urlato. Ci ha solo detto di continuare a giocare seguendo il nostro piano, ed ha funzionato."
 
Los Angeles Lakers (13-13) - Minnesota Timberwolves (13-14) 104-91 (35-26, 16-27, 30-23, 23-15)
Young 25 (5/8, 4/6, 3/3), Gasol 21+13 rimbalzi, Henry 21; Love 25+13 rimbalzi, Pekovic 22+13 rimbalzi, Martin 14
I Lakers provano ad andare avanti senza Kobe e partono col piede giusto. Con Xavier Henry in cabina di regia (il quinto play della stagione utilizzato da D'Antoni, privo oltre che di Kobe anche di Nash, Blake e Farmar), i gialloviola superano i Wolves concedendo loro solo 38 punti nella ripresa. Henry descrive lo stato d'animo dei Lakers: "Abbiamo iniziato la stagione senza Bryant, e sfortunatamente ora lui è di nuovo out. Ma sappiamo che possiamo giocare. Sappiamo che possiamo vincere le partite, abbiamo fiducia di avere altre persone che possono aiutarci a farlo. Oggi abbiamo sfruttato i nostri punti di forza. Io e Young possiamo attaccare in modi diversi, Meeks può tirare, e c'è gente come Gasol che sa come far muovere il gioco." D'Antoni si sofferma sulla prova di chi ha sostituito i veterano assenti: "Hanno capito che è il loro momento e devono cogliere l'opportunità." Dall'altra parte, coach Adelman rimprovera i suoi: "Niente energia. Dobbiamo fare meglio. Ci hanno surclassato per tutta la gara, abbiamo fatto ben poco."
 
Philadelphia 76ers (8-19) - Brooklyn Nets (9-17) 121-120 OT (29-31, 31-26, 22-26, 26-25, 13-12)
Turner 29+10 rimbalzi, Young 25, Wroten 19; Anderson 26, Pierce 24+10 rimbalzi, Williams 17+14 assist
Un libero di Evan Turner dà ai Sixers il punto del 108 pari a 50 secondi dalla fine del quarto periodo. Lo stesso Turner fallisce subito dopo altri 2 liberi, ma i Nets non trovano il canestro della vittoria. Nel supplementare, Turner si rifà con una tripla che frena il tentativo di fuga dei Nets e un altro trepunti, messo a segno da Young, porta i padroni di casa sul +4 (119-115). Gli ospiti accorciano con Williams e passano in vantaggio con una tripla di Pierce, ma ancora Turner, allo scadere, trova il canestro che infligge ai Nets l'ennesima delusione. Phila era reduce da 7 sconfitte consecutive. "Avevamo bisogno di una vittoria per il bene del nostro gruppo," dice coach Brett Brown, che può festeggiare il quarto successo arrivato nei 5 overtime giocati in stagione.
 
Atlanta Hawks (15-12) - Utah Jazz (7-22) 118-85 (30-16, 25-18, 30-24, 33-27)
Williams 25, Horford 23, Millsap 14; Kanter 13+13 rimbalzi, Burks 13, Hayward 11
Terza vittoria consecutiva per gli Hawks, che contro i derelitti Jazz distribuiscono ben 32 assist (prima squadra della Lega con oltre 25 assist di media) per la gioia di coach Budenholzer: "E' un dato indicativo di come i ragazzi stiano sempre di più capendo come muovere la palla e come vogliamo giocare. Passare la palla per il tiro dell'uomo più libero sta diventando normale." Contro la sua ex squadra, Kyle Korver mette a segno due triple, allungando la sua striscia record a 96 gare consecutive con almeno un canestro da oltre l'arco. Utah subisce l'11esima sconfitta in altrettante trasferte e la 13esima su 14 gare chiuse in svantaggio all'intervallo. 
 
Cleveland Cavaliers (10-15) - Milwaukee Bucks (5-21) 114-111 OT (25-26, 22-21, 23-23, 26-26, 18-15)
Irving 39 (11/18, 2/7, 11/12), Jack 17, Miles 15; Mayo 20, Knight (6/20 al tiro) 17+14 rimbalzi e 8 assist, Henson 18+10 rimbalzi
Tristan Thompson conquista un rimbalzo dopo un tiro fallito da Kyrie Irving e realizza il canestro che porta i Cavs al supplementare. Nell'overtime Irving mette a segno 2 triple in pochi secondi imitato dai compagni Jack e Clark. I Bucks riaprono i giochi, sempre da oltre l'arco, con Middleton e Mayo, ma Irving assicura la vittoria con un 4/4 dalla lunetta. "Sono stanco, ora voglio soltanto sdraiarmi," dice a fine gara Irving, che negli ultimi due giorni era stato costretto a casa con la febbre e si era alzato dal letto solo 2 ore prima della partita. "Dovevo restare a casa, ma uno dei miei obiettivi stagionali è giocare 82 partite," aggiunge Irving. "Spero sia malato più spesso," scherza Jarrett Jack. In una stagione in cui hanno poco da chiedere, i Bucks seguono la crescita del rookie Giannis Antetokounmpo, un 19enne nigeriano nato in Grecia che dopo una stagione nella seconda serie ellenica è stato notato da coach Mike Brown in un camp estivo a Las Vegas. "Si vede che ha potenziale," dice Brown. "E' intelligente e ha un gran feeling col gioco." Per ora, viaggia a 6 punti di media in 20 minuti di utilizzo, ed è andato in doppia cifra già 5 volte, con un season high di 15 punti realizzato contro gli Spurs.
 
Detroit Pistons (13-15) - Charlotte Bobcats (13-14) 106-116 (31-22, 28-22, 30-31, 17-41)
Jennings 26, Smith 18, Drummond 14+15 rimbalzi; Walker 34, Jefferson 24+14 rimbalzi, Henderson 22
I Pistons cancellano quanto di buono costruito in tre quarti di gara concedendo di tutto ai Bobcats in uno sciagurato quarto periodo. Al Jefferson mette a segno 15 punti nell'ultimo periodo: "E' veramente una gran cosa, specialmente per una squadra come la nostra, essere riusciti a rimontare 20 punti, continuando a lottare e a restare uniti."