L.A Clippers 94 – Philadelphia 83

Paul 25+13ass, Griffin 26, Turner 25, Young 16

Anche al Wells Fargo Center di Philly Chris Paul detta legge. Il miglior play della Lega sforna un'altra partita super che significa la quattordicesima vinta per i Clips e un posto sempre più in alto nella classifica per l'MVP. A dare una mano ai losangelini anche l'ottima prova di DeAndre Jordan, in doppia doppia e con il season high di rimbalzi (21). Non una grande partita sotto il punto di vista balistico, L.A tira col 42.7% da due e con il 18% da tre, ma Philadelphia fa anche peggio, e basta un terzo quarto più solido con un parziale di 13-0 per spezzare le velleità dei Sixers. Phila spera di recuperare nei prossimi giorni Micheal Carter Williams, il rookie che sta giocando una grande stagione è stato ricoverato qualche giorno fa per via di un'infezione al ginocchio. Al suo posto Tony Wroten che, intervistato a fine partita, dice sulla prestazione del suo diretto avversario Chris Paul: “è sempre in controllo, non trema mai, è un grande play e sa sempre come coinvolgere i compagni”. In attesa delle prossime partite contro Boston e Brooklyn da segnalare un arrivo importante per i Clippers, hanno infatti firmato Stephen Jackson, un'altra preziosa arma per la già ottima panchina dei biancorossi.

Golden State 111 – Charlotte 115

Curry 43+ 9 ass, Thompson 22, Walker 31, Henderson 24

Non bastano i 43 punti e la mostruosa prestazione di Steph Curry ai Warriors per evitare una sorprendente sconfitta. Charlotte non si scompone, rimane sempre attaccata agli avversari e guidati da un grande Kemba Walker portano a casa una meritata W. Se la prestazione di Curry è stata impressionante non meno lo è stata quella del play di Charlotte, che segna gli ultimi 15 punti della sua squadra. Nel complesso è stata una vittoria di squadra, con ben sei uomini in doppia cifra, il 45% dal campo e il 50% da oltre l'arco dei tre punti. Vittoria cercata e difesa con le unghie dai parte dei Cats, che costringono i Warriors, la miglior squadra della lega come percentuale da 3 al solo 29%. Visibilmente scontento Mark Jackson, coach di Golden State che ai microfoni fa trapelare tutto il suo disappunto: “Non sono per niente contento, abbiamo lasciato che loro prendessero ritmo in attacco mentre noi ci siamo fermati. Siamo una squadra forte in difesa e abbiamo concesso 115 punti, il che per una squadra come la nostra è inaccettabile”. Conoscendo il carattere focoso dell'ex play dei Knicks, nello spogliatoio di Golden State non sarà stata una gran festa per Curry e compagni.

Denver 75 – Washington 74

Chandler 17, Robinson 16, Wall 20+8ass, Gortat 16

Non una grande partita al Verizon Center di Washington D.C. Le due squadre segnano entrambe il minimo di punti in stagione e Denver la spunta dopo aver rincorso per tre quarti. Washington sembra in controllo ma tra la fine del terzo quarto e l'ultimo periodo subisce una devastante 34 -5 di parziale con Nate Robinson scatenato a guidare la rimonta dei suoi. Senza Ty Lawson è il piccolo Nate a caricarsi sulle spalle il peso dell'attacco dei Nuggets, e sappiamo bene che CriptoNate si esalta in queste situazioni. I Wizards non ci capiscono più nulla e Denver può affondare il colpo. A 40 secondi dalla fine è però un'azione difensiva dei Nuggets a mettere al sicuro il risultato. Kenneth Faried stoppa John Wall lanciato a canestro in contropiede e nega al play il canestro del possibile sorpasso che avrebbe probabilmente cambiato il volto della partita. Con questa vittoria i Nuggets salgono a 13-8 tutto sommato un buon record tenuto conto delle assenze di Gallinari e di Ty Lawson.


Orlando 85 – Memphis 94

Nicholson 19+11rim, Nelson 19, Randolph 19+12rim, Leuer 16

Grande prova balistica dei Grizzlies, le 10 triple messe a segno col 58% bastano a piegare i Magic, che riducono lo scarto accumulato a inizio partita e arrivano al meno 4 con una manciata di minuti da giocare. Nonostante le molte defezioni la panchina di Memphis fa un ottimo lavoro e demolisce quella dei Magic per ben 38 – 4 l'unico giocatore della panchina di Orlando a segnare è Jason Maxiell (4 punti), cosa abbastanza inusuale questa per una squadra Nba. Nonostante il netto dominio dei Grizzlies, Orlando ci crede e firma anche un parziale di 12-2 arrivando a meno 4 sul 87-83 con due minuti sul cronometro. Ma i Magic sprecano l'occasione di pareggiare con Glen Davis e a questo punto il ritmo va tutto a Memphis che grazie ai tiri liberi spinge i Magic al meno nove finale. Brutta partita per il candidato al premio di rookie dell'anno Victor Oladipo. Solo 4/11 dal campo e 4 palle perse. Avrà modo di rifarsi nelle prossime partite che vedranno la squadra della Florida impegnata contro Charlotte, Cleveland e Okc.

Portland 105 – Utah 94

Aldridge 24, Lillard 18, Burks 20,Hayward 17

Può poco Utah per arginare la potenza dei Blazers che stanno giocando un basket meraviglioso in questa prima parte di stagione. E'ancora la coppia Aldridge – Lillard a dettare legge dominando letteralmente la squadra di Salt Lake City ancora priva di Favors e Marvin Williams. La squadra dell'Oregon rimane in controllo dal primo minuto respingendo ogni assalto dei Jazz per ritornare in partita. LaMarcus Aldridge è sontuoso nel pitturato e immarcabile anche quando parte fronte a canestro, approfittando poi dell'assenza di Favors e Williams non c'è nessuno nei Jazz che riesce a contenerlo. Stagione superlativa questa per Aldridge che non a caso è ai primi posti nella classifica per l'MVP. I fan dei Jazz hanno veramente poco da gioire questa stagione, anche se la Energy Solution Arena è esplosa quando è stato annunciato il ritiro di una maglia commemorativa in onore di Jerry Sloan, mitico coach dei tempi che furono e chissà quanti avranno rimpianto stanotte Malone e Stockton.

Sacramento 112 – Dallas 97

Cousins 32+19rim,Nowitkzi 18+6 rim+ 7ass

Nel giorno dell'annuncio dell'approdo di Rudy Gay in maglia Kings, Sacramento fa una grande partita, guidat a da un Cousins versione little Shaq e nulla può nemmeno la tripla doppia sfiorata da Dirk Nowitkzi. Sacramento domina letteralmente il pitturato, da segnalare anche la super prestazione di Derrick Williams ,31 punti e career high. Con Greivis Vasquez ceduto a Toronto è Isiah Thomas a partire titolare e il piccolo playmaker non delude sfornando una prestazione da 24 punti e 12 assist. E' proprio con la partenza di Vasquez che si apre un nuovo scenario a Sacramento. Thomas è il giocatore che segna di più dalla panchina di tutta la Nba e la sua voglia di giocare e fare bene è nelle sue parole a fine partita: “Se il coach vuole che mi fermo a pulire il parquet dopo la partita, farò anche quello”. Il ragazzo vuole giocare, ha talento e ora che lo spot di play si è liberato, potrebbe davvero essere il momento della sua consacrazione. In attesa del debutto di Rudy Gay e con un Demarcus Cousins così a Sacramento possono solo cominciare a sorridere.