Nonostante il momento della stagione sia tutt'altro che cruciale, le sfide tra Miami Heat e Boston Celtics hanno sempre un sapore di rivalità che non si degusta tutte le sere.

Negli ultimi due anni il roster dei Celtics si è trasformato in toto, assolutamente in negativo. Le strategie societarie hanno deciso di puntare ai draft dei prossimi anni, i quali promettono futuri campioni, in grado di aprire un nuovo ciclo in verde.

Tuttavia in partita come queste, in campo vanno i colori prima ancora dei giocatori. Dopo che, proprio contro gli Heat nella passata stagione, Jeff Green aveva ufficialmente messo piede nell'èlite dei giocatori Nba, oggi si ripete e, qualora fosse possibile, si migliora.

Ventiquattro punti che valgono una vittoria che da morale, sia per l'avversario battuto, sia per come è arrivata. A meno di un minuto dal termine Miami allunga di 4 punti sui rivali, ipotecando dunque il risultato. Con il possesso in mano, i padroni di casa sbagliano però prima con LeBron, poi con un tiro dalla mezza distanza di Bosh, permettendo a Boston di riacquistare il pallone e portarsi rapidamente sul -2.

Con 6 secondi da giocare Boston ha la chance per provare a vincere o perdere la partita. Un ottima fase difensiva degli uomini di Spoelstra costringe i Celtics ad affidarsi al certo non fenomenale Olynyk, il quale sbaglia il jump bank shot del pareggio a soli 6 secondi dal termine. Miami va a rimbalzo con LeBron, il quale viene fallato immediatamente. Il numero 6 di Miami rimane freddo dalla lunetta e trasforma i due tiri liberi (per lui una partita da marziano, con 25 punti, 9-13 dal campo, 8 rimbalzi e 10 assist).

Con soli 3 secondi di gioco, Boston chiama il timeout sul -4. La difesa dei padroni di casa questa volta funziona male e Wallace ha la possibilità di appoggiare a canestro e di portare il risultato sul 108-110. Gli Heat affidano allora il pallone a Dwayne Wade il quale ovviamente viene fallato e messo in lunetta con appena 6 centesimi di secondo da giocare. Il capitano tuttavia non dimostra sangue freddo e sbaglia entrambi i tiri (in occasione del secondo il colmo è che sbaglia il modo di sbagliare il tiro, non riuscendo a prendere il ferro) lasciando così un minimo spiraglio ai Celtics.

Con soli 20 secondi di timeout per preparare l'azione della vittoria, i Celtics decidono di dare il pallone a Jeff Green. L'ala piccola di Boston si ritrova in una delle posizioni più difficili esistenti ma, proprio dalla mattonella da cui Ray Allen sentenziò gli Spurs in Game 6 delle scorse Finals, riesce a lasciar partire la tripla che vale la vittoria.

Incredibile suicidio dei padroni di casa dunque, i quali avevano portato in doppia cifra ben 6 giocatori. Oltre a LeBron già citato con 25, raggiunge quota 20 anche Chris Bosh, seguito da Wade a 18. Sono 10 invece, i punti di Chalmers, Andersen e Beasley.

GLI ALTRI RISULTAI DELLA NOTTE:

UTAH JAZZ - TORONTO RAPTORS 91- 115

ORLANDO MAGIC - ATLANTA HAWKS 94 - 104

INDIANA PACERS - BROOKLYN NETS 96 - 91

PHILADELPHIA 76ERS - CLEVELAND CAVALIERS 125 - 127 2OT

LOS ANGELES CLIPPERS - HOUSTON ROCKETS 107 - 94

GOLDEN STATE WARRIORS - MEMPHIS GRIZZLIES 90 - 108

DALLAS MAVERICKS - MILWAUKEE BUCKS 91 - 83

PORTLAND TRAIL BLAZERS - SACRAMENTO KINGS  96 - 85