A Est è sicuramente The Game. Una delle rivalità più accese, che qualche anno fa degenerò in quella che è ricordata come la più violenta e assurda rissa nella storia dello sport americano. Ieri a Auburn Hills è andato in scena l'ennesimo atto di questa saga ed ha visto uscirne vincitori i Pacers per la sesta volta consecutiva negli scontri diretti. Indiana è stata letteralmente presa per mano dalla sua stella più fulgida: Paul George. Il numero 24 da Fresno State dipinge un'altra partita praticamente perfetta e in 40 minuti ne mette 31 (12 nel solo primo quarto) con 10 rimbalzi, dimostrando di essere insieme a Lebron e K.D una delle migliori ali piccole della Lega e il futuro della Nba. Le cifre quest'anno parlano chiaro: 27 punti 9 rimbalzi e 4.5 assists di media a partita. Cifre da Mvp. George è ormai il leader assoluto dei Pacers. Ha carattere e mentalità vincenti, sa fare praticamente qualsiasi cosa sul parquet, corre, difende, ha ottimo tiro, verticalità e atletismo. Tutte doti queste, che si sono viste anche ieri sul campo dei Pistons.

Il primo tempo è un monologo dei giallo bianchi che puniscono Detroit da ogni punto del campo. Il livello però si abbassa notevolmente nel secondo quarto quando, spinti dal rientrante Brandon Jennings (17 e 6 assist) i Pistons riescono a ridurre il gap e a trovare il pareggio. Indiana sembra aver spento la luce e segna solo 9 punti. Nel terzo quarto però George e compagni suonano la carica. Lance Stephenson si iscrive alla gara del tiro da 3 e segna due canestri pazzeschi. George ritorna a macinare gioco e in un attimo i Pacers riscavano il solco che li porterà a vincere la partita. In totale Indiana segna ben 61 punti tra il terzo e il quarto quarto. “La chiave è stata ritornare a far circolare la palla. Ci eravamo intestarditi nelle giocate uno contro e uno e abbiamo sofferto la pressione dei Pistons. E' stato sufficiente ritrovare la calma e ragionarci su per ritrovare il ritmo che cercavamo” questa l'analisi di Paul George a fine partita. Detroit comunque gioca bene e rende le cose difficili a Indiana. Josh Smith ovunque sia in attacco che in difesa (16 punti 7 rimbalzi e 3 stoppate) e anche Andre Drummond che sta emergendo come uno dei giovani lunghi più interessanti dell'intera Lega, cercano invani di fermare i Pacers. Da segnalare, finalmente, l'esordio di Gigi Datome. 11 minuti per lui non fortunatissimi a dire il vero. Tira 1 su 7 dal campo e prende 3 rimbalzi. L'emozione di esordire nella Nba ha sicuramente giocato uno scherzo a Gigi che, ne siamo sicuri, avrà altre occasioni per dimostrare il suo valore. Indiana è ora 4 -0 in classifica e si attesta come uno dei top team a Est. Prossimi impegni per la squadra di Frank Vogel contro Chicago, Toronto e Brookyln. Detroit invece giocherà le prossime tre partite contro Oklahoma City, Portland e Golden State.