Il debutto di coach Jason Kidd, sospeso dalla NBA per le prime due gare di regular season, non avviene nel migliore dei modi per lui e i suoi Nets.
Dopo aver vinto di misura contro Miami lo scorso 2 novembre, Brooklyn di fatto affonda letteralmente in quel di Orlando.
Il primo tempo del match si chiude in equilibrio tra le due squadre, con i Magic avanti di soli tre punti (41-38) e con una prestazione deludente del rookie Oladipo che registra solo 5 punti e ben 4 palle perse.
Ma dal terzo quarto in poi la guardia di Orlando cambia marcia e, a quasi due minuti dal termine del quarto, spezza in due la difesa dei Nets con un movimento di 360°, compiendo una giocata pazzesca e portando il punteggio sul 67 a 54 per i padroni di casa.
Brooklyn cerca di tenersi in partita grazie a Paul Pierce (16 punti e 7 rimbalzi) e Brook Lopez (21 punti e 5 stoppate), gli unici in doppia cifra in casa Nets, ma i Magic risultano essere incontenibili grazie anche al loro centro Vucevic (19 punti e 12 rimbalzi) e all’ala Andrew Nicholson che dalla panchina porta il suo contributo di 17 punti e 11 rimbalzi.
Nell’ultimo quarto Brooklyn non riesce a ridurre lo scarto e viene surclassata sotto i tabelloni (42 rimbalzi e 26 punti nel pitturato contro i 54 rimbalzi e 42 punti di Orlando).
Coach Kidd commenta così la sconfitta dei suoi Nets: “essere una grande squadra significa essere capaci di conquistare la palla a rimbalzo, e tutto ciò stasera non l’abbiamo fatto”.
La partita si chiude 107 a 86 per Orlando, con un Victor Oladipo da 19 punti, 6 rimbalzi e 4 assists, il quale riscatta la sua brutta prestazione del primo tempo dichiarando: “La cosa bella della NBA è che la partita dura molto. Le due metà della gara sono come due partite separate, perché non si può mai dire come giocherai nel secondo tempo. Così, ho cercato solo di rimanere concentrato e di giocare bene su entrambi i lati del campo”.