64 punti dell'accoppiata Love – Martin sono il biglietto da visita dei Twolves al Madison. Davanti a un esterrefatto Spike Lee (super tifoso Knicks) che non può che dare un high five a Kevin Love dopo un canestro pazzesco, Minnesota si porta sul 3 -0 impartendo a New York una dura lezione. Il risultato finale con uno scarto di soli 9 punti è bugiardo nei confronti di una partita stra dominata da Love e soci. Il numero 42, risolti i problemi alla mano che l'hanno afflitto per metà della scorsa stagione, sta dimostrando di essere uno dei top player di questa lega. Solidità in difesa, eccellente rimbalzista (15 rimbalzi stanotte), attaccante puro con una meccanica di tiro davvero pregevole, Kevin è sicuramente al momento il miglior giocatore bianco della Nba.
Quest'anno poi si è aggiunto un secondo violino come Kevin Martin, scaricato troppo in fretta da Oklahoma City, Martin sta dimostrando di avere ancora parecchie cartucce da sparare e Minnesota non può che goderne e centra la miglior partenza di regular season dalla stagione 2001. L'inizio di stagione di Love come detto è stato straordinario, tant'è che l'ala da Ucla è attualmente in testa alla classifica marcatori ma come dice Martin a fine partita: “Nessun cerca di vincere la classifica marcatori, a noi ques'tanno interessano i playoff”.
Parole di un vincente, come vincente è stata la prestazione dei ragazzi di coach Adelman, che hanno dominato in quasi tutte le voci statistiche una New York lenta, macchinosa, ancora troppo Melo dipendente che si è svegliata solo nel terzo quarto dopo essere stata sotto addirittura 40 -19 nel primo quarto. Melo fa quello che può e anche di più (22 punti 17 rimbalzi), ma a questa squadra manca un secondo terminale d'attacco. Bargnani centra finalmente una partita soddisfacente (14 punti ma solo 3 rimbalzi) e ci pare lontano dal Mago visto i primi anni a Toronto.
Chandler è sempre una presenza in difesa ma stanotte è stato limitato dai falli, Felton è un buon playmaker ma le sue prestazioni sono troppo altalenanti mentre Amar'è Stoudemire è ormai ospite fisso della panca. C'è ancora tanto da lavorare per coach Woodson, il quale visibilmente deluso a fine partita afferma: “Quando in casa tua, nel primo quarto segni solo 19 punti e ne prendi 40, o ti scavi una buca e affossi la squadra, oppure devi lottare con ogni forza per recuperare il gap”. Alla fine New York è riuscita a rientrare in partita ma non è bastato a fermare Minnesota.
Aspettando il ritorno di Stout e di J.R Smith New York affronterà in settimana due volte Charlotte e San Antonio, mentre i Twolves se la vedranno con Cleveland, Golden State e Dallas.